Capitolo 27- La resa dei conti

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Jael's pov

Oggi è il giorno decisivo: potrebbe essere l'ultimo della mia vita o il primo di una nuova senza l'ombra di quel criminale che mi perseguita. Da quando mi tengono segregata mi sveglio sempre ansimante e sudata per i brutti sogni e nel momento in cui apro gli occhi mi rendo conto che i miei incubi sono realtà. Non faccio che ripensare ai giorni precedenti al rapimento che sono stati i più belli della mia vita ma mi tormenta il fatto che io mi sia sforzata di fuggire dalle persone che, in fondo, mi vogliono bene e non mi sia resa conto che il vero pericolo era dietro l'angolo. Credevo che, essendo lontana da casa, Miguel non potesse farmi del male ma mi sbagliavo: certi pazzi non si fermano finché non vedono realizzati i loro progetti. Ho tanta paura di ciò che accadrà in questo giorno e tante domande mi martellano nella testa, vorrei poter fare qualcosa anch'io ma posso soltanto aspettare ...

Jordi's pov

Non mi era mai capitato di provare tante emozioni negative insieme: odio e disprezzo verso i rapitori, paura per il destino di Jael, ansia per l'attesa che mi sembra interminabile. Sento che, se tutto questo non finirà oggi stesso, collasserò. Come d'accordo con Carmen, mi trovo nascosto dietro il bidone che c'è vicino al capanno in compagnia della piccola Matilde.

"spero che il nostro piano funzioni, bella"

"anch'io."

"non ti dispiace che tuo padre finisca nuovamente in prigione?"

"no, assolutamente. Io l'ho sempre odiato e poi Jael mi ha promesso che, quando sarà libera, farà in modo che io sia felice."

"e se te l'ha promesso lo farà, puoi starne certa"

"le principesse mantengono sempre la parola data"

Si, è esattamente questo che è la mia piccola: una principessa rinchiusa in una torre in attesa che il suo principe azzurro la vada a salvare. Ma sarò all'altezza?

"secondo te la libereremo questa bella principessa?"

"con un principe coraggioso come te ci riusciremo di sicuro"

Mi abbraccia. È incredibile la capacità che ha questa bambina di confortare le persone, non mi sembra vero che sia figlia di Miguel.

Sono le undici in punto ed arriva la macchina della signora Aranda. Pablo, con in testa un passamontagna per non farsi riconoscere, esce fuori dallo stabile con il ladro. Carmen si avvicina a loro.

"dov'è mia figlia?"

"è qui, non si preoccupi"

"voglio vederla"

"ha i soldi?"

Pablo non proferisce parola.

"li ho qui."

Carmen esce dalla tasca una busta contenente i soldi falsi che abbiamo ottenuto da Joaquín Torres.

"ma prima voglio che liberiate mia figlia"

"non se ne parla neanche"

"se non la rilasciate non vedrete l'ombra di una banconota"

"falla uscire"

Dice il ladro riferendosi al complice che dopo qualche secondo torna con Jael legata ed imbavagliata. Vederla ridotta così mi fa un male allucinante.

"datemi quei soldi, poi noi fuggiremo lasciandovi sole"

La mamma della mia piccola da' la busta a quel mostro che subito si mette a contare il denaro senza però accorgersi che le banconote sono false.

"d'accordo. Ora andremo via e non ci rivedrete mai più. Ma prima devo fare una cosa che desidero da anni ed anni."

Quel maledetto tira fuori una pistola e la punta verso la mia ragazza. Sta andando tutto come previsto, ora la tensione è alle stelle perché è tutto nelle mani di Pablo.

"non ti permetterò mai di ucciderla"

Gli salta addosso togliendogli la pistola dalle mani. Adesso è il mio turno. Mentre Matilde entra in macchina con Carmen e chiamano la polizia, io corro verso Jael cercando di non dare troppo nell'occhio, le tolgo il bavaglio e la slego. Nel frattempo Pablo e Miguel continuano a lottare tra di loro: sono proprio caduti nella nostra rete.

"sei un traditore, dovevi aiutarmi ad ucciderla"

"ora lei mi ama"

"io non ne sarei così sicuro"

"questo non metterlo in dubbio, Miguel"

Pablo riesce a strappargli la pistola e spara un colpo dritto al cuore del ladro. Jael trema tra le mie braccia e vedo Matilde che cade in una valle di lacrime. Sentiamo le sirene della polizia.

"Jael, perché sei abbracciata a lui?"

Io e la mia ragazza ci alziamo ed iniziamo a correre verso l'auto.

"quindi mi hai mentito? Mi hai illuso? Come hai potuto fingere così bene?"

"si, ti ho ingannato. Ora ti arresteranno e potrò vivere per sempre con il mio vero amore"

I poliziotti si avvicinano ma quel pazzo punta la pistola contro di noi.

"preparati a soffrire Jael Aranda"

Uno sparo. Sento un dolore lancinante al fianco. Vedo del sangue. Sento delle urla. Vedo tutto nero.

Spazio autrice:

ecco il nuovo capitolo! spero vi piaccia. Jordi è riuscito a salvare la sua piccola dalle grinfie dei rapitori, ma a costo della sua vita. cosa gli sarà successo? è davvero finita per lui? lo scoprirete solo la prossima settimana!un bacio.

Betulini 2000 :-)

Niente e nessuno ci potrà separareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora