III

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Un applauso ai miei capelli che hanno deciso di essere (sembrare) visibili alla gente, oh oh per ora li ho nascosti sotto i cappelli (?)
*mi sembra ovvio cos'abbia fatto Harry nello scorso capitolo :c*
Lol.

Louis si svegliò in tarda mattinata, verso le nove, e si accorse che l'altra metà del letto fosse vuota.
Inizialmente si spaventò, ma poi si ricordò che fosse lunedì, ed era orario di scuola per il riccio.
Un dettaglio, che nessun'altra persona avrebbe mai notato, attirò la sua attenzione; il cuscino di Harry era umido.
Louis tastò il tessuto del cuscino per verificare e si, era umido.
Era forse acqua? No Harry scendeva sempre in cucina per bere.
Eran-

Louis: (triste, preoccupato) "S-sono lacrime! Harry ha pianto!"

Harry aveva spiegato, qualche giorno prima, a Louis che Lunedì avrebbero avuto la quarta ora buca; perciò Harry sarebbe tornato più o meno alle dieci.

Louis: "Devo renderlo felice, ha pianto quindi è triste."

Louis si preoccupò vagamente del fatto che stesse parlando da solo, ma ora il suo Harry era triste: e solo Louis poteva rimediare. [NA/ a meno che tu non sia la causa Louis.]

Louis preparò dei semplici spaghetti al sugo, cosa che era fantastica visto che non sapeva cucinare nemmeno delle uova.
Harry ne sarebbe stato entusiasta, tra i due era sempre lui a cucinare..e non era un granché; ma questo Louis non glielo dirà mai.
Tra mezz'ora Harry sarebbe uscito, e venti minuti dopo sarebbe stato a casa.
Louis mise i due piatti nel forno spento, così che non si raffreddassero [NA/ non so se funziona davvero].

Alle dieci e un quarto la serratura scattò, e Louis si precipitò alla porta.
E..quello non era il suo Harry, non aveva i suoi soliti occhi.
Harry era più pallido del solito; aveva delle borse rosee, ma visibili, sotto gli occhi, sembrava non avesse dormito. I capelli avevano perso il loro volume, ed i suoi occhi non brillavano nemmeno un po'.
Il riccio fece un sorriso sghembo, è falso, e salutò Louis.

Harry: "Ciao Lou"

Louis abbracciò Harry di istinto, ma non ne ricavò un qualche ricambio; ricavò solo un sussulto..un sussulto di dolore.

Louis: (preoccupato) "Harry che succede? Ti ho fatto male?"

Harry: (scuote la testa) "No Lou, chiama i ragazzi!"

Finto entusiasmo, ecco cos'era quella strana nota nel tono di Harry.
Louis diede un piccolo bacio ad Harry, sperando che il riccio lo continuasse..ma niente.
Harry sembrava assente.

Louis: "Vuoi chiamarli tu Har?"

Harry annuì, prese il telefono e digitò un messaggio a Niall.

HarrY: Niall vieni da noi con i ragazzi?

Niall: Certo Har! Tra un'oretta siamo li!

Harry: Okay

Harry chiuse con quel messaggio e rispose il telefono in tasca.

Harry: (sorride falsamente, cammina verso le scale) "Divertiti Louis."

Louis non fece in tempo a dire qualcosa che sentì la porta del riccio sbattere.
E cos'era quella strana sensazione a quel 'Louis' anziché 'Lou'?
Era forse successo qualcosa?
Louis salì le scale e bussò alla porta di Harry, ricevette solo uno stanco sospiro.
Sentì dei lamenti di Harry, e non fece a meno di ridacchiare, e poi dei passi verso la porta.
Harry aprì, e si fissarono negli occhi.
Cos'era quella nello sguardo di Harry? Era forse tristezza? Stanchezza?
Oh..era sconfitta.
Sconfitta di cosa? In cosa doveva sentirsi sconfitto?

Louis: (triste) "Harry, piccolo, parlami.."

Harry: "N-non ho nulla da dire, Louis.."

E così, il riccio richiuse la porta.
Louis scese le scale e, sempre preoccupato, si mise a guardare la tv.
Al piano di sopra Harry stringeva un cuscino, e le sue lacrime si spargevano su di esso.
Le sue nocche erano ormai bianche.
Non si sentiva più vivo, sentiva solo un macigno sul cuore.
Quel Josh era davvero tanto migliore di lui?
Sicuramente, si suggerì da solo.
Sbuffò una triste risata, e si sdraiò fiaccamente sul letto.
Fissò il soffitto, e non smise di piangere.

Harry: "Sono davvero così facile da rimpiazzare.."

E no, non era una domanda.

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