CAPITOLO 8

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Restammo li abbracciati per circa 10 minuti.

I 10 minuti più belli mai avuti pensai.

Dylan:Sai ero cosi una volta.
Disse allontanandosi da me e subito sentii il bisogno di averlo nuovamente vicino.

Io:A cosa ti riferisci?
Dylan:Alle ragazze.

Una fitta di gelosia mi colpì in pieno, seguita dal mio subcoscio che mi ricordó che io avevo baciato solamente un ragazzo per uno stupido gioco mentre lui aveva gia avuto tutte le sue esperienze con chi sa quante ragazze, mi presi a schiffi mentalmente per essere stupita della cosa.

Dylan:Be...non avevo bisogno di sforzarmi, facevo lo stronzo le ho sempre trattate tutte male ma a loro non importava. Non ho mai nemmeno avuto mai bisogno di mettere in chiaro che non volevo avere relazioni...
Io:Quindi sei andato a letto con un sacco di ragazze ma non sei mai stato fidanzato con nessuna di loro?

Annuì e ci fu un imbarazzante silenzio.

Dylan:Poi non so...non ho piu trovato divertimento in quel genere di cose e ho smesso, circa un anno fa.
Sorrise quasi soddisfatto di se stesso.
Dylan:Poi sei arriva te e hai distrutto tutto il mio impegno di star lontano dalle ragazze per un po'
Sorrise nuovamente guardandomi.

Io:Io...
Rimasta senza parole lo guardai, si avvicinò lentamente a me e il mio cuore e i miei polmoni fecero ufficialmente i bagagli.

Ormai i nostri visi erano a pochi centimetri l'una dall'altro.

La suoneria del mio telefono mise fine a quel momento e mi ripromisi di uccidere chiunque fosse a chiamarmi.

Guardai lo schermo.
Naturalmente cazzo.

Io:Papà...
Charlie:Cazzo Margaret ti chiamo da due settimane ma sei pazza?
Io:Mh...scusa avevo da far...
Charlie:Non mi importa un cazzo cristo
Mi interuppe.

Giardai Dylan e capii che riusciva a sentire la noatra conversazione.

Charlie:Sono tuo padre cazzo, mi devi almeno di rispondermi al tel...
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Io:No cazzo! Non ti devo assolutamente niente pezzo di merda che non sei altro. Da quando é morta la mamma non ti é importato piu niente di me o di chiunque altro non fossi te -urlai non sapemdo neanche che dire- io ti odio, ti odio con tutta me stessa. Tu non sei mio padre, non lo sei piu! Lasciami vivere cazzo, se ti é rimasto un briciolo di amore nei miei confronti lasciami stare! Esci dalla mia vita.

Charlie:Mags...
Chiusi la chiamata, senza accorgemene mi ero alzata e stavo camminando avanti e indietro.
Io:Io-io lo odio, lo odio!
Gridai lanciando il telefono e mettendo le mani fra i capelli.
Mi sedetti a terra e prendendomi il viso fra le mani iniziai a piangere.

Sentii Dylan sedersi accanto a me, e le sue mani calde sopra le mie spalle.

Io:Mi dispiace Dylan, non volevo.
Dylan:Non hai nulla di cui scusarti piccola.
Io:No io...non voglio che tu mi veda cosi...per favore vattene.

Divenne teso e si allontanó leggermente, per poi avvicinarsi al mio orecchio.

Dylan:É la seconda volta che te lo dico e non lo ripeteró, fai schifo a dire le bugie. E anche se fosse non vado da nessuna parte.

Sorrisi e mi misi seduta per bene, lo guardaii: seduto con le gambe incrociate e lo sguardo dolce e bellissimo come sempre.

Si avvicinó e con un dito scacció una lacrima dai miei occhi.
Solo quel suo minimo tocco mi fece arrivare scosse ovunque.
Dylan:Guardati, sei bellissima anche quando piangi.

Changes ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora