~Capitolo 9

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Dopo essere stati nel letto a baciarsi per almeno un'ora mi riporta a casa. È ancora presto per venire mamma, così ne approfitto per studiare seriamente. Apro la tesina e studio un'oretta. Poi viene mamma, ceniamo e andiamo a letto. E tutta la settimana passa cosi, ormai io è fra troviamo ogni angolo della casa per baciarsi.
Lo amo, Lo amo da morire.
Ma so che tutto questo finirà, lo so che finirà. Noi due siamo cugini, se i nostri genitori ci scoprono, faranno di tutto per non farci vedere più. E alla fine, finirà che ci dimenticheremo uno dell'altra. Questo fine settimana non andiamo al villino, domani che è domenica stiamo tutto il giorno a casa da nonna per salutare gli zii e nonni. Staremo una settimana a New York, non vedo l'ora. E poi in stanza con Fra, cavolo può succedere di tutto. E io lo voglio, si lo voglio. Voglio che sia mio una volta per tutte, perché se io e lui sbagliamo assieme, Nessuno potrà mai separarci. Lo so, C'è la possibilità che i nostri figli vengano malati, ma staremo attenti non ne faremo prima del previsto. Appena farò 18 anni, scapperemo assieme. E faremo tutte le visite.
Stasera usciamo con i nostri amici, e li salutiamo. Loro sono di altre scuole, quindi non ci saranno con noi. La valigia è già pronta, ho messo tutto. Tantissimi vestiti, tantissime scarpe trucchi, piastra, cibo, profumo, tantissime cose.

Metto una gonna e una t-shirt per stasera, finalmente mio zio ha comprato la macchina a Fra, quindi non andiamo più in giro con quel motorino. Ma con la sua Giulietta, dice che ormai non sono più la sua bambina. La sua bambina è la sua Giulietta. Sento suonare, saluto mamma e papà e usciamo. Appena siamo in macchina, le sue labbra, schiacciano le mie, e la sua lingua inizia a danzare con la mia. A scuola, quando possiamo, scappiamo in bagno per baciarci.
Le uniche persone che sanno che io e lui siamo assieme, sono i nostri amici. Solo di loro possiamo fidarci. Sono rimasti increduli, ma poi hanno capito e sono felice per noi. E ci aiuteranno come possono in quest'amore sbagliato.
Stasera una cosa semplice, pizza, un gelato e poi a casa. E così fu, dopo sono subito tornata a casa a dormire. La domenica ho messo una tuta, perché dobbiamo arrostire. Nella villa dei nonni, c'è un giardino enorme. E arrostiamo la, la giornata passa velocissima. E io e Fra di tanto e tanto ci andiamo a chiudere in bagno, nelle stanze. Ma cosa posso farci? Ormai è vita per me.
Di sera, salutiamo a tutti. E do un abbraccio a nonna e nonno, e dopo tutti avermi detto di stare attenta andiamo finalmente a casa.
Faccio puzza, mi vado a fare doccia e shampoo piastra, perché alle 4 dobbiamo alzarci. Alla 5 all'aeroporto, e si va a New York.
Doccia, shampoo, piastra e nanna.

La sveglia suona puntualissima, mi alzo velocemente, una ripulita, un po di piastra. Leghins e maglioncino blu, con converse blu. Sono eccitatissimo, è la prima volta che lascio Palermo. Mangio un cornetto veloce, papi porta la valigia e si va all'aeroporto.

Gli zii, con Fra sono già la.
Mio padre continua a parlare con Fra dicendogli di non perdermi d'occhio e tutte ste cose. Io abbraccio mamma, poi zia, poi abbraccio zio, e infine il mio papà. Quanto voglio bene a quest'uomo?
All'infinito.
L'unica mia certezza, l'unico uomo che non se ne andrà mai dalla mia vita.
Facciamo i biglietti, e si vola.
Non sono mai stata in un aereo, e tanto meno volato. Mi aggrappo al braccio di Fra, ho paura. Non c'è la faccio, slacciò la cintura e tutti mi guardano. Mi siedo sulle sue gambe e mi stringo a lui, e lui mi tiene stretta a lui. E poi inizia a salire, e cavolo che paura. Quando siamo già in alto, arriva l'hostess

«Signorina, può rimettersi a posto. Prima volta che vola? »

Mi dice con un sorriso a trentadue denti, per rassicurarmi

«Si Si, prima volta»

La mia voce trema, e anche le mie mani. Non riesco a riallacciare la cintura

«Mi scusi signora, mi serve subito una bustina di zucchero. È diabetica »

È Fra a parlare, mi attacca la cintura e l'hostess corre a prendere una bustina di zucchero. Tutti ci stanno guardando, arriva anche un dottore.

«Avete bisogno di aiuto? Sono un dottore»

«No grazie, aspetto l'hostess che porta lo zucchero »

Dopo aver fatto qualche domanda a Fra preoccupato, si va a sedere di nuovo. Mi sento tutta sudata, e lui mi dice di calmarmi. L'hostess arriva con lo zucchero, Fra me lo da. E subito sento la pressione che scende, cavolo che incubo.
Mi sento già meglio, ecco perché mamma non vuole mai farmi partire. Adesso sto meglio, menomale che c'è il mio salvatore.

~Un amore sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora