CAPITOLO 70 - Stockholm Syndrome-

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CAPITOLO 70 – Stockholm Syndrome – One Direction

P. o. V. Natalie

Okay, allora vi devo dire che alla fine non ho resistito al "potere persuasivo" di Calum ed è successo. Sì, lo ammetto. Non sono una buona amica per Charlotte perché non so mantenere un segreto.

È andata così: subito dopo aver discusso con lui ieri sera, è venuto in camera mia chiedendomi se mi fidassi di lui oppure no. Ovviamente non ho potuto che dire che mi fidavo di lui. Lui di risposta ha detto che se mi fido di lui può dirmi qualsiasi cosa, anche i segreti che devono essere mantenuti. E io cosa ho fatto? Gli ho confessato la gelosia di Charlie nei confronti di Ashton. Lui rimase sorpreso dalla notizia ma poi si rese conto che era abbastanza ovvio data la mancanza di affetto con cui Charlie aveva salutato Emily. Cosa poteva avere fatto Emily di tanto brutto se non averle rubato qualcosa di prezioso come il suo "migliore amico"?

Ho fatto promettere a Calum di non dire niente a nessuno su questa cosa perché mi aveva quasi obbligato a dirgli questo segreto. Speravo veramente che lui facesse quello che gli avevo chiesto perché per me sarebbe stato bruttissimo se questa storia fosse venuta fuori.

- Nat, allora sei pronta per andare a Stoccolma? – mi chiese Charlotte entrando nella stanza

Non riuscivo nemmeno a guardarla negli occhi. Mi sentivo veramente troppo in colpa. Ma dovevo sembrare la solita Natalie di sempre altrimenti le sarebbero sorti dei dubbi.

- Sì. sto finendo le valige. Accidenti, a Stoccolma farà un freddo cane e non mi entra il piumino nella valigia. – dissi io sbuffando

La prossima tappa, come avrete capito è a Stoccolma, che è in Scandinavia che secondo quello che dicono le persone che ci sono state, è freddissima.

- Beh, Ashton ha ancora dello spazio in valigia. Se vuoi posso chiedere a lui se puoi metterlo lì – disse lei

- Ah va bene grazie Charlie. A proposito, come va con Ash? – chiesi incuriosita

L'ultima volta che mi aveva parlato di Ashton mi aveva detto quel segreto della gelosia nei confronti di Luke. Adesso sinceramente volevo sapere se la sua "cotta" per Luke era passata o se era una cosa permanente.

- Diciamo che abbiamo passato momenti migliori. In tutti i sensi. – disse lei

Questa sua affermazione mi fece capire, nella sua semplicità, che a Charlie piaceva sempre Luke, e non faceva nulla per nasconderlo ad Ashton, il suo ragazzo.

- In tutti i sensi? – chiesi sembrando un po' sorpresa

- Sì, litighiamo tutto il giorno per delle sciocchezze e poi lui preferisce, invece di chiarire, uscire con i suoi amici: andare nei pub, in discoteca, a fare delle passeggiate; e mi lascia sempre da sola. – disse lei delusa

- Strano, Ashton non è questo tipo di persona. Lui è un ragazzo affettuoso, non ce lo vedo a fare una cosa del genere – dissi io senza pensare

- Quindi pensi che io ti stia mentendo? – chiese irritata

- No, non sto dicendo questo. Sto dicendo che se Ashton fa una cosa del genere vuol dire che c'è qualcosa sotto e che sta cambiando – dissi io

- Sì, si trasformerà stanotte in Scott McCall di Teen Wolf – disse ironica

- Guarda che ero seria. Magari è questa ironia che fa arrabbiare Ashton, e sinceramente è uno dei tuoi difetti Charlie. Non prendi le persone sul serio. Dicono qualcosa di serio e tu ci fai la battutina ironica. Charlotte, Ashton deve essere stanco di questo tuo comportamento. Prima ti portava dovunque, adesso piuttosto va da solo. – dissi io

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