Capitolo 25- mi fido di te

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Jordi's pov

Jael mi ha tradito, ha baciato Pablo quando diceva di non sopportarlo. Forse questa situazione le ha fatto cambiare idea sul suo conto e ha capito di provare qualcosa per lui ma dubito fortemente che alla mia piccola piacciano i delinquenti. Lei è una persona così dolce e sensibile, non potrebbe mai innamorarsi di chi le fa del male. In questa storia c'è puzza di bruciato ed io voglio scoprire la verità; l'unico modo per farlo è parlare con Jael perciò decido di proseguire con il piano ideato da Matilde. Come previsto, Pablo si allontana in macchina per chiedere il riscatto; Miguel è fuori dal capanno insieme a sua figlia. Come d'accordo la bambina inizia a piangere.

"ed ora che cos'hai?"

"voglio un gelato"

"ora non è momento, sono impegnato"

"ma io ho detto che lo voglio, ora"

Comincia ad urlare.

"stai zitta o cattureremo l'attenzione di tutto il quartiere"

"non mi interessa, se non avrò il gelato continuerò a gridare"

"brutta mocciosa insolente. Io non volevo avere figli, tu sei solo una complicazione ai miei piani"

"voglio il gelato!!!"

"va bene andiamo ma poi se continuerai a gridare ti legherò ad una sedia e ti imbavaglierò"

La minaccia il ladro. Ma come può essere così crudele? Appena si allontanano mi fiondo subito nel capanno. Jael è seduta per terra e guarda il muro malinconica. Mi avvicino senza fare rumore e mi abbasso al suo livello. Lei è di spalle e non riesce a vedermi quindi io ne approfitto per annusare il meraviglioso odore dei suoi capelli.

"Jordi"

Si gira e mi guarda negli occhi. Entrambi ci alziamo e poi lei mi getta le braccia al collo. Ripenso al suo bacio con Pablo e non riesco a ricambiare l'abbraccio.

"come sapevi che ero io?"

"ho sentito un brivido lungo tutta la schiena e questa sensazione riesce a provocarmela solo il tuo fiato sulla mia pelle"

"quindi mi ami ancora?"

"perché hai questi dubbi?"

"ti ho vista con Pablo"

"senti non è come sembra"

"lo so, mi fido di te"

"come sei riuscito ad entrare?"

"Matilde. Ma abbiamo poco tempo. Muoviamoci a scappare"

"no, non possiamo fuggire. Non riusciremmo a vivere tranquilli perché mi cercherebbero fino a trovarmi di nuovo e allora non ci sarà più nulla da fare"

"e allora che facciamo?"

"ora stanno chiedendo il riscatto. Di ai miei di non pagarlo perché poi mi uccideranno ugualmente, mi hanno già avvisata di questo."

"ma prima o poi si stancheranno di aspettare il denaro e decideranno di ammazzarti comunque"

"non se fingo di amare Pablo. Mi vuole morta perché ti preferisco a lui, ma se gli faccio credere il contrario ..."

"entrerà in conflitto con Guerra"

"per adesso possiamo solo temporeggiare, amore mio"

"nel frattempo cercherò un modo per salvarti e far finire quei due dietro le sbarre"

Sento il suono di un fischietto: è il segnale di Matilde.

"ora devo andare, Jael. non preoccuparti, andrà tutto bene"

Lo affermo con sicurezza cercando di convincere anche me che tutto si risolverà.

"mi fido di te, so che mi salverai"

Vorrei tanto poterne essere tanto certo anch'io.

Posa le sue mani sul mio viso e mi bacia dolcemente. Quanto mi erano mancate le sue labbra. Ora vorrei prenderla in braccio e portarla a casa ma so che così la metterei ancora di più in pericolo. Nell'arco di pochi secondi mi dileguo. Non ho idea di come salvare la mia piccola e non so se ci riuscirò ma ci proverò in tutti i modi possibili e immaginabili, anche a costo della mia stessa vita.

Spazio autrice:

ciao a tutti! spero che il capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la mia storia. Jordi e Jael si sono rincontrati, ma solo per pochi minuti; secondo voi riusciranno a liberarsi di tutte le complicazioni e stare insieme per sempre? aspetto i vostri commenti. 

Betulini 2000 :-)


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