CAPITOLO 9

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Dylan mi indicó Harry e Maia intenti a fare gli sdolcinati, poi mi fece segno di andarcene, per lasciarli soli.

Annuii ed entrammo, socchiudendo la porta che portava alla terrazza.

Scendemmo in giardino e tornammo nella panchina dell'ultima volta.
Io:Sai, ho pensato che visto che te sai tante cose inutili su di me, ora le voglio sapere su di te.

Rise, un suono meraviglioso pensai.
Dylan:Tira fuori il peggio di te.
Mi incitó.

Io:Compleanno?
Dylan:26 Agosto
Io:Colore preferito?
Dylan:Non ne ho
Io:Tutti ne hanno uno
Dylan:Quello dei tuoi occhi vale?

Disse sorridendo in imbarazzo.
Sorrisi in risposta e presi il coraggio, mi avvicinai a lui finche i nostri nasi si sfiorarono. Sentii il suo respiro tremare.
Io tremavo.

Kate:Margaret, mi dispiace disturbarti ma...-disse con voce tremante da dentro, mi allontanai da Dylan e lo sentii sospirare-dovresti venire a vedere...

Mi alzai confusa e entrai in casa seguita da Dylan.
Io:Kate va tutto bene?

La guardai, le lacrime che uscivano senza intenzione di fermarsi.
Kate:Mi dispiace cosi tanto, non so come sia successo
La guardai ancora piu confusa e preoccupata.

Kate:É tornato...

Il mio cuore si fermó, e la rabbia inizió a impossessarsi di me.
Io:Ora basta!

Andai verso l'entrata e lo vidi.

La camicia a quadri rossa, i suoi soliti jeans larghi e la barba cresciuta.

Charlie:Mags...
Mi avvicinai a lui e lo spinsi, lo spinsi con tutta la forza che avevo contro la porta.

Io:Ti avevo chiesto una cosa cazzo! Una sola cosa ma tu sei talmente tanto un egoista che non potevi farmi neanche questo favore -gridai con tutta la forza che avevo continuando a spingerlo- sin da piccola non vi ho mai chiesto nulla, portavo voti fantastici e vi ho sempre aiutato. Da quando é morta ho vissuto da sola, ho lavorato e sono diventata piu responsabile di te a soli 14 anni brutta testa di cazzo.

Mi interuppi vedendo Kate continuare a piangere, Dylan infuriato e Charlie sorpreso.

Io:Ora spiegami, spiegami che cosa vuoi da me? Che diavolo vuoi da me?
Vidi Maia ed Harry correre giu per le scale e Maia si piazzó accanto a me infuriata.

Charlie:Rivoglio mia figlia.

Scoppiai a ridere.
Io:Tu non hai figlie. Ne avevi una, si é trasferita a New York per scappare da te ma naturalmente dovevi tornare a rovinarle la vita.

Charlie:Come pensi mi sia sentito io? Tua madre mi é morta fra le braccia, la donna che amavo piu al mondo mi ha lasciato ero disperato, ma sai che ti voglio bene.

Io:Mi vuoi bene dici? Mi hai voluto bene quando pagavo le bolette di casa andando in giro a fare lavori 10 ore al giorno? Mi volevi bene quando te ne andavi e tornavi ubriaco dopo settimane? Mi volevi bene quando scappavo da persone che seriamente mi volevano bene mentre te distruggevi piatti e vetri? Mi volevi bene quando mi facesti passare le vacanze di Natale o Pasqua da sola? -dissi avvicinandomi a lui sempre di piu- Mi volevi fottutamente bene quando rubasti tutti i miei risparmi che avevo guadagnato per poi abbandonarmi in coma all'ospedale per due settimane? No cazzo, ormai é tardi.

Charlie:Mags...
Io:Non chiamarmi Mags cazzo
Lo spinsi di nuovo.
Io:Vattene e non farti sentire mai piu.
Dissi al culmine delle lacrime.

Si giró ed aprì la porta fece per andarsene poi si tornó indietro, si avvicinó velocemente verso me.
Il resto non lo vidi.
Sentii e basta.

Changes ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora