~Capitolo 23

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È già passato quasi un mese dai miei 18 anni, E mancano 5 giorni a ferragosto, stiamo nel villino dei nonni con tutti i nostri zii, siamo sempre infilati in piscina, c'è troppo caldo. Io e Fra, ci infiliamo da tutte le parti per riuscire a baciarci. È una cosa bruttissima averlo cosi vicino, e non poterlo baciare tutte le volte che voglio. Però, c'è qualcosa di strano. Il nonno ci guarda male, credo abbiamo capito qualcosa. Ogni volta che ci vede vicini ci guarda in modo strano, come se lui sapesse.

Prepariamo il letto, e andiamo a dormire. Come ogni notte, io e Fra ci alziamo e andiamo fuori, ci sediamo abbracciati nel Dondolo e iniziamo a baciarci, il dondolo fa un po rumore ma non credo arrivi fino a dentro il numero. Sono ormai passati 10 minuti, che siamo li, sotto le stelle a baciarci. All'improvviso, la luce di fuori si accende. E quando vedo mio padre, con i miei zii, e i mio nonno con dei legni nelle mani, rimango paralizzata. Francesco scatta subito all'impiedi, e indossa i box, mentre io un pigiamino. Vorrei scomparire in questo momento, la faccia di mio padre è indecifrabile.

«Che stavate facendo? »

Dice mio padre, con tono schifiato

Io non riesco a parlare, fa tutto Fra. Io sto tremando dalla paura

«Ehhmm, niente zio. Non avevamo sonno, e siamo venuti qui aaaaaa.... Prendere un po d'aria»

Dice Fra quasi balbettando,

«A chi vuoi prendere per il culo? A me? Perchè eri sopra mia figlia? »

Adesso la faccia di mio padre è di mille colori

«Noo.., noo zio hai visto male»

«Ho visto male? Da quanto tempo è che questa storia va avanti Francesca?»

Io mi alzo, e mi metto vicino a Fra. Non riesco a pensare a niente in questo momento, ho solo paura.
Paura che stia per finire tutto, paura di stare lontano da lui.

«Papi, che stai dicendo. Stavamo guardando le stelle tutto qui»

Le lacrime minacciano di uscire, ma io li trantengo a stento.

Fra ha gli occhi lucidi, mi guarda. E io leggo nei suoi occhi che anche lui l'ha capito, anche lui sa che tutto sta per finire.

«Non mi prendere per il culo Francesca, ho visto che vi baciavate, e ho visto dove erano le sue mani»

Mi dice mio padre urlando, nel preciso istante in qui lui mi stava baciando la sua mano era dentro la mia maglietta. Cavolo, hanno visto tutto.

Non so più che dire, vorrei solo scomparire. Mio padre si avvicina, e mi stringe un braccio strattonandomi

«Cazzo Rispondimi, ohhhh»

Non ho mai visto mio padre in questo modo, non riesco a dire niente. Nel frattempo si sono svegliati tutti, e tutti stanno guardando la scena

Mio padre vedendo che non rispondo mi da uno schiaffo, il primo schiaffo di tutta la mia vita. Fra si mette davanti e spinge mio padre, e mi fa mettere dietro di lui. E ormai, sto già piangendo da un po

«Non ti permettere ad alzargli più un dito»

Dice Fra a mio padre.

«Tu non ti permettere più a toccare mia figlia, hai capito? Ti giuro che ti uccido con le mie stesse mani appena ti permetti un'altra volta ti uccido con le mie stesse mani, Francesca vieni subito qua»

Fra mi tiene stretta la mano, e io non mi spostò di un centimetro.

«Francesca vieni qua»

Mi ripete dinuovo mio padre innervosito, nel frattempo arriva mia madre che sentendo tutto si è svegliata e ha il piccolo Leo in braccio

«Cosa è successo? »

Dice mia madre preoccupata, vedendomi piangere

«Cosa è successo? Che tua figlia si fa toccare da tutti»

Se mio padre sapesse, che io e lui abbiamo fatto l'amore, non so come la prenderebbe. È non riesco a credere che mio padre abbia detto queste cose su di me

«Lei non si fa toccare da tutti»

Dice Fra arrabiatissimo

Mio padre va verso Fra male intenzionato, io mi metto in mezzo prima che possa fare qualsiasi cosa.

«Pa basta andiamo a casa»

«Prepara subito le nostre cose, non voglio starci un minuto di più qua, e tu non toccarmi»

Mi dice mio padre levandosi il braccio dove c'era appoggiata la mia mano. Perfetto, adesso mio padre mi odia.

Mio padre se ne va di sopra, e mia madre lo segue.

«Vieni subito con me Francesca, e non farmi arrabbiare di più »

Guardo Fra, e poi seguo i miei genitori

Mio padre non mi degna di uno sguardo, e mia madre mi guarda con gli occhi tristi. Mettiamo tutto velocemente nei borsoni e andiamo in macchina, senza salutare nessuno. In macchina regna il silenzio totale, arrivati a casa mio padre inizia ad urlarmi

«Sei una svergognata, adesso sai quantquanto starai chiusa in questa casa? Tantissimo tempo. E se non se ne vanno loro da qui, c'è ne andiamo noi»

Corro nella mia stanza, e l'unica cosa che riesco a fare è piangere

~Un amore sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora