CAPITOLO 48 -I've Got One Less Problem Without You-

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CAPITOLO 48 – I’ve Got One Less Problem Without You -

P. o. V. Ashton

Usciti dalla radio, la prima preoccupazione di Calum fu quella di chiamare Natalie. Era terrorizzato al pensiero che la sua Nat, lo potesse già lasciare per colpa del suo “lavoro”. Ebbene Natalie era abbastanza nervosa, ma tutto le passò quando Calum le ricordò che solo a lei aveva chiesto di uscire la sera dopo. Ogni tanto litigavano, ma la verità è che sono assolutamente dolcissimi insieme questi due.

Arrivammo all’Heineken Music Hall e mi sorpresi della grandezza. Metteva soggezione. Io avevo paura di suonare lì dentro.

Zoe ci rassicurò. Eva ci procurò dei vestiti che, nonostante il colore molto acceso, rispecchiavano i nostri stili.

Avete presente quando ti senti solo? Ecco, da un po’ di tempo mi sento così. Nonostante io abbia una ragazza.

Per esempio adesso, Charlie se ne sta in disparte con Emily, che le acconcia i capelli, Natalie e Hannah che le danno supporto morale, come se ne avesse bisogno.

Non è la prima volta che mi succede. Per esempio l’altro giorno.

Ho intenzione di chiedere di uscire un po’ a Charlie, non è la prima volta che mi lamento della mancanza di privacy che si ha essendo cantanti.

Per questo ho organizzato una cenetta a lume di candela in un ristorante che è praticamente sulla riva dell’Amstel, il fiume che la attraversa.

-        Hey tesoro, stasera cena per 2. – le scrissi per messaggio

-        Mi dispiace, non posso. Amore, Natalie ha organizzato un’uscita solo per noi ragazze. Non posso dirle di no.

Con questo ho perso le speranze di uscire di nuovo con la mia ragazza.

-        Charlie vieni qua. Dobbiamo parlare. È importante. – dissi prendendola per un braccio

-        Ahia!! Mi stai facendo male al braccio! – si lamentò – cosa c’è di così importante da dirmi che mi devi portare via così? Guarda i miei capelli!

-        Smetti di lamentarti perché quello che dovrebbe lamentarsi dei 2 sono io. – iniziai

-        A proposito di cosa scusa? – chiese

-        Davvero ti importa così poco di me? Mi sembra che essendo io e te fidanzati, ogni tanto, non dico sempre, dovremmo passare un po’ di tempo insieme no? E invece una cavolo di uscita di sole donne è più importante di una cena romantica con me.

-        Sei presuntuosissimo con questo tuo discorso, Ashton. Spero te ne stia rendendo conto.

-        Io? Io sarei quello presuntuoso? E allora guarda, questo presuntuoso se ne va. – dissi

Girai i tacchi e me ne andai. Mi ero stufato.

-        Bene! Ho un problema in meno senza di te!! – mi urlò dietro

Adesso non dovevo pensare a Charlie. Dovevo pensare a salire sul palco, o almeno dovevo pensare a finirmi di preparare. Ho perso le scarpe!

Quando sentii Charlie cantare Just The Way You Are fu un colpo al cuore. Mentre cantava aveva la voce rotta dal pianto. Magari ci tiene a me. Mi mancava la complicità che avevamo prima. Adesso sembra che io sia un “peso” per lei. Lo so, di solito questi discorsi li fa la donna riguardo alla donna, ma in questo caso è il contrario.

Decisi di darle un’ultima opportunità. Dopo questa, basta. Avrei lasciato perdere e avrei pensato ad altro.

Quando scese dal palco la abbracciai e la baciai. Mi era mancata un sacco. Lei sorrise e mi chiese scusa. Anche se avevamo litigato, un suo bacio era come andare in Paradiso.

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