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Armony Pov's
Black si è proprio incazzato, mi aspettavo che si arrabbiasse, ma no così tanto. La risposta dell'indovinello era passato, presente e futuro, non ci sono arrivata subito, ma per fortuna ci ho azzeccato. Credo che Black me la farà pagare cara, molto cara, ma non posso dirci niente, se no andrebbe dallo gnomo per vedere questa fantomatica gemma e non voglio. Prendo un bel respiro e scendo giù, di fronte alla porta dell'ufficio un po' insicura busso e entro. Dentro insieme all'alfa, c'è il vecchio gnomo, sono entrambi serissimi - Armony urge il nome della cacciatrice - dice il vecchio - Non posso dirlo - rispondo - Armony tu avevi detto "farò tutto ciò che vuoi" ora parla - dice il lupo, incazzato come no mai, prendo un lungo respiro - Francesca - rispondo - Bene. Arrivederci, vorrei rimanere, ma non posso - dice lo gnomo andando via, nella stanza c'è un'aria tesa - Black quando sei arrabbiato da uno a dieci? - domando, lui non risponde alza semplicemente lo sguardo i suoi occhi ribolliscono di rabbia, lì dentro c'è il vero Inferno - Ok, ho capito - dico sedendomi sul divano - Esci da qui, non parlarmi finché non mi tranquillizzo - dice a denti serrati, io non dico nulla esco solo è la prima volta che ho paura di lui.
- Augusta puoi farmi un tè, per favore? - domando in cucina - Fanne un bel po', ce lo puoi portare nella serra? - aggiunge Sera uscendo da non so dove - Certo! - esclama la cuoca mettendo subito l'acqua a bollire - Andiamo cara - dice ehm... la mia suocera? Portandomi via. Non entro nella serra dal primo accordo tra me e l'alfa. Entriamo è rimasta uguale, solo che non c'è più il letto, ma al suo posto c'è un tavolino rotondo in vetro e ferro e due sedie di ferro, ci sediamo e arriva Allegria con il tè e i biscotti - Perchè hai baciato quel demone? - domanda la donna, ora si che sono morta - Ho fatto un contratto con lui, della durata di due ore, il prezzo era un bacio - confesso - A cosa ti serviva quel contratto? - continua bevendo un sorso di tè - Voglio fare a Black come regalo di compleanno, una collana un po' speciale e la gemma che serviva per comporla stava infondo al lago. Come Giacomo non poteva sfiorare quell'acqua e io non so respirare sott'acqua, ho fatto questo contratto - spiego in modo abbastanza sintetico - Uhm... ok. Ma hai rischiato davvero tanto - - Pultroppo lo so. È stata la prima volta che ho avuto paura di Black - - Paura? Non ce lo dire, assolutamente! - - Non lo farò ho pur sempre un minimo di orgoglio - dico mordendo un biscotto - Certo, tu che hai paura di Black non si può sentire - commenta - Infatti non si può neanche dire, io non ho paura di Black. Mi ha solo intimorito in un'unica occasione - dico bevendo un sorso di tè - Comunque per questa notte è meglio se dormi nella stanza azzurra - dice alzandosi, vi avevo detto che per dell'ultimo patto che abbiamo fatto, dormiamo anche nello stesso letto? Beh, se non l'avevo detto, mi dispiace - E chiudermi dentro, si hai ragione - sospiro - Guarda il lato positivo, quando morirà gli passerà l'arrabbiatura - dice la madre! Ma si può mettere a pensare alla morte del figlio! E se ne va. Autrice di qualcosa! (Io non centro niente, non decido io certe cose * sudata come una persona che si è fatta il giro del mondo correndo*) utile come a sempre! Mi alzo, sparecchio e porto tutto in cucina - Augusta cosa stai facendo? - chiedo - Sto preparando una cena speciale avremmo ospiti stasera - risponde - Ma se è ora di pranzo - dico lavando le tazze - Lo so, ma un buon stufato ha bisogno di una cottura lenta - dice alzando il coperchio di una pentola gigantesca, con dentro un grosso fagotto di carne e tutte verdure intorno - Questo sarà pronto domani - commento - Chi è la cuoca qui dentro? - domanda - Tu - rispondo - Allora fidati - dice - Ok -

Black Pov's
Tiro un altro pugno al muro, creando un buco profondo. Perché cazzo si stavano baciando!? So che tanto non me lo dirà neanche sotto tortura, ma questa cosa mi fa infuriare! La porta dell'ufficio si apre - Black calmati - dice tranquillissima mamma entrando e sedendosi sul divano, come se niente fosse - Come posso calmarmi!? - urlo - Mangia intanto questo - dice lanciandomi delle zollette di zucchero, le mangio e mi calmo di poco - Perché sei qui!? - domando tirando di nuovo un pugno - Una madre non si può preoccupare della salute del proprio figlio? Comunque cosa avete deciso di fare? - chiede - Domani tutti noi capi con le proprie compagne, ci incontreremo dal vecchio - rispondo - Forse ho capito cosa ha in mente - dice e se ne va, lo vorrei capire anch'io.

Angolo autrice
Raga i capitoli saranno più corti dell'inizio, se a qualcuno non gli sta bene così, si mettesse l'anima in pace! Un bacione a tutti♡

Prigioniera di un lupo [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora