Capitolo 7

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Mi svegliai, di nuovo, guardai l'orologio appeso al muro vicino alla finestra,erano le undici.
Non sentivo nessun rumore provenire dal resto della casa, probabilmente stava ancora dormendo.
Cercai di aspettare, provando a riaddormentarmi, ma il sonno non era dalla mia parte.
Decisi che alzarmi era la cosa migliore, camminai in punta di piedi fuori dalla stanza e mi guardai intorno, percorsi silenziosa il corridoio, e trovai la sua stanza, che come la mia aveva la porta socchiusa.
Mi affacciai, stava dormendo, aveva la testa da un lato, e un cuscino per terra, non indossava la maglietta, aveva un fisico davvero scolpito, le braccia e le spalle erano molto muscolose, i nervi del collo erano tirati, ma il suo viso era sereno.
Anche i lineamenti del suo viso erano molto belli, avrebbe potuto fare tranquillamente il modello di qualche rivista patinata, o qualche show televisivo dove sia le ragazze che i ragazzi sono belli da svenire.
Vicino alla porta c'erano alcune foto attaccate al muro, ne guardai una in particolare, c'era lui vicino ad un altro ragazzo, con una donna e un uomo più grande, probabilmente erano la sua famiglia, il ragazzo vicino a lui aveva una faccia corrugata ma in qualcosa si somigliavano, non riuscivo a capire che cosa.
<<Sono belle vero?>>
Sobbalzai e mi girai di scatto.
<<Sc-scusa!>>
<<Ero venuta a chiederti se potevo usare la doccia e ho visto queste..>>
Si mise seduto, tirandosi in dietro i capelli, aveva la faccia assonnata.
Che figura, sentivo le guance scottare, mi stava ancora battendo il cuore all'impazzata, avrà pensato fossi una 'strana'.
<<Non volevo svegliarti>>
Mi guardò con un mezzo sorriso.
<<Ne curiosare>>
Lui sbadigliò
<<Non c'è problema, il bagno è il corridoio, dopo la porta di questa stanza, gli asciugamani sono nell'armadietto>>
Aveva il segno del cuscino sul viso, ma era il ritratto della bellezza, io al contrario suo probabilmente ero in uno stato pessimo.
Camminai per il corridoio, era tutto molto bianco, vi erano dei piccoli quadri astratti, alcuni semplicemente con delle scritte.
Entrai nel bagno,profumava di dopobarba e di lui, lo specchio davanti a me rifletteva una figura diversa da quella del solito, o così mi sembrava, avevo le gote rosee, il viso riposato, e a parte i capelli, che avevano una forma indefinita, mi piacevo.
Accesi l'acqua calda della doccia, e aspettai un attimo che arrivasse calda per entrare, mi spogliai, e mi lasciai coccolare dal getto caldo che sembrava accarezzarmi il corpo.
Probabilmente non era stato molto carino da parte mia farmi ospitare da lui, e adesso stavo facendo addirittura la doccia nel suo bagno.
Mi lavai in fretta, una volta uscita, a malincuore, da quel tepore, mi avvolsi in un asciugamano e tornai zampettando in camera.
Mi tolsi L'asciugamano e mi infilai il vestito della sera prima, mi pettinai i capelli con le mani e infilai le scarpe.
Presi la borsa e andai in salotto, sentivo un buon odore, di fatti stava cucinando, non riuscivo a capire cosa, ma aveva un profumo buonissimo.
<<Hai fatto presto, hai fame?>>
Scossi la testa.
<<Ti ho già disturbato troppo, grazie davvero per tutto quello che hai fatto per me>>
Rise scuotendo la testa.
<<Non mi devi ringraziare>>
Addentò un pezzo di pane.
<<Allora..ci vediamo>>
Gli sorrisi e andai verso la porta
<<Fai la brava>>
Annui ridendo mentre uscivo.

Mi sbracciai per prendere un taxi, il mio telefono era andato completamente, prossima volta sicuramente sarebbe stato più saggio caricarlo prima di uscire, ma non ero una persona che amava stare dietro a quel genere di cose.
Fortunatamente un Taxi mi notò, gli diedi l'indirizzo di casa mia, e sprofondai nel sedile guardando il ''paesaggio'' che consisteva in macchine, tante tante macchine, qualche classico bus rosso, e case praticamente uguali,negozi, e troppe persone.
Mi venne in mente che non conoscevo ne il suo nome, ne avevo il suo numero di telefono,mi sarebbe piaciuto rivederlo, chissà se l'avrei più rivisto, lavorava in quel pub, volendo avrei potuto tornarci.

La storia di un'escortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora