CAPITOLO 38 - La Quiete Dopo La Tempesta-

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CAPITOLO 38 – La quiete dopo la tempesta-

P. o. V. Zoe

Dovete credermi quando dico che è molto difficile tenere a bada 4 ragazzi come Calum, Ashton, Luke e Michael. Magari in questo momento sono qua a salvare dai casini Michael e in hotel Luke e Ashton, con l’aiuto di Charlie, hanno dato un party con 500 persone. Ne sarebbero capaci, ammettetelo.

Quando Calum ha chiamato Scott ero accanto a lui. Mi ha impaurito sentire la loro conversazione. Ho tra le mie mani la responsabilità di 4 ragazzini. Non vorrei mai che succedesse loro qualcosa.

Adesso mi trovavo al Paul’s Pub sperando che questo Armin cambiasse idea su Michael e che lo lasciasse venire via con noi.

Sarebbe stato un grande problema per la nostra economia. Avremmo dovuto sganciare un sacco di soldi per ripagare Armin.

-       Ora chi siete voi? – chiese un uomo enorme con la barba lunga. Doveva essere Armin.

-       Sono la manager di Michael. Volevo scambiare due parole veloci con lei. – mi feci avanti.

-       Sinceramente non mi interessa di cosa vuole parlarmi signora – disse

-       Signorina. – lo corressi

-       Non cambia molto. Sempre donna è. – disse

Ora capisco perché Michael si era infuriato così con Armin.

Mi dovevo calmare. Non potevo rispondergli male.

-       Beh, diciamo che potrei toglierle Michael di torno, se solo mi ascoltasse – dissi con più calma possibile

Avevo paura. Questo qua se mi tirasse un pugno mi manderebbe direttamente al Creatore ma non era il caso di mostrarsi deboli proprio adesso.

-       Allora prego. Si accomodi. – disse con fare fintamente gentile l’uomo.

-       Beh, grazie – dissi sarcasticamente

Mi fece sedere su una sedia unta in uno sgabuzzino. Avevo paura che mi rapisse. Invece lasciò la porta aperta.

-       Mi dica. – disse

-       Possiamo darci del tu? – azzardai

-       Certo. Ma fai in fretta. Ho un locale da mandare avanti – disse frettoloso

Dopo tutto questo non penso continuerà a lavorare, ma lasciamo stare questo discorso.

-       Mi dispiace per le accuse che Michael ti ha rivolto. Capiscilo. Ha 20 anni, non ragiona come un adulto. Poi è ubriaco. Con gli ubriachi non si ragiona. – dissi

Per favore, credimi. Fammi pagare e fammi uscire da questo posto immonde per favore.

-       Anche se avessi ragione, voglio il risarcimento per i danni. Ha mandato via tutti i clienti. – disse

-       Certamente. Quello era indubbio per noi. Lo avremmo fatto sicuramente. – gli risposi.

Scrisse una cosa su un foglietto.

-       Questo è quello che voglio come risarcimento. – affermò facendomi vedere il foglietto

-       500€? Stai scherzando? Te ne do al massimo 300. – dissi convinta

-       No. o 500€ o sporgo denuncia. – disse

-       400. Chiuso l’affare. – annunciai

-       450. Assolutamente. – ribattè

Ma quanto pretendeva! Basta non ce la faccio più. Me ne voglio andare da questo posto che puzza di marcio.

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