Siamo arrivati ai 1,o5 k occhiolini....non posso crederci!!!
Grazie mille di tutto.Finalmente ero arrivato davanti casa di Holly, ero sudato sia per la corsa che per l'ansia.
Ero letteralmente nel panico.
Fissavo la porta rossa di casa sua, ne Fissavo ogni dettaglio, partivo dalla placca di metallo su cui era inciso il nome alle piccole Scagliette di legno che uscivano dalla porta.Erano ormai 5 minuti che Fissavo la porta facendo avanti indietro. Non potevo farlo. Chi ero io per cercarla? Per pensarla? Per amarla?
Forse io non ero nessuno ma lei per me era tanto, troppo.
Decisi di suonare.
Una voce urlò dall'interno ma non era quella di Holly.
Una donna sulla quarantina mi aprì rimanendo a bocca aperta.
Non mi conosceva e okay che ero bruttino ma addirittura da spavento.
All'improvviso la donna mi si buttò addosso abbracciandomi fino a togliermi il fiato.
Sentivo le sue lacrime scendere e bagnarmi la camicia.
Non capivo e non avevo parole.
Si staccò da per per guardarmi meglio, sorrideva e continuava a piangere ininterrottamente.
Ero sempre più confuso.
Cosa diamine era successo?Dopo circa 3 minuti e mezzo di lacrime la donna decise di aprire bocca.
《 Tu sei Dylan vero?》 disse sorridendo leggermente mentre si sfregava gli occhi arrossati dal pianto.
Holly le aveva parlato di me?
No sicuramente aveva letto i 3000 messaggi che le avevo mandato.
《S-si》 risposi grattandomi la nuca per l'imbarazzo.
《Vieni entra 》 disse porgendomi un sorriso caloroso per poi spostarsi facendomi entrare in casa.
La prima cosa di cui mi resi conto entrando in casa di Holly era che....be sembrava enorme.
La seconda era che sembrava arredata benissimo
La terza era che ero un morto di fame.
《Vuoi un te?》
《Si, grazie》 risposi rendendomi conto della domanda della signora Roden.
Ormai ero certo che Holly non fosse in casa.
Cazzo.
Mi accomodai sul divano in salone ad aspettare la signora che, dando retta ai rumori provenienti dalla cucina era molto indaffarata.
Ritornò dopo un po' di tempo con sue tazze di The bollente e qualche pasticcino.
《G-grazie signora Roden》
《Chiamami Isabelle》
Ero sempre più confuso....
Dopo aver sorseggiato la sua tazza di The la signora Roden, cioè Isabelle iniziò a parlare.
《Allora Dylan io volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per Holly...》
《ok...》
《Non stai capendo vero?》
Feci cenno di no con la testa.
《Ho scoperto quello che succedeva tra la mia Holly e quello, permettimi di dire, stronzo di Nick ed ho saputo anche cosa hai fatto tu.》
Non parlai, mi limitai a restare in silenzio e diventare rosso.
《L'hai difesa e l'hai aiutata, confortata e questa é una cosa importante....Inoltre volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per farla ritornare sicura di sé, ad essere se stessa....mi mancava la mia Holly e tu l'hai fatta tornare...》 Isabelle continuava a piangere ma stavolta erano lacrime di gioia.
《Ma-ma come lo avete scoperto...ve lo ha detto Holly.》
《Certo che no...non me lo avrebbe mai detto...》
《Sai l'altro giorno, quando se ne é andata da casa tua, eh si lo so che non ha dormito da Marie, tornando a casa ha incontrato Nick che, come al suo solito non ha tardato a usare le mani....l'ha picchiata fino a lasciarla a terra priva di sensi, così in mezzo alla strada...》stavolta Isabelle singhiozzava, potevo sentire l'odio che provava e non potevo biasimarla...anche io lo odiavo e le lacrime cominciavano a minacciare di uscire.
《L'ho trovata solo perché una signora mi ha chiamato trovandola senza sensi nel suo viale.....ma ancora non riesco a capire perché l'ha picchiata con tanta violenza.
Holly mi ha raccontato, prima di perdere i sensi di nuovo, che quando la picchiava c'era sempre un motivo, magari idiota ma c'era...stavolta non sono riuscita a capire il perché.》《 Io so perché l'ha fatto....》dissi con la voce tremante...era solo colpa mia.
《Ci siamo baciati e probabilmente ci ha visto o qualcuno glielo ha ridetto....》 Ero rosso, arrabbiato con me stesso, pieno di rabbia e dolore.
In quel momento stavo piangendo.
《Ah...ora capisco perché mentre la portavo in ospedale chiamava il tuo nome...》
A quelle parole il mio sangue si gelò
《Come in ospedale?》
《Ha riportato un trauma cranico e varie lesioni....》 Isabelle guardava il pavimento con aria assente.
《Ora sta bene?》 Mi importava solo di quello.
《Sta meglio....》
《Posso andarla a trovare?》 Pregavo di si...dovevo vederla.
《Si.》
In quel momento mi alzai in preda al panico, uscì di corsa dalla porta e iniziai a correre verso l'ospedale.
Mentre correvo non facevo che ripetere che era tutta colpa mia....
| | SPAZIO AUTRICE | |
Ciao a tutti piccoli donuts!Questo capitolo é a dir poco orrendo lo so....non ho parole.
Sono delusa.
Mi scuso principalmente con voi.
Vi annuncio che siamo vicino al l'epilogo della storia....mancano pochi capitoli e la storia sta per concludersi.
Cosa succederà prima della fine?
Vi ano
Vostra Denise xoxo

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Vivid Dream || Dylan O'Brien
Fiksi PenggemarHolland é una ragazza popolare, bella, che non ha paura di niente e sembra avere tutto dalla vita ma nasconde un segreto... Dylan é il perfetto contrario, nessuno lo conosce, é studioso, timido e non adatto alle avventure... Due opposti che sembrano...