Era il primo giorno nella mia nuova scuola. Sì, non sono di New York, sono italiana.
Mi sono trasferita qui da mia madre, perchè mio padre non poteva più prendersi cura di me: aveva perso il lavoro.
Ricordo ancora quando mi disse che sarei dovuta andare a vivere insieme a mia madre dall'altra parte del mondo. Non riuscivo a crederci. Avrei dovuto dire addio a tutti i miei amici, la mia vita qui, la scuola.
Il giorno in cui partì sia io che mio padre non la smettevamo di piangere. Poi, prima di salutarlo, gli dissi che gli volevo bene.
Erano appena le 7 del mattino quando mi svegliai quel giorno. Il mio primo giorno di scuola in una città che non era la mia. Inutile dire che ero agitatissima.
Alle 8 avevo la prima lezione, oggi mi avrebbe accompagnata mia madre. Scesi in cucina per fare colazione velocemente, salii sopra, mi lavai e aprii l'armadio indecisa su cosa mettermi.
Poi indossai una maglia bianca con sopra un golfino nero, un jeans nero e delle converse bianche. Presi il mio zaino già pronto dalla sera prima ed entrai in macchina pronta al mio primo giorno di scuola.
Entrai nell'atrio, tutti mi avevano ignorata. Tutti tranne qualcuno dato che mi sentivo lo sguardo di qualcuno sulla pelle. Infatti quando mi girai e c'era un ragazzo alto, pelle scura, occhi neri come la pece, capelli altrettanto neri, che mi fissava.
Ma decisi di non farci caso ed entrai in classe. La professoressa mi presentò e mi fece sedere accanto ad una ragazza che prontamente si presentò: "Ciao piacere sono Emily".
Io le sorrisi e risposi:" Ciao, piacere, io sono Allyson".
Lei continuò dicendomi:" Ho visto prima come ti fissava quel ragazzo, si chiama Calum, è dell'ultimo anno. È un tipo molto pericoloso, stagli alla larga se non vuoi essere una delle sue prede".
Io non le ho creduto, ma in quel momento non avevo idea di quanto mi stessi sbagliando.
Suonò la campanella e io ed Emily ci recammo in mensa, dove Calum era seduto ad un tavolo insieme ad altri ragazzi, ipotizzai che fosse il tavolo dei popolari.
Io ed Emily ci sedemmo ad un tavolo in disparte, decise a non dare nell'occhio. Ad un tratto mi disse:" Non girarti, ma Calum ti sta fissando".
Io scioccata le dissi:" Di nuovo?!", ma lei non mi rispose.
Quando uscì dalla scuola, qualcuno mi tirò per un braccio, e mi portò in un poso appartato. Ovviamene mi ritrovai proprio faccia a faccia con Calum, il quale mi disse:" Guarda... guarda... chi si vede, tu dovresti essere quella nuova vero? Sentiamo come ti chiami?".
Io risposi, balbettando per la paura:" A-Allyson".
Senza esitazione lui iniziò a toccarmi dappertutto, io disgustata urlai:" LASCIAMI STARE COGLIONE!".
Ma lui rise e mi disse:" Io non ti lascerò stare mai tu sei MIA!".
Dopo una serie infinita di tentativi, riuscì a liberarmi dalla sua presa e scappai, correndo verso casa piangendo. Non sapevo quanto questo incontro mi avrebbe cambiato la vita da li a poco.
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SPAZIO AUTRICE
Si lo so e mi dispiace, come primo capitolo è breve, ma prometto che il prossimo sarà più lungo! Ad ogni modo spero che vi piaccia!! Un bacio Lisa <3
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TRY HARD-Calum Thomas Hood ♥
FanfictionNew York, 2015. Calum era un ragazzo fuori dal comune, sembrava il diavolo travestito da angelo, bello, bello come il sole, ma il suo carattere era l'opposto, violento, sfuggente, misterioso, possessivo, egoista, un giorno incontrò Allyson , era l'o...