Camminavo veloce fra i corridoi della scuola. Ero confusa e incazzata.
Incazzata per quello che era successo con Luke, volevo aiutarlo e lui naturalmente con la sua testardaggine del cazzo aveva rifiutato.
Ah ma se pensava che mi sarei arresa così facilmente si sbagliava di grosso. Kateline non si arrende.
I miei pensieri svanirono dopo aver scontrato qualcuno nel corridoio, non ero dell'umore adatto per chiedere scusa quindi senza neanche vedere in faccia chi avevo colpito riniziai a camminare.
Ma non feci molti passi perché sentì subito una mano avvolgere il mio polso e girarmi verso la sua direzione.
"Michael" sussurrai.
"Kateline" rispose lasciando la presa dal mio polso.
"Io.... Scusami" dissi le prime parole che mi vennero in mente. Erano 3 giorni che non lo vedevo o non lo sentivo, ma sapevo che lo avrei rivisto a scuola e infatti eccoci qui uno davanti all'altra che ci guardavamo senza parlare.
"Dove sei stata in questi giorni?" chiese con tono preoccupato.
"A casa." mi limitai a dire.
"Perché non mi hai chiamato?"
"Non ero dell'umore adatto per parlare con te e non lo sono neanche adesso." risposi infastidita.
"Capisco" sospirò. Sospirai anch'io e subito lui mi guardò. "É successo qualcosa?"
Esitai a rispondere, non volevo mentirgli ma d'altronde tutti stavano mentendo con me quindi risposi con un deciso e freddo "No".
Lui non convinto della mia risposta si avvicinò a me "Kate, non mentirmi".
"Ah giusto, tu puoi mentirmi e nascondermi delle cose e io non posso farlo con te?" risposi infastidita dal suo comportamento.
"Kate... È difficile da spiegare".
"È difficile da spiegare o semplicemente non vuoi spiegarmelo?" alzai il tono della voce.
"Kate... Ti prego. Non ora non qui".
"Non cercare scuse Michael".
"Okay. Ti dirò quello che vuoi sapere ma non adesso. Siamo entrambi in ritardo per la lezione. Vediamoci a pranzo okay?"
Annuì, lo salutai con un cenno e ripresi a camminare velocemente verso la mia classe.
Michael Pov
Entrai in classe e senza degnare di uno sguardo ne i miei compagni di classe ne il professore che all'entrata mi squadró male registrando il mio ritardo sul registro, andai a sedermi accanto ad Ashton e Calum.
Lasciai cadere il mio zaino accanto alla mia sedia e i ragazzi mi salutarono con un cenno del capo e un sorriso.
Sbuffai, iniziando a guardare la lavagna piena di numeri e formule ma la mia testa era altrove.
Avrei dovuto dire tutto a Kateline a pranzo e ho fatto una vera cazzata, non dovevo dirglielo almeno non ancora.
Calum mi risvegliò con la sua domanda "Tutto bene?" mi guardavano entrambi con sguardo preoccupato.
"No. Non va affatto bene." Risposi sbuffando.
Ormai non stavamo più ascoltando la lezione e sinceramente è l'ultima cosa che mi preoccupa adesso.
"Cos'hai fatto?" Mi chiese stavolta Ashton.
"Un casino. Ho fatto un casino." dissi portandomi le mani sulla testa, poggiando poi i gomiti sul banco. "Ho detto a Kateline che oggi a pranzo le avrei detto tutto. Tutto su di me, su voi e su Luke... Ho fatto una cazzata,una grande cazzata. Non avrei dovuto dirglielo".

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HeartBreaker
Fanfiction"Sei come il fumo per me allora. Mi ferisci, ma senza di te non posso fare a meno"