Capitolo 25

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E così iniziai la mia nuova vita,il giorno del trasloco ero super emozionata.
Chiamai Amy,mi dispiaceva andare ad abitare lontana da lei.
Mi promisi di chiamarla tutti i giorni,già mi mancava.
Avevo solo una valigia dove tenevo vestiti e scarpe, avevo tenuto il minimo indispensabile.
Dopo un'oretta di macchina eravamo arrivati,ero senza parole.
Non era un appartamento,era una villa.
Era grande,di color bianco,le vetrate lasciavano intravedere ciò che c'era dentro,sul davanti al secondo piano si vedeva un'enorme balcone .
Cristian parcheggiò l'auto vicino all'entrata,scendendo notai che il giardino era molto grande con qualche albero qua e là,una stradina portava all'entrata della casa.
Era assolutamente troppo grande,ma era magnifica.
-Cristian ma davvero ci abiteremo solo noi? É enorme!
Cominciai a salterellare fino alla porta d'ingresso.
Il cuore mi batteva a mille,la casa era pazzesca e abitarci con lui era ancora meglio!
Aprii la porta,c'era un corridoio e a destra delle scale di vetro trasparenti.
Cristian mi prese la mano
-Vieni ti faccio vedere la nostra stanza
Salimmo di sopra,un'altro corridoio
-Io mi sono già persa
Risi.
Spinse una porta ed eccoci nella stanza più bella che avessi mai visto,la parete era interamente di vetro e dava sul giardino posteriore,un'armadio a specchio ricopriva tutta l'altra parete e un letto enorme era situato al centro,pieno di cuscini dello stesso colore panna delle pareti.
Istintivamente mi ci buttai sopra,sembrava una nuvola.
-Cristian ma quanto hai speso per tutto questo?
Alzai la testa per guardarlo meglio.
-Regalo di mio padre.
Beh direi che non ha badato a spese.
Mi alzai e mi avvicinai a lui
-Vuoi vedere le altre stanze o ci fermiamo in questa a inaugurarla?
Mi prese per i fianchi e mi baciò il collo
-È difficile resistere a questa proposta ma voglio vedere la casa.
Mise il broncio e mi riprese la mano.
Mi mostrò tutte le stanze,avevamo tre bagni,tre camere da letto,un salotto,una sala da pranzo e una cucina.
Era molto più di quel che potevo sognare.
-Allora? Come ti sembra?
Lo guardai sorridendo
-Me lo chiedi anche?Stupenda
Il mio sguardo cadde sul suo braccio dove portava un'orologio uguale al mio ma di color oro.
-Cristian ma me l'hai comprato tu?
Gli mostrai l'orologio.
Abbozzò un sorriso sghembo.
-Non dovevi!È un rolex,costa tantissimo!Tu sei pazzo!
Si avvicinò a me
-Di te..
Mi baciò la guancia.
Anche se era una frase fatta,detta da lui era perfetta.
-Cosa potrei volere di più?
Cristian mi sorrise.
Fino a poco tempo fa la mia filosofia di vita era 'non lasciare mai che qualcuno diventi troppo importante nella tua vita',ma guardalo,con quel sorriso e quegli occhi come si faceva a stargli lontano?
Mi arrivò un messaggio da mia madre:
Da mamma ad Aurora: Tesoro siete arrivati?Com'è la casa?

Da Aurora a mamma:Bellissima!Devi venire a vederla! È stupenda

Guardai Cristian,gli fregai il cappello e me lo misi sulla testa facendogli la lingua.
-Prendimi se ci riesci
Mi guardò male e poi prese a rincorrermi,mi sentivo una bambina ma non m'importava.
Corsi fino alla nostra camera e mi nascosi dietro la porta.
Chiusi gli occhi sperando non mi trovasse.
Mi sentii sollevare e buttare sul letto in mezzo a quella marea di cuscini che già adoravo.
Risi e presi a baciarlo.
Inizió a sbottornarmi la camicetta sfiorandomi la coscia.
-Cristian non possiamo,devo ricominciare a prendere la pillola,é pericoloso.
Mise il broncio.
-Se vuoi usiamo il preservativo..
Sbuffó.
-No non voglio.
Sbuffó di nuovo.
Era troppo carino con il broncio.
Presi il telefono per fargli una foto ma lui si girò dall'altra parte.
Gli tirai un cuscino,si girò guardandomi male e me lo ritirò prendendomi i fianchi iniziando a farmi il solletico.
-Bastaa mi fa male la pancia se rido troppo
Cercai di fargli il solletico anche io ma senza risultato.
-Ok ok ora basta
Mi alzai ancora ridendo.
-Ordiniamo una pizza? Inizio ad avere fame
Scattò in piedi dandomi una pacca sul culo
-Chiamo io
Prese il telefono e chiamò la pizzeria più vicina che consegnasse le pizze a domicilio.
Andammo in salotto a sederci sul divano.
-Uno di questi giorni i miei genitori vorrebbero venire a conoscerti.
Che imbarazzo,ma era il minimo visto che suo padre aveva pagato tutto questo,anche mia madre doveva ancora conoscere Cristian,si erano parlati all'ospedale ma si aspettava che glielo presentassi come fidanzato visto che all'ospedale avevo negato tutto..
-Spero di piacergli
Mi sorrise facendo segno di no con la testa.
-Gli piacerai tranquilla,anche perché arriveranno tra dieci minuti .
Mi sorrise.
Cosa?dovevo prepararmi e avevo pochissime cose da mettermi.
-Cosaa?
Corsi di sopra nella nostra stanza,aprii la valigia e ne tirai fuori un pettine e un vestito bianco che mi arrivava fino alle ginocchia.
Mi infilai il vestito,presi dei tacchi bassi e mi pettinai in fretta.
Perfetto.
Ero in ansia,però forse Cristian aveva fatto bene a dirmelo solo in un ultimo momento o sarei stata in ansia per tutto il giorno.
Scesi le scale e andai a sedermi vicino a Cristian.
Dopo qualche minuto suonò il campanello.
-Perfettamente in orario..
Borbottó Cristian e andò ad aprirgli.
Sentii delle voci,mi alzai dal divano per andare a salutarli.
La signora appena mi vide mi corse ad abbracciare, aveva i capelli chiari e avevamo un vestito simile.
-Cara non vedevo l'ora di conoscerti!Cristian ci ha parlato molto di te!
Profumava di lavanda.
Sciolsi l'abbraccio
-Anche io non vedevo l'ora
Sorrise,aveva lo stesso sorriso di Cristian.
-Mi chiamo Margherita,ma tu chiamami pure Marghe o come desideri,sono davvero felice,sei bellissima.
Ero sicura che lo fosse davvero.
-Questo é Jon,mio marito.
Era molto alto,somigliava molto anche lui a Cristian,aveva preso i migliori tratti di entrambi.
-Salve!
Non era originale ma non mi era venuto in mentre altro!
-Sono Jon,piacere di conoscerti,sono felice che mio figlio si sia trovato una bella ragazza e finalmente abbia messo la testa a posto!
Sorrisi.
-Già anche io
Ridemmo insieme.
Cristian mi si avvicinò e mi cinse le spalle con un braccio
-Non te la stai cavando tanto male
Mi sussurrò.
Suonó il campanello.
-Vado io,é la pizza
Disse Cristian.
-Oh non restiamo qua in piedi
Dissi dirigendomi verso il salotto.
-Cara quanti anni hai?
Chiese sua madre accomodandosi sul divano difronte a dove ero seduta io.
-Ne ho quasi diciannove.
Me n'ero completamente dimenticsta ma tra qualche giorno sarebbe stato il mio compleanno.
-Sei molto giovane!Da quando ti ha conosciuto vedo Cristian più felice, e finalmente dopo anni si é convinto a vivere in questa casa!Non ce la facevo più a vederlo in quel mini appartamento che aveva!
Ridemmo insieme.
-Sono molto felice con Cristian
Sembrava davvero dolce sua madre.
Cristian ritornó con le pizze
-Eccole qua
Appoggiò le scatole sul tavolino.
-Ne volete un pó?
Chiese Cristian.
-No grazie,siamo venuti a fare solo un saluto veloce e a conoscere la tua ragazza.
Si alzarono dal divano insieme.
-È stato un piacere conoscerti Aurora
Disse suo padre.
-Anche per me,non vedo l'ora di avere qualche nipotino da badare!
Disse lasciandosi sfuggire un'altro sorriso.
-Mamma!Siamo andati a convivere oggi e pensi già ai nipoti?!
-Che c'è di male? Penso di meritarmi un nipote.
Rise ancora.
Arrossii.
-Andiamo cara,lasciamoli in pace su.
Jon prese per le spalle Margherita,ci salutammo e loro uscirono.

Scusate se non ci sono parti hot ma dovevo andare un pò avanti con la storia.
Scusatemi,spero vi piaccia ugualmente.
♡♡

La storia di un'escortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora