- ... Hic?
- Sì?
- Come farai a convincere mia madre?
- Mi aggiungo alla fila di pretendenti. Dirò che la mia lettera non è arrivata a destinazione e parteciperò alla gara.
- Ma... tu lo sai che sicuramente sceglierò tiro con l'arco?!
- Lo so... ed è per questo che qualcuna mi deve allenare come si deve...
Un sorriso si stampa sulle nostre facce. Il mio però dopo poco si spegne.
- E come faremo in un giorno solo???
- Ce la faremo.
- Ce la puoi fare. Hic mi fido di te.
Detto ciò, ci addormentiamo, nella sua stanza.
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Ci svegliamo all'alba con una leccata di Sdentato. Subito, ci alziamo.
- Ciao principessa - adoro quando mi chiama così... - Cominciamo?
- Sì cavaliere!
Scendiamo in cortile.
- Hic, non hai un arco?
- Ehm... no...
- Gareggi col mio. È deciso.
Gli do l'arco in mano.
- Bene, fammi vedere come lo tieni.
Prende in mano l'arco... aiuto...
All'istante lo correggo.- Più o meno ci sei. Alza solo un po il gomito e centra bene la freccia sulla corda.
- Così?
- Perfetto. Ora, prendi la mira e tira.
Centro quasi perfetto. Abbiamo colorato un albero, ma il centro è quasi perfetto.
- Grande!!!!!! Ok. Ora rifacciamo.
Andiamo avanti così tutta la giornata. Nonostante tutto però, non riesce a fare un centro preciso...
È bravo, ma non abbastanza.
- Hic...
- Lo so, non ci posso fare niente. Ci ho preso la mano, ma non mi riesce a fare un centro perfetto... mi dispiace.
Ormai è sera. Abbiamo provato tutto il giorno. Ma nessun centro. Sono giù di morale, ma ho fiducia in Hiccup, so che c'è la può fare.
Ora sono qui, seduta davanti al fuoco affianco a Hiccup. Fisso incostantemente il draghetto e il cavallino che ho inciso sul mio arco, pensando alla sfida di domani... I pretendenti...
A distogliermi dai pensieri è lui, che appoggia un braccio sulle mie spalle stringendomi a sé. D'un tratto, mi sento più tranquilla. E il pensiero positivo della sua vittoria inonda la mia testa. Io appoggio la mia testa sulla sua spalla, mentre lui gioca con i miei capelli. Intanto, gli altri amici di Hiccup che mi ha fatto conoscere da poco, parlano tra di loro. Ogni tanto anche Hic si inserisce nella conversazione, ma subito la abbandona per stare con me.
Poi nel discorso attirano anche me. Sempre Moccicoso...- Quindi lei è la tua fidanzata Hiccup?
- Sì! La dolce metà del mio cuore - intanto mi da un veloce bacio sulla guancia
- Eeeeeeeeeeh Hiccup... l'hai scelta bene direi - interviene Gambe di Pesce.
- Occhio a quello che dite... -
- Perché Hic?
- È pericolosa con l'arco in mano - ribatte con una mezza risata
- Secondo me siete una bella coppia - comincia Testa Bruta, seguita da Testa di Tufo che approva.
- Wow - comincio io - Per una volta siete d'accordo! Quali terribili attacchi dovremo aspettarci?
Mi risponde Gambe di Pesce - Mah, una Bestia Selvaggia di livello 10? -
- Non portare sfiga!!!
- Merida?? Un linguaggio così da te non me lo sarei mai aspettato. - Hic comincia ad imitare mia madre. - Sei una principessa e le principesse non usano questo linguaggio così volgare! -
Io scoppio a ridere. La mia risata contagia tutti. Compreso il mio Hic. Quando ride, è così bello... mi fa ridere ancora di più.
Restiamo a parlare fino a mezzanotte inoltrata, fin quando la luna era ben alta in cielo e di draghi già riposavano.
- Bene, noi andiamo. Domani ci aspetta la gara che dipenderà la nostra vita...
Il mio sorriso si spegne. I miei occhi diventano lucidi. I pensieri negativi invadono la mia testa.
- Merida, ce la faremo. Te lo prometto.
Intervengono tutti, uno a uno.
- Merida, ce la farete.Queste parole mi rimbombavano nel cuore.
Hiccup mi prende tra le sue braccia e mi stringe a se in un lungo abbraccio, per poi baciarmi. Al chiaro di luna. Col rumore dell'acqua che si infrange sulle pareti rocciose di Berk.
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