13.

2.4K 178 45
                                    

Dylan's POV

Stronzo coglione.
In quel momento anche la mia mania di non dire parole scurrili era andata a farsi fottere.

Rimasi bloccato alla vista di quelle immagini, Nick che picchiava e urlava contro Holly.

Era uno stronzo, un dannato stronzo....Avrei voluto fermarlo, picchiarlo e lasciarlo li proprio come aveva fatto con Holly ma niente, ero rimasto fermo ed ora Holly mi aveva visto.

I nostri sguardi si incrociarono, il mio pieno di stupore ed odio ed il suo pieno di odio e dolore.

Non riuscivo a sopportarlo, non potevo vederla così.
Non dovevo vederla così.

In quel momento Holly si alzò per raccogliere le sue cose, i nostri sguardi non si staccarono l'uno dall'altro, nessuna timidezza era presente in me.

Solo profondo e puro odio.

All'improvviso si alzò e cominciò a correre con il viso tra le mani mentre piangeva più forte.
Mi passò accanto per poi uscire dalla porta sul retro dove ero io.

La guardai scappare velocemente senza meta, accelerando ancora di più sentendo i miei occhi su di me.

Senza pensarci un istante iniziai a correre a più non posso per raggiungerla, non l'avrei mai lasciata andare via così.

Continuai a correre e correre ancora anche quando lei non si fermava e continuava a correre singhiozzando.

《Holly》 la chiamai urlando a sguarciagola.

La chiamavo ancora ma nulla, fino a quando finalmente si bloccò per poi accasciarsi a terra probabilmente stremata dalla corsa.

Mi avvicinai a lei per poi abbassarmi per guardarla anche se continuava a coprirsi il volto con le mani.

Le appoggiai una mano sulla spalla titubante iniziando a parlare a voce bassa cercando di tranquillizzarla.

《Shh...Holly...é tutto finit...》 Non riuscì a finire la frase che lei si buttò tra le mie braccia nascondendo il viso nell'incavo del mio collo.

Timidamente appoggiai la mia mano sui suoi capelli e cominciai ad accarezzarli.

Vedevo la sua schiena sobbalzare a ritmo dei suoi singhiozzi e le sue lacrime bagnarmi la maglietta.

Per una volta ero io quello che doveva rassicurare.

Volevo proteggerla tra le mie braccia, la vedevo fragile e non volevo si spezzasse.

Rimanemmo così, a terra, abbracciati per un tempo che sembrò infinito.

《Scusami, io non dovevo.》disse abbassando lo sguardo ancora abbracciata a me.

Le alzai il viso e le Asciugai le lacrime con i pollici facendole spuntare un leggere sorriso imbarazzato.

Tutta la mia insicurezza era sparita improvvisamente, forse mi serviva questo.
Qualcuno da proteggere.

Finalmente ci alzammo riprendendo i nostri ruoli.

Finalmente parlai
《Ti accompagno a casa?》

《Ti prego no, non voglio andare a casa.》
《Non voglio stare da sola》 a quelle parole le sue guance arrossirono delicatamente.

《OK dove vuoi andare allora?》

《Non lo so.》 disse sfregandosi gli occhi arrossati e gonfi per colpa del pianto.

《Vieni》dissi prendendola per mano.
Davvero ero riuscita a prenderla per mano così naturalmente?

Cominciammo a camminare....

******************************

La portai nel mio posto speciale.

Il posto dove andavo quando ero triste, quando volevo pensare o semplicemente quando ero triste.

Era una roccia adagiata dietro una grande quercia che si affacciava sulla città.
Si trovava in un angolo nascosto del grande parco cittadino.

Nessuno sapevo di quel posto tranne me.

Arrivammo e ci sedemmo a terra con la schiena appoggiata alla roccia.

Parlammo per ore del più e del meno, dei nostri gruppo preferiti, di film.

Venne fuori che il suo colore preferito era Il nero e che amava i videogiochi.

La chiamai nerd e lei iniziò a ridere dicendo che avevo ragione.

Il tutto mentre continuava a tenere la sua testa sulla mia spalla e il mio braccio attorno al suo collo.

Dopotutto parlare con lei era quasi facile se non si pensava a quanto fosse bella e perfetto...facevo passi avanti.

Sfinita si addormento con la testa sulla mia pancia, rannicchiata come una bambina.

Ero sempre bella, anche quando dormiva con la bocca semiaperta e i capelli in disordine.

In quel momento avrei voluto baciarla.

Forse non avevo mai voluto baciarla come in quel momento.

Mi avvicinai a lei e le stampai un bacio leggero sulla fronte che lei ricambiò con un sorriso insonnolito....non se ne era neanche accorta.

Rimanemmo lì, in quel piccolo angolo di infinito, solo io e lei contro il mondo...

| | SPAZIO AUTRICE | |
Ciao a tutti piccoli donuts!

Ebbene si ho aggiornato con questo capitolo che é molto ahsyuwvdjsh

*-*

FANGIRLOOOOOOO

Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto...secondo me è molto dolce e loro sono molto dolci.

Li amo troppo insieme.

Come continuerà la storia??

Giuro che lo saprete presto.

Vi ano
Vostra Denise xoxo

Vivid Dream || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora