CAPITOLO 4

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Din, din.
Din, don, dan.
Il rimbombo della campana mi strappò dal mio sonno profondo.
-Ma cos'è questo baccano? Un matrimonio di prima mattina? Certo che i ricchi sono strambi....
Aprii gli occhi di malavoglia, e fissai il soffitto pieno di crepe e macchie di umido.
-Ah, già, oggi è domenica...che strazio.
Cercando la voglia di uscire dal letto, presi coraggio e mi buttai giù dal letto (letteralmente. Planai giù come una pera matura), e mi preparai per andare al mercato.
Incredibilmente, zia Meg dormiva ancora (probabilmente non l'avrebbe svegliata nemmeno la banda del paese al gran completo) e perciò potei permettermi di prenderle qualche spicciolo per fare colazione.
-Mmh, posso fare colazione... in fondo, oggi non è poi così male come giornata- pensai allegramente, immaginando frittelle colme di marmellata e croissant al burro. Il mio stomaco brontolò di rimando. -Ci intendiamo alla perfezione noi due, eh?- ridacchiai.
Appena uscii di casa, mi richiusi la porta alle spalle e inspirai profondamente i profumi di un novembre al villaggio, brulicante di vivace vitalità. Percorsi il vialetto di pietra che costeggiava il bosco, che usavo spesso come scorciatoia. Gli abeti vestivano i colori dell'autunno, esibendo eleganti chiome arancio e dorate. Mi fermai ad ammirare quello spettacolo, sorpresa di quanto un paesaggio potesse cambiare in un solo mese.
《Non stare lì impalata, bambina. Vieni via, non entrare nel bosco, può essere pericoloso se ti perdi.》
Mi voltai di scatto, e vidi due occhi azzurri velati di preoccupazione incastonati su un volto rugoso e pallido.
《Oh, salve, signor Joe. Mi avete spaventata!》Joe Wee era il proprietario della drogheria, e spesso regalava ai bambini caramelle e dolciumi, conquistandosi la loro simpatia. Assiduo frequentatore della taverna, l'uomo era famoso tra i forestieri per la sua vasta conoscenza di leggende sul bosco, così vicino eppure così misterioso. Girava voce che fosse abitato da strane creature, che non lasciavano entrare (né uscire) nessuno dalla fitta foresta, ed effettivamente non c'era nessuno che potesse smentire queste dicerie, dal momento che nessuno era mai tornato per raccontarlo.
Il signor Joe in particolare era fermamente convinto che il bosco fosse un luogo pericoloso, e cercava di mettere in guardia chi voleva addentrarvisi.
《Non si preoccupi, signor Joe, stavo solo ammirando i colori dell'autunno.》
《Stai attenta, perché l'apparenza inganna, piccola....》 disse lui pensieroso.
Si riscosse dai suoi pensieri, e con tono allegro mi chiese se stavo andando al mercato. Risposi di sì, e si propose di accompagnarmi. Mi voltai ad ammirare ancora una volta il bosco, che con quei colori sgargianti non sembrava poter incutere tanto timore.

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