Someone like you

Unconditionally

"Unconditional , unconditionally I will love you unconditionally, there is no fear now, let go and just be free, I will love you unconditionally. So come just as you are to me, don't me apologies, know thet you are all worthy"

E' sabato mattina, quando il telefono mi squilla, lo prendo e leggo sul dislpay Will:

-Ehy Will a cosa devo questa chiamata?- dico con un pizzico di ironia.

--Senti Reb, ieri sera io, James, Gabriel e altri amici siamo andati in discoteca e abbiamo incontrato Michael il ragazzo con cui sei uscita qualche settimana fa, che stava parlando con dei suoi amici, e l'argomento principale eri tu...- dice Will.

-Io?- chiedo incredula.

- Si, e ha parlato male di te, così Gabriel non è riuscito a trattenersi, si è avvicinato a Michael e gli ha tiratoun pugno in faccia, ed è scoppiata una rissa...-

-Una rissa? Cosa è successo poi dopo?- chiedo insistendo.

-Sono arrivati i buttafuori che ci hanno scortato fuori, e alla fine siamo riusciti a convincere Gabriel ad andare in ospedale, perchè era mal ridotto...-

-Cosaaa? Perchè Gabriel non me lo ha detto?-

-Be forse perchè non state più insieme e non voleva farti preoccupare.- dice Will.

-Okay, vado da lui...- dico cominciando a vestirmi.

-Va bene, lui adesso è a casa sua.-

-D'accordo, grazie per avermelo detto.-

**********

Mi trovo davanti a casa di Gabriel o per lo meno davanti ad una sontuosa villa, così suono al campanello, e poco dopo mi viene ad aprire Ernest suo zio.

-Ciao Rebecca, come mai da queste parti?- dice Ernest.

-Sono venuta a trovare Gabriel.- dice facendo un mezzo sorriso.

-Si, sali le scale la prima porta a destra.- dice spostandosi e facendomi entrare.

Raggiungo la porta e busso.

-Cosa c'è Ernest?- dice Gabriel mentre sta aprendo la porta - Reb cosa ci fai qui?- chiede sbalordito, e noto subito i lividi sul viso e il labbro spaccato. Indossa dei jeans un pò logori, e una maglia nera a mezze maniche che lasciava poco all'immaginazione.

-Sono venuta a trovarti e a sapere come stai.- dico incrociando le braccia.

-Chi ti ha detto che mi è successo qualcosa?-

-Will, credi che non me ne sarei accorta?- dico guardandolo intensamente negli occhi.

-Si, ma non volevo che ti preoccupassi.- dice facendomi segno di entrare nella sua stanza.

Ci sediamo sul suo letto:

-Adesso tu mi spieghi cosa è successo.-

-Dunque, sono passato vicino al tavolo di Michael e l'ho sentito parlare male di te e ti ha quasi insultata riguardo il fatto che non ti importava niente di lui, così non ho resistito e gli ho dato un pugno in pieno viso, ed è scoppiata una rissa, ma ti posso garantire che lui è messo peggio di me.- dice facendo un sorriso trionfante.

-Perchè lo hai fatto?- chiedo con un filo di voce.

-Perchè io ti voglio ancora bene e nonostante non stiamo più insieme, odio le persone che sparlano dietro e che trattano male le persone a cui tengo.- dice acarezzandomi la guancia.

-Grazie, grazie per essere sempre al mio fianco, e proteggermi da tutto e tutti, ma non voglio che tu rischi per colpa mia, perchè poi mi sentirei in colpa per quello che ti succede.- dico sfiorando il suo labbro spaccato.

-E' una scelta mia non tua, non ti devi sentire in colpa per questo, perchè io ci sarò sempre e ti proteggerò ogni volta che ce ne sarà bisogno.- dice con quel sorriso che io amo tanto - E mi raccomando ricordati che domani sera ti vengo a prendere per le 9.00 e ti porto al ballo quindi vestiti elegante.-

- Contaci, non vedo l'ora di vederti in smoking e ben pettinato per le foto.- dico facendo un sorriso che assomigliava di più ad un ghigno.

Spazio Autrice:

Ciao a tutti, scusatemi scusatemi e ancora scusatemi per non ever aggiornato prima, ma avevo da fare, spero di non avervi deluso, perchè io ci tengo molto che voi leggiate la mia storia e che mi diciate cosa ne pensate. Vi volevo inoltre avvisare che il prossimo sarà l'ultimo capitolo, e che ho già in mente un'altra storia che sarà un pò fantasy ma sempre con una storia d'amore che appena posso vi darò tutte le informazioni. Commentate e stellinate.

La vostra Miriam.