Stavamo camminando ormai da venti minuti e ancora non avevo capito dove diavolo stavamo andando.
Non ero mai stata in questa parte della città, quindi continuavi a guardarmi intorno mentre camminavo a pari passo con Luke.
"Siamo quasi arrivati" mi disse poi.
Mi limitai ad annuire. Cinque minuti dopo eravamo davanti ad un grande edificio.
A primo impatto sembrava un cinema o qualcosa di questo genere, le pareti esterne erano molto rovinate.
L'insegna, o meglio dire, quello che era rimasto dell'insegna era anch'essa rovinata e si leggevano a mala pena delle lettere.
"Cos'è questo posto?" mi decisi di chiedere a Luke.
"Vengo qui quando ho bisogno di stare da solo." Mi spiegò "Non è molto frequentato da quanto vedi"
Stavo ancora cercando di capire cos'era precisamente quel vecchio edificio quando la voce di Luke interruppe di nuovo i miei pensieri.
"Ora seguimi." Mi prese per mano e mi portò davanti al vecchio portone scolorito. "È un po' complicato entrare."
Lasciò per qualche secondo la mia mano per aprire il grande portone facendomi segno di entrare velocemente.
Seguì le sue istruzioni e entrai nell'edificio, lui fece lo stesso richiudendo il portone dietro di se.
Eravamo in una piccola stanza, davanti a noi c'erano solo macerie che coprivano quello che un tempo doveva essere un corridoio.
Luke mi fece cenno di seguirlo verso le scale che erano alla nostra destra.
Una volta salita mi trovai dentro un corridoio e alla fine di queso corridoio c'erano altre macerie che bloccavano il passaggio.
Mi avvicinai a Luke che mi stava aspettando davanti un'ampia fessura sul terreno.
"Dobbiamo saltare" mi disse.
"Cosa?" Esclamai sorpresa "No. È troppo alto. Io non salto" affermai.
"Fidati di me" disse tendendomi la mano.
Davvero avremmo dovuto saltare un salto di almeno qualche metro? E poi sotto non c'era neanche qualcosa che poteva fungere da materasso per proteggerci dalla caduta.
Scossi la testa. Non avrei saltato, non volevo rischiare.
"Fidati" ripeté lui.
Mi guardava. E io guardavo lui. Alla fine mi decisi.
Mi avvicinai a lui prendendo la mano ancora tesa verso di me.
"Ho paura" rivelai.
"So quello che faccio, non è la prima volta." Rispose.
Mi avvicinò alla fessura.
"Pronta?" Mi chiese. Non risposi. "Bene" continuò.
"1..2..3!" Disse prima di farci saltare.
Trattenni il fiato chiudendo gli occhi e aggrappandomi a lui in tutti i modi possibili.
Cademmo sul terreno coperto da un tappeto rosso di velluto che attenuò la caduta.
Aprii immediatamente gli occhi incrociandoli con quelli di Luke dello stesso colore.
"Stai bene?" Mi chiese lui preoccupato.
Avevo sbattuto la spalla sinistra, avrei avuto solo un livido nei prossimi giorni.
"Si, e tu?" Chiesi preoccupandomi anch'io di lui.
STAI LEGGENDO
HeartBreaker
Fiksi Penggemar"Sei come il fumo per me allora. Mi ferisci, ma senza di te non posso fare a meno"