La mattina seguente, uscì velocemente di casa per evitare quei due pazzi che sarebbero i miei genitori. Da oggi in poi andrò e tornerò da scuola con Giacomo, il mio salvatore! - Hanno litigato di nuovo? - domanda il motociclista dandomi il casco rosso - Si, sei venuto a casa mia? - chiedo, anche se non penso che sia stato lui ad entrare in camera, ma ci spero - No, urlavano così forte che non ce n'era bisogno - risponde salgo sulla moto e parte, per fortuna non veloce come l'ultima volta.
Arrivati parcheggia, nella zona riservata agli studenti, scendiamo dalla moto e gli do il mio casco - Armony stai bene? Sei bianchissima - dice preoccupato - Certo! Sono sana come un pesce, ho solo dormito poco - dico - Uhm... qualsiasi cosa succeda non esitare a chiamarmi - - Va bene, babbo. Ciao - dico abbracciandolo, per poi scappare via, per raggiungere Francesca - Francy! - esclamo - Amore! Vieni qui! - ordina mettendo un braccio intorno al mio collo e tirandomi a sé - Qui c'è qualcuno che non smette di guardarti - sussurra, mi giro e sotto un albero non molto lontano c'è Black circondato da alcuni ragazzi, mi saluta con un cenno della mano che ricambio e i suoi amici iniziano dagli pugni e pacche amichevoli. Ho solo ricambiato un saluto! Che c'è da scaldarsi tanto? Suona la campanella e io e Francesca entriamo, oggi compito di matematica! Speriamo bene...Sono da tre ore che sono iniziate le lezioni, alla prossima ora ho la famosa verifica e cerco di evitare lo sguardo di Black, non so perché, forse per istinto, ma evito di guardarlo. - Armony vai a fare cinquanta fotocopie di queste due pagine - ordina la prof d'italiano che da oggi amerò con tutto il cuore. Prendo il libro e la tessera per le fotocopie e vado alla fotocopiatrice, spero per tutto il tempo di incontrare qualcuno! Qualche segno di vita umana oltre a me! Invece no! Oggi sono tutti morti! - Armony! Anche tu qui!? - domanda Giacomo mentre attivo la fotocopiatrice - Si la prof mi ha mandato a fare le fotocopie - dico cercando di sembrare più tranquilla possibile, anche se l'ansia per la verifica sale - Come va? Quel ragazzo ti fissa ancora? - continua - Si e la cosa mi mette a disagio - - Immagino! Se lo becco lo meno! - esclama - No! Non ce n'è bisogno - - Sai che sei davvero strana? Un ragazzo ti fissa per tutto il tempo e non fai niente! - - Cosa dovrei fare? Denunciarlo per eccessiva attività dei occhi? - - Si. Allora che mi racconti di bello? - - Cosa dovrei raccontarti? - lo so sembro molto acida, ma è normale quando sono sotto pressione - Qualche leggenda sui fiori? - la passione per i fiori è nata da mia nonna aveva un negozio di fiori e io ci passavo ore intere a... non riesco a finire iniziare una storia, che inizio a piangere, mia nonna è morta tre mesi fa e non ho ancora superato la cosa. Giacomo lo sa, ma forse me l'ha chiesto perché credeva che stessi meglio - Shh... tranquilla, non farlo se non vuoi - dice prendendo la mia testa e appoggiarla sul suo petto - Sfogati ti sentirai meglio - sussurra accarezzandomi la testa. Dopo un po' mi stacco, aveva ragione mi sento molto meglio - Scusa, ti ho bagnato tutta la maglietta - dico, il ragazzo sorride teneramente e con la manica della felpa mi asciuga il volto - Va niente, ne è valsa la pena - dice facendomi arrossire - Meglio se finisco di fare le fotocopie - dico girando la pagina e rimpostando la macchina a cinquanta fotocopie - Ti capisco, certe cose non le superi mai. Ma proprio perché sono cose difficili da superare devi alzare la testa e combattere. Perché la vita va avanti e non starà sempre lì ad aspettarti - dice, lui ha perso la madre a otto anni, gli è morta davanti ai occhi durante un incidente stradale, ora suo padre si è risposato per dargli una madre, ma non è così semplice - Grazie, ci sei sempre per me e io non sono di grande aiuto - ammetto abbracciandolo, non so perché lui si mette una mano sulla bocca e distoglie lo sguardo - Posso fare una cosa? - domanda - Si - rispondo insicura, mette una mano sopra la mia bocca e poi la bacia, inutile dire che sono sotto shock - Forse... è meglio... se torni in classe - balbetta prendendo il libro, la tessera e le fotocopie e dandomele senza guardarmi nei occhi - Si - sussurro andando via.
Tornati in classe do tutto alla prof e mi siedo al mio posto - Armony stai bene? Sei tutta rossa - chiede Francy - S...si - rispondo.- Armony! Tesoro ti prego esci! - urla mamma fuori dalla mia camera, sono rientrata a casa con quei due che litigavano, sono corsa in camera, chiudendomi dentro, ora sono nell'armadio - Vedi! Sei così brutta che l'hai spaventata! - urla papà, ma non perdono mai la voce! - Su esci - dice tranquilla la stessa voce di ieri sera - Ancora tu? Vattene! - dico - Ho capito ti faccio uscire io - dice, le ante dell'armadio si spalancano facendo penetrare la luce - Black! Che ci fai qui? - domando stupita - Ti porto via da qui - dice prendendomi in braccio - Non voglio - ribatto dimenandomi, ma la sua presa è così forte che non gli riesco a fuggire - Non m'importa! Quando sei tornata in classe avevi l'odore di un ragazzo, che non ero io! - esclama - A te cosa può interessare? Non sei il mio fidanzato! - ribatto - Tu sei la mia compagna! - - Io cosa!? Tu stai delirando! - - Poco conta, tu vieni con me! - annuncia, salta dalla finestra con me in braccio, mi butta dentro una macchina e poi entra lui - Questo è sequestro di persona! - urlo - È meglio se non urli, se vuoi tenerti la lingua - dice, la macchina parte mi avvicino allo sportello, cerco di aprirlo e c'è la sicura per bambini, cazzo! - Non puoi uscire, se non c'è la sicura ci sono pur sempre io - dice con un sorriso soddisfatto - Ti odio - sussurro - Su cucciola non ti arrabbiare - dice cercando di fare il tenero, certo è meglio stare con dei genitori schizofrenici? O con un psicopatico, possibile stupratore e omicida? La soluzione è semplice vado da Giacomo e non posso sbagliare - Dove mi stai portando? - chiedo - A casa mia, ti troverai bene con il resto del branco - risponde - Ok... aspetta! Branco!? - ho capito bene? Ha detto branco? Sarà perché mangio troppo poco - Si branco, sono un lupo, ne devi essere onorata - dice - Ok, sto sognando - dico chiudendo gli occhi e pizzicandomi la mano, no sono sveglia - Mi dispiace deluderti cucciola, ma è la verità. Tu sei la mia compagna, siamo legati dal filo rosso del destino - dice prendendo il mio mento facendomi girare il volto verso di lui - I fili sono così fini che è facili spezzarli - sussurro iniziando a guardare fuori dal finestrino.
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Prigioniera di un lupo [IN REVISIONE]
WerewolfTutti sappiamo quando sia possessivo e geloso un lupo della sua compagna, peccato che la nostra protagonista è umana e non sarà facile per questo povero lupo nero averla