~Capitolo 28

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Sono passati già due mesi, io e Marco siamo ufficialmente fidanzati. Gli ho raccontato della mia Malattia, è mi ha detto che mi aiuterà come può e mi starà sempre vicino. Credo, di aver dimenticato Fra, non penso più a lui molto spesso. Mi sono ormai abituata alla sua mancanza, ha 5 mesi che non lo vedo più. Quella parte di cuore, non è più tornata, la tiene Fra, stretta a se. Con Marco va tutto benissimo, ma non riesco a lasciarmi andare del tutto. Molte volte ha provato a fare l'amore con me, ma io non ci riesco, mi fermo subito. Lui non è Fra, solo Fra può fare certe cose. E Quando mi ha chiesto se ero vergine, io come una cretina ho detto di si, per guadagnare più tempo. Oggi l'ho presento ai nonni, e ai miei zii. Siamo tornati a passare i fine settimana dai nonni, la zia Rosi qualche volta scende anche dalla Sardegna, ma Fra ovviamente resta la. Papi, porta la macchina, ed è di fronte a noi, mentre io sono in macchina con Marco. Quando entriamo nel residence di nonna quansi non mi viene un colpo.

«Ferma subito questa macchina»

Dico a Marco

Scendo subito ed inizio a correre, papi mi guarda scioccato.
Non posso crederci, dopo 5 mesi eccoci qui. Non ci ho pensato due volte a scendere e iniziare a correre. E adesso che è qui, davanti a me, davvero credevo di poterlo dimenticare con qualcunaltro? Davvero credevo che il mio amore per lui sarebbe svanito? Tutta questa lontananza, è servita solo a far aumentare l'amore che provo per lui. Corro da Fra, che è a qualche metro di distanza, lui apre le braccia aspettando che arrivi.
E finalmente sono stretta a lui, mi prende in braccio e io avvolgo le mie gambe alla sua vita.

E lui inizia a girare, quando tempo ho aspettato questo momento? Papi dice parole indecifrabili, i miei zii sono tutti che ci guardano. E Marco sembra arrabbiatissimo, ma a me questo perora non interessa. Mi basta soltanto essere stretta a lui per adesso. Lentamente mi fa scendere dalle sue braccia.

«Mi sei mancato un sacco coglione»

«Anche tu principessa»

E ritorno ad abbracciarlo

«Fraa ioo»

«Tranquilla, è andata come è andata. Menomale che siamo cugini, perché per quanto ci abbia provato, non so vivere senza di te»

Torno ad abbracciarlo, cavolo adesso che faccio, gli presento Marco come fidanzato? Apparte che lui è il mio fidanzato. Quanto vorrei che Marco adesso non sarebbe qui, quanto vorrei non averlo mai incontrato. Lo so, sono cretina. Ma farei di tutto per non far soffrire Fra. Pali si avvicina

«Ciao zio, Scusami per l'ultima volta»

Dice Fra a mio padre

«Basta, ormai il passato e passato. Vieni qui»

Lo avvicina e l'ho abbraccia, poi saluta a mamma e a Leo. Si avvicina anche Marco

«Chi è questo? »

Mi dice in modo che solo io posso sentirlo, appena Fra si accorge di lui, e della mia mano sopra a quella di Marco la sua faccia diventa di mille colori, guarda le nostre mani, e poi guarda me, scioccato.
Parlo subito per prima

«Fra lui è Marco»

Non riesco a continuare guardando la sua faccia

«Il suo fidanzato»

Aggiunge subito Marco, e li si che vedo il fumo uscirgli dalle orecchie

«Tu chi sei? »

Dice Marco, Fra con un filo di voce risponde

«Sono suo cugino»

Dice guardandomi negli occhi

«Dai entriamo»

Si affretta a dire mamma, Fra prende a Leo e entra in casa. Io inizio a salutare a tutti, e presento a Marco. Che imbarazzo cavolo..
Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare, io e Fra non facciamo altro che guardarci. Spero non se ne accorga nessuno, per la prima volta in 18 anni, io e lui mangiamo distanti quando siamo assieme. Io gli sorrido, ma lui si gira subito. È arrabbiato con me, lo vedo. Lui mi ama ancora, come vorrei dirgli che per me non è cambiato niente. Ma non posso, io devo dimenticarlo. E Marco è perfetto per me, c'è la posso fare. Ci stavo riuscendo, forse. Mentre mangiamo, ho gli occhi di Fra che non mi lasciano nemmeno un secondo. Marco mi chiama, vuole la mia attenzione. E mette la sua mano sopra la mia, mi giro da Fra, e non fa altro che guardare la mano. Cavolo, sembra, arrabiatissimo. Poi Marco mi poggia due dite sotto il mento, e mi bacia. E quella è la goccia che fa trabbocare il vaso, sentiamo delle posate sbattere nel piatto. Mi giro da Fra, ed è lui. Ha gli occhi lucidissimi.

«Scusate, Ma io vado a casa, Ci vediamo li»

Si alza e se ne va, solo Dio sa quanto vorrei corrergli dietro, baciarlo, e non lasciarlo mai più.
Fra ti amo, se solo fossimo due perfetti sconosciuti.

~Un amore sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora