~Capitolo 32

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È ormai mezz'ora che aspetto Fra, ma ancora non si è fatto vivo. Mamma non arriva, papà neanche. Nessuno, e spero davvero che in questo momento non arrivino. Sono troppo ansiosa, non faccio altro che pensare a brutte cose, vorrei tirare fuori quella vocina tanto odiosa di dentro la mia testa. Finalmente la porta si apre, e c'è Fra con un sorriso a trentadue denti, e il dottore anche.

«Allora? »

Gli chiedo spasienzita, ma già dal suo sorriso ho capito tutto

«Allora Fra, c'è qualcosa che non va. È dovrei essere arrabiato ma sono felicissimo. Allora, non so se io, o tu. Ma tuo padre, o mia madre, non sono in realtà i nostri genitori. Io e tu non abbiamo completamente niente di uguale, dovrebbe esserci qualche traccia dei nostri genitori, ma niente di niente»

«oddio menomale, vieni qui»

Lo abbraccio e lo stringo forte forte a me, cavolo, pensandoci bene i miei genitori non potrebbero essere i miei genitori biolocigi.
Però adesso, non mi importa niente, sono felicissima. Cavolo 18 anni, e aspetto un bambino.

«Fra, non ci potrà dividere più nessuno»

«Si amore mio, mai più »

Arrivano i miei genitori, e Fra si stacca subito. Per fortuna non hanno vito niente.

«Cosa è successo?»

Mi dice mia mamma preoccupatissima

«Mamma ho lasciato Marco, e lui mi ha dato una boffa, sono caduta a terra, e ho sbattuto la testa, ed eccomi qui»

Dico tutto d'un fiato

«oddio amore mio, mi dispiace un sacco. Ma perché l'hai lasciato? »

«Mamma non l'ho amavo abbastanza, Lo facevo soffrire soltanto »

Mio padre non fa altro che guardare Fra male, e io lo chiamò subito

«Papi vieni, abbracciami»

Lui viene da me e mi abbraccia, voglio chiedergli se sono davvero la loro figlia. C'e qualche possibilità che non lo sia e questo mi mette paura.

«Fra, mi lasci sola un secondo con i miei genitori? »

«Certo, a dopo»

Esce, e io rimango con loro due

«Devo chiedervi una cosa»

Dico a tutti e due

«Dicci amore»

Mi risponde mamma

«Mamma, io sono vostra figlia vero? Non mi avete adottata o cose del genere? Sia tu che papi siete i miei genitori biolocigi »

Papà mi guarda scioccato, e mamma anche. Papà mi porta la mano nella fronte

«Ma hai la febbre? No perché ho portato le pillole »

Mi dice papi

«Papi, non sto scherzando »

Dico sorridendo

«Amore ma sei scema? Ti abbiamo concepito sulla casa al mare, e poi tuo padre è stato l'unico uomo CH io abbia amato, e l'unico che mi abbia toccato. Tu, sei uscita da me. Quindi è impossibile che sei figlia di qualc'unaltro »

Abbraccio a mamma fortissimo,

«Grazie mamma, vi voglio un mondo di bene»

«Anche noi»

Risponde papi

«Francè non mi farai diventare dinuovo cattivo giusto? »

Mi dice papi, io resto un attimo immobile. Cavolo, come faccio a dire che sono incinta? E se non ci faranno restare assieme neanche questa volta? Dobbiamo fare qualcosa.

«No papi tranquillo, il passato è passato»

Mento, facendogli un sorriso

Dopo un'oretta mi fanno tornare a casa, e vado a riposare.
Di pomeriggio, Fra mi invia un messaggio dicendomi che deve parlarmi. Mi aspetta a casa sua.

Mi preparo subito e scendo, per fortuna a casa non c'è nessuno. Solo noi, sono tornati a stare qui per fortuna.

«Franci dobbiamo fare qualcosa»

«Lo so, mio padre mi ha detto che se sarà il caso diventerà dinuovo cattivo. E ho chiesto se percaso mi avevano addotata, e si sono messi a ridere. Ovviamente sono i miei genitori biolocigi »

Non riesco in tempo a finire questa frase, che corro in bagno a Vomitare. Già mi succede da un paio di giorni, ma non potevo mai arrivare a pensare che sono incinta. Fra mi raggiunge subito

«Amo»

«Che malditesta cavolo»

Mi alzo, e mi specchio nello specchio che c'è in bagno ad altezza uomo. Mi metto li davanti, laterale e alzo la maglietta. C'è una piccola sporgenza, e pensare che li dentro c'è nostro figlio. Fra viene dietro di me, mi stringe e poggia le sue mani sulle mie nella mia pancia.

«Sarà un bellissimo bambino, propio come la mamma»

«E come il papà »

Aggiungo io, mi giro e lo bacio

«Franci, che ne dici di scappare? »

Quasi non mi viene un colpo

«Perchè? »

«Franci pensaci, se non facciamo qualcosa ci divideranno, io ti voglio tutta per me, non voglio stare a casa mia mentre tu a casa tua. Ho cercato delle foto, mie da bambino. Ma ci sono tutte foto a partire dal mio primo anno, e dal secondo di Simone. Ci avranno adottato, voglio andare via di qua»

«Fra e dove andiamo? Non abbiamo una casa»

«Andiamo dal nonno, può essere che ci aiuta»

«Vabene, ci andiamo domani. f
Farei di tutto, basta che sto vicino a te. Ti amo amore mio»

«Sei la mia vita, Tu, e questo fagiolino dentro di te»

Si abbasa fino al mio pancino, e inizia a parlargli

«Ehhy piccolo fagiolino, sai tu non sei ancora piccolino. Ma mamma e papà già ti amano tantissimo. E faremo di tutto per renderti felice»

Io ho ormai le lacrime agli occhi, lo amo, è tutta la mia vita. Sono pronta a fare mille pazzie, pur di stare con lui.

~Un amore sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora