Capitolo 33- Il nostro lieto fine

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Jael's pov

"tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Tamara, tanti auguri a te"

Applaudiamo tutti quanti mentre la mia bambina cerca di spegnere la candelina ma non ci riesce perché è troppo piccola. Jordi ed io la aiutiamo soffiandoci sopra. Non posso crederci, la nostra principessina ha compiuto un anno. Mi sembra ieri quando, appena nata, l'hanno messa tra le mie braccia; era così piccola e indifesa che avevo paura di farle male solamente accarezzandola. Jordi la tiene in braccio e non riesce a smettere di darle baci.

"com'è bella la mia principessina. Ormai sta diventando grande"

"puoi dirlo forte, marito mio"

Ah si, dimenticavo una notizia importante: Jordi ed io ci siamo sposati! È successo quattro mesi fa, a Barcellona. La cerimonia si è tenuta sulla spiaggia dove ci eravamo fermati durante il nostro viaggio improvvisato ed è stata molto intima e romantica; erano presenti solo il sacerdote, i miei genitori, il mio cane e Matilde perché non volevamo che un momento così importante della nostra vita venisse rovinato da tutti i colleghi di lavoro di mio padre. A proposito: lui è riuscito a far condannare Pablo al carcere a vita ed ha interrotto ogni tipo di rapporto con il giudice Alberto Gonzales; un tempo pensava che senza di lui sarebbe caduto in rovina, invece non è stato così poiché ha trovato un nuovo socio che è riuscito a tirarlo fuori dai guai, l'ho conosciuto e mi è sembrata una brava persona.

"Jordi su, portaci qui la nostra bella nipotina"

Urla la mia mamma. Tamara inizia a ridere e capisco che non c'è cosa più bella al mondo del sorriso di un bambino. I nonni iniziano a coccolarla come se fosse una bambolina di pezza.

"non siate troppo appiccicosi però che a furia di baciarle le guancie diventeranno rosse, cari suoceri"

Mi fa bene vedere finalmente i miei genitori uniti, da quando hanno adottato Matilde stanno lentamente imparando ad amarsi. Quella ragazzina ha delle capacità soprannaturali, ne sono sempre più convinta. Parli del diavolo ...

"Sorellona, aiutami"

"cosa è successo?"

"stavo giocando a palla con Luna e mi è caduta in una pozzanghera di fango"

"fammi indovinare, il cane si è gettato dentro?"

Afferma Jordi. La bambina guarda per terra per non incrociare il nostro sguardo. Mio marito ed io ridiamo di gusto e ci dirigiamo verso la pompa che abbiamo in giardino. Apro il getto per pulire Luna ma ci bagniamo anche noi due, che cosa imbarazzante.

"devi ancora fare pratica con questa pompa, tesoro"

"non c'è bisogno di sottolinearlo ogni volta che succede"

"ovvero ogni giorno"

"adesso ti farò stare zitto io"

Corro verso di lui e gli salto addosso, allacciando le mie gambe al suo bacino e lo bacio.

"se mi zittirai sempre così ne sarò più che felice"

"piccioncini non è buona educazione scambiarsi effusioni in pubblico"

Ci ricomponiamo all'istante davanti all'immagine di mia madre che ci guarda divertita.

"scherzavo, è bello vedere quanto vi amate. Tamara si è addormentata, ora è nella sua culla. Noi adesso dobbiamo tornare a casa."

Ci salutiamo e poi la mia famiglia va via mentre noi entriamo in casa. Abbiamo comprato un'abitazione abbastanza grande con un giardino in cui nostra figlia possa giocare serenamente con Luna. Per tutta la casa ci sono delle  fotografie che raffigurano il matrimonio, i vari compleanni, Tamara e, in camera da letto, abbiamo un grande cornice che racchiude una foto speciale: è quella sulla spiaggia di Barcellona in cui Jordi mi tiene in braccio e ridiamo naso contro naso; a distanza di tempo non sono riuscita a trovare un'immagine che rappresenti il nostro amore meglio di quella. Ci stiamo dirigendo in camera da letto quando mio marito si ferma ad osservare la foto dei suoi genitori.

"vorrei che fossero ancora qui per conoscere la loro nipotina"

"la coscienza ti tormenta ancora?"

"no, ora sono più tranquillo. Quando sono riuscito a salvarti ho capito che non posso tormentarmi per qualcosa che non potevo evitare."

"sono d'accordo."

"ora basta rattristarci. Dove eravamo rimasti noi due?"

Riprendiamo con i nostri baci e facciamo l'amore in modo dolce, come sempre. Mi sveglio sentendo il pianto di Tamara e vado subito da lei; prendendola in braccio si calma all'istante. Mi preoccupo non vedendo Jordi nel letto, quindi vado a cercarlo nel suo studio. Lo vedo seduto al computer e mi avvicino con Tamara in braccio.

"ma cosa combini al computer? Sono mesi che la notte ti alzi e vieni qui."

"finalmente ho finito!"

"ma cosa? Da quando hai lasciato il tuo lavoro da agente immobiliare sei diventato strano"

"allora, ti spiego tutto. Ho lasciato il lavoro per dedicarmi alla mia vera passione, proprio come hai fatto tu"

Ha, già dimenticavo di dire che alla fine ho deciso di iscrivermi all'università ma non seguo giurisprudenza bensì medicina veterinaria ... fra qualche anno sarò un veterinario a tutti gli effetti!

"quindi hai deciso di scrivere un libro?"

"esatto, l'ho appena terminato"

"e come l'hai intitolato?"

"questa è l'unica cosa che non ho ancora deciso. Voglio il tuo parere"

"di cosa parla?"

"della nostra storia"

Che bella cosa raccontare il nostro amore in un romanzo, sono orgogliosa di mio marito. Ragiono per un attimo su tutto quello che ci è capitato dal giorno che ci siamo conosciuti fino ad oggi e l'occhio mi cade sui nostri braccialetti, li indossiamo ancora e credo che non ce ne libereremo mai. Adesso si che mi sento completa. Fino ad un paio di anni fa credevo che l'amore vero esistesse solo nella fantasia ma ora so che non è così: ognuno ha la propria anima gemella nel mondo e, quando la si incontra, non bisogna lasciarla andare per nulla al mondo.

"io so come puoi chiamarlo"

"e come?"

"NIENTE E NESSUNO CI POTRÀ SEPARARE"

FINE


spazio autrice:

eccomi qui! ecco a voi l'ultimo capitolo della mia storia. non riesco a credere di essere giunta alla fine di questa avventura! ancora ricordo il giorno d'estate in cui mi venne in mente la trama del racconto ed impaziente iniziai a trascriverlo al computer. non credevo di essere all'altezza e di riuscire ad arrivare fino in fondo, ma eccomi qui a pubblicare l'epilogo. so che non siete in tanti voi che mi avete seguita, ma vorrei comunque ringraziarvi. in particolare il mio ringraziamento più grande va a mia cugina, che mi ha sempre aiutata e sostenuta. spero che la storia vi sia piaciuta perché ho davvero impiegato anima e corpo per scriverla. ho già iniziato a scrivere un sequel, ma non so se lo pubblicherò, o meglio, dipende da voi quindi commentate e riferitemi la vostra opinione. Grazie a tutti. un beso.

Betulini 2000 :-)

Niente e nessuno ci potrà separareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora