~Capitolo 36

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8 mesi dopo ♥

Con Fra, va tutto a meraviglia. Abbiamo aggiustato la casa come piace a noi, e fatto la stanza al nostro principessino che arriverà fra un mese. Si chiamerà Fabrizio, propio come il mio papà, e ovviamente non gle lo abbiamo ancora detto come chiameremo il bambino, vogliamo fargli una sorpresa. Abbiamo scelto assieme il nome, se era femmina la chiamavamo Anastasia. Abbiamo iniziato a lavorare nel nostro hotel, e abbiamo licenziato tutto il vecchio personale perché rubavano biancheria. E ne abbiamo fatto uno tutto nuovo, formato da Eleonora, Lidia, Lorenzo, Vincendo, Daniel, e Valentina. È una cosa bellissima lavorare con loro, non potevo desiderare di meglio.
Siamo a luglio, due settimane fa ho fatto 19 anni, e Fra mi ha organizzato una festa a sorpresa. È domenica oggi, e andiamo al mare con la nostra numerosa famiglia. Loro sono già li da stamattina, noi ci stiamo preparando. Le tette mi sono gonfiate in una maniera impressionante, da una 4 a una 6 e questo a Fra non dispiace completamente. Sembra che ho inghiottito un cocomero intero, per fortuna fin da subito ho utilizzato la pomata per le smagliature, e non ne ho neanche una. Il mio bimbo si muove tantissimo, e sembra calmarlo solo la voce squillante di Fra. Preparo un borsone con le nostre tovaglie, e andiamo in macchina. Nonostante la gravidanza, indosso un bichini verde acqua, con un pareo dello stesso colore che mi copre la pancia. Perchè i raggi del sole fanno male, e sto tutto il tempo sotto l'ombrellone. Arrivati al mare tutti mi abbracciano, e poi adorano tutti il mio pancione. Mi spoglio e andiamo subito in acqua.
Che nervoso quando delle troiette devono sqiadrare dalla testa fino ai piedi a Fra, è vero che è bello. Ma lui è solo mio. Lui ogni giorno diventa sempre più bello, mente io ingrosso sempre di più.

Mi piace tantissimo stare in acqua, mi sento leggerissima, cosa che non succede quando invece sto fuori l'acqua. Ci sdraiamo nella tovaglia, lui mi mette dietro di me, e io mi metto fra le sue gambe. E poggia le sue mani nel mio pancione, la giornata passa in fretta e ci divertiamo come non mai.

***

È già passato un altro mese, e io non riesco davvero a muovermi più, durante la notte mi sento male, non riesco a dormire, e in poco tempo sono già tutta bagnata.

«Fraaa»

Dico spaventata, ho una paura terribile. Specialmente per il parto, e per il dolore, non sono una che sopporta il dolore, infatti spero fino all'ultimo in un cesareo.

«Fraaa»

Lo chiamo dinuovo, stavolta più forte

«Che c'è »

Dice tutto insonacchiato

«Mi si sono rotte le acque»

Alza la testa, e mi guarda scioccato. Non si muove

«Fraaa»

Lo nuovo con la mano, ma niente.
Gli prendo la faccia con le mani

«Fra Guardami, ho bisogno di te, adesso»

Lui si riprende, e si alza dal letto. Si infila subito un Jeans, e una polo, e le converse. Poi viene subito da me

«Che devo fare? »

Mi dice preoccupato

«Prendimi una vestaglia pulita dal casetto perfavore, e il regiseno, e un paio di mutandine»

Lui prende le cose che gli ho detto, mi aiuta con il regiseno, con le mutandine e mi mette la vestaglia

«Ora»

Mi chiede, in faccia diventa di mille colori quando strillo dal dolore

«Cavolo che male»

«Prendimi le infradite, poi prendi il borsone e andiamo, e il telefono, chiamo a mamma»

Mi mette subito le infradito, e mi aiuta a camminare fino al salone, prende il borsone e poi le chiavi di casa. Scendiamo le scale, e arriviamo alla macchina

«Cavolo le chiavi»

«No Fra, non mi dire che le hai lasciate dentro»

Dico piagnucolando

Viene da me e mi da un bacio sulle labbra

«Arrivo subito amore, scusami»

Corre verso casa, non riesce neanche a mettere le chiavi nella serrattura perché gli tremano. Finalmente c'è la fa, e vola via come un razzo. In due secondi e già da me, e io non c'è la faccio più, il dolore è troppo forte.

Apre la macchina, e mi aiuta a entrare e io prendo subito il telefono e chiamo mamma

«Mamma, ci siamo. Sto andando in ospedale. Ci vediamo li»

Dico presa dal dolore

«Arrivo amore mio»

Poi chiamo a zia Rosi, e finalmente arriviamo.

Mi mettono subito in una barella, e mi portano in sala operatoria. Non riesco a capire più niente, succede tutto così velocemente.
Mi ritrovo in sala operatoria, con Fra che mi stringe forte la mano e il dottore che mi dice di spingere.

Con tutta la forza che ho spingo, e per fortuna finisce subito tutto.
Mi sento liberata, e poi un pianto di bambino. Quel pianto, che non scordero mai più in vita mia.

«C'è l'hai fatta amore mio, Ti amo»

~Un amore sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora