Somebody to you

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"I used to wanna be, living likethere's only me, but now I spend my time, thinking about a wayto get you off my mind. I used to be so though never really gave enought and then you caught my eye, giving me the feeling of a lighting strike. Look at me now I'm falling can't even talk, still stuttering. This cloud amor keeps shaking"

E' mercoledì e come al solito dopo scuola sono andata insieme a Bonnie a lavorare per le decorazioni del ballo.

-Reb che ne dici se dopo essere usciti di qui, vieni a casa mia per le ultime revisioni delle decorazioni?- dice Bonnie estasiata.

-Si, va bene, ma prima delle 10.00 devo essere a casa.- dico contenta.

**********

Sono a casa di Bonnie, quanto il telefono mi squilla:

-Ehy tesoro, dove sei? sono le 10.30, vieni subito a casa domani c'è scuola....- dice mia madre. Oh cavolo è tardi.

-Bonnie, mi dispiace ma devo andare, è tardi, finiamo la prossima volta.- dico salutando Bonnie.

E' buio pesto, e sono da sola per strada, quando passa vicino ad una discoteca e in quel esatto momento sta per uscire un tizio ubriaco. Il tizio si avvicina a me :

-Ehy bellezza, vuoi spassartela sta sera con me...- dice spingendomi verso un muro e tentando di baciarmi, per quanto cercassi di allontanarlo, lui è quasi il doppio di me, così cominciai ad urlare.

-LASCIALA SUBITO ANDARE... lei non vuoi spassarsela con te...- dice una voce amica, che riconosco subito: è Gabriel. Si avvicina all'uomo che non aveva intenzione di lasciarmi stare e gli tira un pugno in pieno viso. Il tizio cade a terra e ci rimane borbottando qualcosa.

Dopo di chè vado dritta verso Gabriel e lo abbraccio e comincio a piangere:

-Ehy Reb va tutto bene, ci sono qua io...- dice dandomi un bacio sulla fronte,ricambiando il mio abbraccio e circondandomi con le sue avvolgenti braccia.

-Si, ma se non ci fossi stato chissà cosa sarebbe successo.- dico permettendo alle lacrime di uscire ancora di più. Lui mi prende il viso tra le mani, mi asciuga il viso dalle lacrime e mi da uno di qui baci dolci che mi mancavano tanto. Poco dopo Gabriel si stacca e mi sussurra:

-Scusa... io non volevo... non era mia intenzione, vieni ti riporto a casa.- mi dice dandomi la sua felpa, perchè aveva visto che stavo tremando. Per tutto il tragitto non parlammo, e arrivati a casa mia, gli restituisco la felpa e prima di salutarci mi da un bacio sulla guancia e mi sussurra con voce roca:

-Buonanotte.-

-Notte.- rispondo con un filo di voce.


Spazio Autrice:

Ciao belli, vi è piacciuto il capitolo? Spero di si, volevo ricordarvi che per questa storia mi ha aiutato mia sorella Silvia (alias Livias98). Commentate e stellinate, se ce la faccio pubblico domani il prossimo capitolo.

Bye Miriam.

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