Mentre l'alfa attraversa la sala, tutti si allontanano e cala il silenzio - Scusate - dico alzandomi e rincorrendo Black fuori dalla stanza fino sotto le scale - Black! - esclamo stringendo la sua maglietta, per fermarlo - Perché mi hai seguito!? - domanda in un ringhio - Scu..sa n...non vole...vo farti arrab...biare - dico con il fiatone, anche se non sembra dalla sala e le scale c'è una bella distanza - E poi abbiamo un accordo, non posso staccarmi da te - dico, ha un'espressione arrabbiatissima, mi fa quasi paura - Seguimi - ordina iniziando a camminare a un corridoio alla sinistra delle scale, lo seguo senza lasciargli la maglietta no perché magari si sentirà meglio o per aruffianarlo un po', più che altro è perché mi sento a disagio e insicura fuori dalla serra e dopo aver visto tutte quelle persone non mi ha aiutato e stare attaccata a Black mi rassicura, anche se poco. Arriviamo fino alla fine del corridoio dove c'è una grande porta, il lupo caccia una chiave che aveva appesa al collo apre la porta. - È il tuo ufficio? - chiedo - Si - risponde senza guardarmi, appena entri trovi la scrivania, due poltrone davanti, a sinistra una libreria e a destra un quadro con una bellissima ragazza che dorme allungata su un divano bianco, alla sinistra affianco alla porta c'è un divano verde scuro - Rimani sul divano, puoi prendere qualche libro dalla mia libreria - dice mettendosi a lavorare, vado difronte alla libreria la maggior parte dei libri sono gialli o storici, trovo un libricino che parla dei lupi, lo prendo e mi allungo sul divano, un particolare mi rimane impresso " I lupi sentono nel profondo chi è la sua compagna/o, se poi viene a mancare essa/o l'altro/a lupo/a non cercherà altro/a compagno/a " quindi se me ne andrò, Black rimarrà solo per sempre e una cosa molto triste, penso guardando l'alfa - Che hai? - domanda il lupo con le mani intrecciate sotto il mento - Niente - rispondo tornando sul libro, con la coda dell'occhio lo vedo alzarsi, mi toglie il libro fra le mani e legge - Ah... questa parte - sussurra - È triste, di solito tra noi umani, se il proprio compagno muore è raro che si rimane soli - spiego tenendo lo sguardo basso e sedendomi - Se stai pensando a quello. Hai ragione se tu scompari rimarrò solo per tutta la vita - dice allungandosi sul divano e appoggiando la testa sulle mie gambe - Forse sono ripetitiva, ma puoi dirmi cosa provi quando sono affianco a te? - chiedo - Sono felice, tranquillo, come se fossi in paradiso, ma se un maschio che non sia io, ti parla, sta affianco a te o solo ti guardi impazzisco di gelosia. Tu cosa provi? - dice accarezzandomi il volto - Quando sei affianco a me, mi sento protetta, al sicuro, felice. Non so perché, non so dare una spiegazione a ciò - ammetto - Stupida - dice baciandomi delicatamente - Ora che l'hai detto per te sarà impossibile scappare da me - aggiunge, dopotutto non sto così male con lui e non voglio tornare da i miei genitori, però le catene che mi ha attaccato sono troppo pesanti per me - Non dormirai più nella serra, la tua stanza sarà la mia - dice - Sei tu il capo - dico, prende la mia mano mettendola sui suoi capelli e inizio a accarezzagli i capelli, dopo poco si addormenta e con lui anche le mie gambe - Alfa, il branco!... - dice il beta irrompendo nell'ufficio - Shh - dico mettendo il dito davanti alla bocca - Da quando dorme? - domanda sussurrando - Più o meno un'ora - rispondo - Ha dormito così tanto! - esclama - Shh - ripeto - Scusa... di solito non dorme così allungo, normalmente fa brevi sonnellini di mezz'ora massimo - sussurra - Perché? - chiedo - È troppo stressato, essere l'alfa di duecento lupi non è facile. In un certo senso ha riunito due branchi - spiega - Due branchi? - - I suoi genitori erano gli alfa di due branchi rivali, quando è deceduto il padre la madre se n'è andata, ha dovuto dimostrare la sua forza e di poter essere un buon leader - - Quanti anni aveva? - - Undici - risponde inutile dire che rimango a bocca aperta, era un bambino! Ma che logica hanno questi lupi! - Quanti anni ha ora? - chiedo, iniziando a accarezzare l'alfa che dorme beato sulle mie gambe - Diciotto. Tu? - dice - Sedici. Per favore, continua - dico - Certo. Una volta diventato alfa ha dovuto unire i due branchi, c'è riuscito ha dovuto cacciare qualcuno dal branco perché portava ancora rancore, però ha fatto un buon lavoro. Quando si sveglia digli di chiamarmi - dice andando via, chiudendo la porta - Allora sei un combattente - sussurro - E che ti credevi? Sono pur sempre un'alfa - dice mettendosi seduto - Da quando sei sveglio? - chiedo - Da quando è entrato, è difficile non sentirlo, ha la delicatezza di un'elefante - commenta mettendomi in braccio a lui, come se fossi una bambola - Non hai fatto colazione, giusto? Cosa vuoi mangiare? - chiede - Biscotti - rispondo - Allora li vado a prendere, aspettami qui - dice uscendo, voi starete pensando non c'è scappa! Quando ti ricapita una cosa del genere!? Avete ragione, ma fuori c'è un intero branco pronto a riprendermi. - Sei da sola? - chiede Daniela entrando - Si - rispondo - Senti ti aiuterò a scappare da qui. Stasera cerca di dormire nella serra - dice - Si. Perché vuoi farlo? - chiedo - Voglio Black tutto per me. Quindi tu devi sloggiare - dice - Lo faccio con piacere - rispondo e se ne va via.
Dopo poco torna l'alfa, con un vassoio di biscotti, stupendosi di trovarmi ancora sul divano - Non sei scappata? - domanda stupito - Portavi i biscotti - rispondo - Tieni - dice passandomi il vassoi e rimettendosi a lavoro, i biscotti sono gli stessi che si possono trovare in pasticceria, ne assaggio uno con il cioccolato sopra, è buonissimo! - Tu non li mangi? Sono buonissimi! - esclamo - No, ho dormito troppo. I biscotti gli ha fatti Augusta, te la farò conoscere un giorno - dice - Si! Ma devi mangiarli! Pure tu non hai fatto colazione - dico portandogli un po' di biscotti - Ti piacciono tanto i biscotti - dice - Sono i miei dolci preferiti! Comunque su mangiane almeno uno - dico - Va bene, ma imboccami - continua apre la bocca e gli do un biscotto, è proprio un bambino viziato - Hai ragione è buonissimo! - esclama - Vedi! - esclamo tornando sul divano e finendo gioiosa i biscotti.Ho passato quasi l'intera giornata nel suo ufficio, è molto impegnato. Abbiamo cenato nella mensa, sono riuscito a convincerlo a farmi dormire nella serra - Buonanotte - dico entrando nella mia tra poco ex prigione - Notte - dice andando via. Mi misi a letto, facendo finta di dormire, non a che ora, sentì la porta aprirsi - Armony alzati dobbiamo andare - ordina l'omega, salto in piedi e lei si trasforma in un lupo, mi metto sopra di lei e inizia a correre velocissima! In un batter d'occhio siamo dietro casa mia, lei torna umana - Grazie - dico - Non tornare più! - esclama ritrasformandosi in lupo e andando via. Sono libera! Evviva! Vado davanti al portone di casa, suono e niente, continuo a suonare non c'è nessuno - Armony! - esclama una voce maschile, mi giro di scatto e trovo Giacomo dietro di me, con le braccia aperte - Giacomo! - urlo correndogli incontro e aggrapandomi al suo collo - Mi sei mancata! Nessuno sapeva che fine avevi fatto! - esclama abbracciandomi e sollevandomi da terra - Perché a casa non c'è nessuno? - chiedo - Il divorzio e ufficiale, tuo padre si è trasferito al Nord e tua madre ha vinto la causa per l'affidamento e ha iniziato a lavorare di notte - spiega senza lasciarmi andare, un ululato riecheggia nell'aria - Cazzo! - esclamo
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Prigioniera di un lupo [IN REVISIONE]
Lupi mannariTutti sappiamo quando sia possessivo e geloso un lupo della sua compagna, peccato che la nostra protagonista è umana e non sarà facile per questo povero lupo nero averla