XXI

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Louis ed Harry avevano appena finito di fare colazione. Harry seduto sulle gambe di Louis, e quest'ultimo seduto a sua volta sul
divano. Stavamo guardando la tv.
Solo Louis in realtà.
Il riccio stava
GUARDANDO
Louis.
Non lo stava esaminando, no.
Stava solo GUARDANDO, molto attentamente, il liscio.
Dopo circa una mezz'ora Harry incominciò a prestare attenzione alla tv, e Louis a prestare l'attenzione all'angelico viso di Harry.
Loro erano così dolci, già.
Il liscio si perse nel guardare il profilo concentrato del riccio, le labbra semi aperte, i lineamenti rilassati e le mani sul proprio grembo.
Essendo Harry sopra Louis, per il liscio fu più difficile osservare il minore. Ma aveva i suoi metodi.
Erano solo le dieci e qualcosa del mattino, ma Louis si sentiva molto stanco. Forse anche Harry. Dico forse, perché Harry si era appena messo a russare leggermente sulla spalla di Louis.
La casa era buia, e il sole non filtrava ancora.
Questo perché per guardare un film, deve essere buio.
Una delle tante, innumerevoli, stupide regole di Niall.
Louis posizionò le sue mani sotto le ginocchia di Harry, per poi farne scorrere una lungo la schiena. Lo sollevò e barcollò, sulle scale, fino alla stanza del riccio.
Lo poggiò delicatamente sul letto e si perse nel guardarlo.
Sorrise a quella scena vista già un centinaio di volte.
Harry che dormiva e lui che lo guardava tipo stalker.
Ma lui non era uno stalker.
Era..un fidanzato innamorato, si.
Amava tanto Harry, cavolo se lo amava.
Il riccio aveva un cuore d'oro. Come se non fosse capace di serbare rancore, forse era così. Si sarebbe sempre..
SEMPRE
dato la colpa di non piacere agli altri. Ma non era colpa sua. Tutt'altro.
Il riccio sapeva essere socievole, dolce e meno balbuziente di quanto poteva sembrare.
Il riccio sembrava essere caduto in un sonno profondo, così Louis si sdraiò accanto a lui e pensò.
Louis pensava, ah.
Harry pensava, ah, no dormiva.

Louis: (sussurra, sorride) "Ti amo piccolo angelo."

Qualcuno avrebbe potuto vomitare per tutta questa dolcezza. Louis sapeva che lui ed Harry potessero essere, a volte, disgustosamente dolci. Ugh. Non gli importava. Voleva essere fluff, nessuno poteva impedirglielo. Ad Harry non sembrava dispiacere, quindi..quindi niente. Louis sarebbe rimasto dolce, fino a quando Harry non gli avrebbe chiesto di smetterla. Il minore meritava amore, coccole e cose del genere. Quindi..DOLCEZZA.
E Louis gliel'avrebbe data tutta, tutta quella che possedeva.
Louis stava guardando Harry, si GUARDANDO.
Gli stava carezzando una gote con una mano e massaggiando la cute con l'altra. Gli sembrava di avere a che fare con un bambino, probabilmente era così.
Harry stava sprigionando il suo essere bambino adesso.
E Louis avrebbe, probabilmente, accontentato ogni sua infantile richiesta.
Il telefono del liscio vibrò nella tasca posteriore dei suoi pantaloni.

Da Nello:
Ciao coso, mi devi ASSOLUTAMENTE fare un favore.

Louis sbuffò, Niall aveva sempre bisogno di qualcosa.
Il liscio cambio il nome del biondo in rubrica.

A rompicazzo:
Ehh, dipende.

Louis ci ripensò di nuovo sul nome. Sapendo quanto Niall odiasse che gli si rinfacciasse che il suo "favoloso biondo" fosse in realtà una tinta.

Da fintobiondo:
Come dipende? Perché?! :(

Louis sbuffò. Cambiare nome in rubrica a Niall sarebbe diventato un hobby.
Rise piano per quest'ultimo nome.

A nIaLlPassivo:
Avresti potuto chiedermi di uccidere una persona.

Si immagino Niall roteare gli occhi e soffocò un risolino.

Da nIaLlPassivo:
Si, okay. Ho scoperto, duh, mi piace Josh.

A Louis per poco non uscirono gli occhi fuori
dalle orbite.


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Patate.

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