Capitolo 1- Pablo, la noia umana

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"È stata una bella serata, mi piace stare con te"

A me no, odio questo ragazzo; cioè non che lo odio ma mi annoia, è la persona più noiosa che esista

"anche a me"

"allora quando sono libero ti chiamo così possiamo divertirci insieme"

Stare impalata per ore a guardarlo giocare ai videogiochi io non lo chiamo divertimento.

"no, Pablo lascia stare. Ultimamente ho molti impegni quando ho tempo ti chiamerò"

Pablo, persino il suo nome è monotono ...

"va bene Jael, allora ci sentiamo"

Dice baciandomi una guancia, poi entra in macchina e va via. Finalmente anche questa serata infernale è giunta al termine. Entro in casa, poggio le chiavi sul tavolo e il mio cucciolo mi viene subito incontro.

"Luna meno male che ci sei tu che mi distrai un po' dalla mia vita monotona"

Luna è la mia cucciolona, un labrador color miele che mi tiene compagnia da circa un anno. Non si sente alcun rumore, forse i miei non sono in casa ... ed ecco che come penso ai miei genitori il telefono inizia a squillare. Accetto la chiamata e mi siedo sul divano perché sono certa che andrà per le lunghe.

"ciao mamma"

"cara tuo padre ed io sta sera siamo fuori con i Gonzales, se ti senti sola, oh aspetta sei con Pablo, beh allora non vi disturbo"

"no mamma non sono con lui, ero stanca e mi sono fatta accompagnare a casa presto""mi dovrai raccontare tutto, ma ricordati una cosa: devi essere in buoni rapporti con Pablo, è per il bene della famiglia"

"lo so, a dopo"

Pablo Gonzales, i miei praticamente mi costringono ad uscire con lui da circa un mese per questioni economiche. Siamo una famiglia molto ricca, ma mio padre si è messo in affari con cattiva gente ed ora, per non perdere tutta la nostra fortuna, dobbiamo mantenerci in buoni rapporti con il giudice Alberto Gonzales e di conseguenza con tutta la sua famiglia. Ma ora non mi va di continuare a pensare a lui, così mi sdraio sul divano ed accendo la tv. Luna si accoccola accanto a me e mi godo il suo calore, anche se è Maggio nel paesino in cui vivo, che si trova nel nord della Spagna, fa ancora freddo. Ad un tratto sento il rumore della chiave nella serratura, devo essermi addormentata. Mia madre, senza proferire parola, si siede al mio fianco ansiosa.

"mamma è andata come sempre, continuo a non sopportarlo"

"ma come, avevi detto che questa volta ci avresti provato Jael"

"provato a fare cosa?"

"ad avvicinarti a lui. È un bravo ragazzo e si vede che gli piaci"

"ma lui non piace a me. Ho quasi diciannove anni cavolo,potrò decidere da sola le mie amicizie"

"smettila Jael, sai ce devi farlo ed è meglio che ti impegni a diventare sua amica o, ancora meglio, la sua ragazza"

"questo mai, mai"

Mi alzo, corro in camera seguita dal mio cane e chiudo la porta a chiave con le lacrime agli occhi. Mi sdraio sul letto e piango.

"è sempre stato così, Luna. Loro vogliono controllare la mia vita, ma non ci riusciranno. Potranno anche costringermi ad intraprendere gli studi per diventare avvocato, ma non riusciranno a farmi diventare la signora Gonzales. Dovranno passare sul mio cadavere"

Il mio cucciolo si sdraia accanto a me, consolandomi a modo suo. Ormai è tardi e sono esausta, così cado in un sonno profondo.

Spazio Autrice: 

 questo è il primo capitolo della mia storia, spero vi piaccia. presto ne pubblicherò un altro e scusatemi per eventuali errori... vi chiedo solo un favore: non fermatevi a leggere solo il primo capitolo perché ogni storia merita di essere letta fino alla fine! se la storia vi interessa votate!

Betulini2000 :-)

Niente e nessuno ci potrà separareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora