II

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La domenica sera Harry era stato piuttosto silenzioso, e Louis non si spiegava perché.
Harry era tornato a casa, lavato i denti, e si era infilato nel letto.
Non aveva rivolto nemmeno una parola a Louis, e Louis ne era altamente preoccupato.
D'accordo, Harry non era mai stato un chiacchierone..ma con Louis non era mai stato in vero e proprio silenzio.
Louis decise, dunque, di bussare alla porta del riccio.

Louis: (preoccupato) "Harry?"

Louis sentì solo un mugolio, così entrò.
Il riccio era in posizione fetale, mezzo coperto dal bianco piumone.

Louis: "Harry? Che succede?"

Harry: (sospira) "Louis, m-mi coccoli un po'?"

Louis si preoccupò, Harry chiedeva le coccole solitamente quando era triste. Ma il suo viso lasciò spazio ad un dolce sorriso.

Louis: (si avvicina al letto) "Certo babe"

Il più grande si infilò sotto le coperte, e ricoprì interamente il riccio.
Lo avvolse tra le sue braccia, e gli lasciò leggeri baci sui capelli.

Louis: "Harry..c'è qualcosa che non va?"

Harry: "No Louis, va tutto bene.."

Louis non credette a niente, ma continuò a coccolare il riccio.
Gli venne in mente un ragazzo con cui si era scontrato per strada, si chiamava..Josh.
Era piuttosto carino, capelli corti ed un ciuffo. Occhi color caramello, muscoloso e qualche tatuaggio. Era intrigante, pensava Louis.
Il liscio gli aveva lasciato il suo numero, e scambiavano qualche messaggio stupido di tanto in tanto.
Quel ragazzo era interessante.
Ho un ragazzo, si ripeteva Louis.
Anche se non riusciva a togliersi Josh dalla testa.
Diede un'altro bacio sulla cute del più piccolo, e lo strinse a se.

Louis: (accarezza le guance al più piccolo) "Harry..parlami babe"

Harry: "Louis.."

Louis: "Harry, cosa c'è che non va?"

Harry: (assume un espressione triste) "Louis? Perché tutti mi odiano? Ho qualcosa che non va..?"

Louis sgranò gli occhi e strinse Harry a se.

Louis: (accarezza la schiena ad Harry) "Assolutamente no piccolo. Nessuno ti odia.."

Harry incominciò a singhiozzare e Louis lo strinse maggiormente a se.

Harry: "Invece si! Mi odiano tutti, a-anche tu mi odiavi.."

Louis sentì un magone alla gola, ed un macigno sul cuore.

Louis: (sospira, alza il mento ad Harry) "No Harry, ero stupido. Non ti odia nessuno.."

Louis baciò piano le labbra del più piccolo, carezzandogli la nuca.
E sussurrandogli belle parole.
Era così fragile Harry.
Sembrava così abbattuto.
Sembrava così triste.

Louis: "Harry..vuoi dormire? È presto.."

Harry: (socchiude gli occhi) "N-non sono stanco, voglio le coccole.."

Un tenero sorriso si fece spazio sulle labbra del più grande, che iniziò ad accarezzare i capelli di Harry e a stringerlo ancora di più a se.
Sembrava così bambino, non un diciassettenne.
La sua infanzia sembrava essere adesso..

Louis: "Ti coccolerò sempre zucchero!"

Harry: (torna di buon umore, ridacchia) "Zucchero?"

Louis: "Si zucchero, sugar!"

Harry: "Sono uno zucchero?"

Louis: "Una zolletta, molto più dolce!"

Harry rise, e Louis non poté essere più felice di averlo fatto ridere.

Louis: "Dovresti sempre ridere.."

Harry: "Sarebbe bello.."

Louis: "Domani esco con i ragazzi, ti passiamo a prendere dopo scuola!"

Harry: (sorride) "I muke stanno insieme, li adoro!"

Louis: (intenerito) "Lo so, anche io"

Harry sorrise e guardò Louis, dimenticandosi che il giorno dopo sarebbe stato lunedì.
Louis era davvero bello, ma anche dolce. Tutto quello che chiunque vuole, ma non chiunque può avere.

Louis: (abbassa lo sguardo, guarda Harry) "Har, se vuoi portare qualche amico di scuola a casa, puoi.."

Oh, Harry non aveva amici a scuola.

Harry: (triste) "Certo"

Louis sorrise, e non si accorse di niente.
Nemmeno delle lacrime di Harry.
I due chiusero gli occhi, ma solo uno dei due fece dei bei sogni.
Harry aveva iniziato a fare strani incubi, nella maggior parte di essi moriva.
Alla fine, erano diventati sogni dalla quale non voleva più svegliarsi.
Harry pensava 'Questo non è vivere..'.
Sperava che Louis fosse felice; anche perché il sorriso che aveva adesso, mentre sognava, non era sicuramente triste.
Harry sentì un mugolio.
Josh, aveva sussurrato Louis nel sonno.
Harry credette di aver sentito male, ma il liscio lo ripeté più volte. E non c'erano dubbi.
Harry si coprì la bocca con due mani, ed alcune lacrime solcarono il suo viso.
Si sedette a gambe incrociate, tolse le mani dal viso, ed abbassò lo sguardo.
Alcune lacrime bagnavano il piumone.
Chi era Josh? Era forse una bugia quella di adesso?
Harry sorrise tristemente.

Harry: (sussurra) "Troppo bello, per essere vero.."

Il riccio si alzò e trascinò i piedi fino al bagno.
Ci si chiuse dentro e si guardò allo specchio.

Harry: (sussurra all'immagine nello specchio) "Sei devastato.."

Aprì, come da manuale, il terzo cassetto della credenza sotto il lavandino.
E oh, la sua migliore amica.
Era lì, sempre lì.
Il riccio sorrise e la tirò fuori dal cassetto.
Se la passò tra le dita e sorrise, un sorriso più o meno sadico.
Rivolse un ultimo sguardo al suo riflesso allo specchio, e gli sorrise tristemente.

Harry: "Josh sarà di sicuro meglio di te, Harry."

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