CAPITOLO 22 -Breakeven-

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CAPITOLO 22 – Breakeven-

P.o.V. Luke

-       Ti vuoi muovere Michael? – dissi bussando ripetutamente alla porta del bagno dove il mio amico si era rifugiato.

-       Sì un secondo! – disse da dentro.

Avevamo deciso di andare comunque a vedere Charlie, nonostante Zoe ce lo avesse proibito. Sinceramente non ci interessa. La nostra migliore amica stava per affrontare la sua prima esibizione live. Non potevamo mancare. Sarebbe stata la nostra sorpresa per Charlie.

Scesi le scale e vidi Ashton al telefono.

-       Sì esattamente. Un privèe per 6 persone. Grazie Nathan sei il migliore – disse chiudendo la chiamata.

Si girò e disse:

-       Abbiamo un privè tutto per noi con Charlotte e Emily. – disse entusiasta

Finalmente arrivò anche Michael e uscimmo dirigendoci verso il “Madison”.

*15 minuti dopo*

-       Eccoci arrivati. – disse Mike, l’autista.

-       Grazie Mike. Mi raccomando non dire nulla a Zoe. Ehm, potresti tornare a riprenderci alle 4? – disse Michael scendendo dalla macchina e affacciandosi al finestrino

-       D’accordo. – disse Mike sottointendendo qualcosa.

-       Ovviamente avrai un aumento se è questo che vuoi! – disse Calum

Entrammo scavalcando tutta la fila e salutando cordialmente Carlos, il body-guard. Eravamo dei clienti assidui del bar. Quindi ci conosceva e ci fece entrare senza problemi.

P.o.V. Charlotte

La gente stava entrando. Io ero seduta su un panchetto vicino ad Aaron che si era deciso a non darmi nessun drink prima dell’esibizione.

-       Charlotte vieni con me dietro le quinte. Tra 2 minuti devi cantare e non puoi stare qua in mezzo alla gente. – disse Nathan prendendomi un polso.

-       Ehm, d’accordo arrivo – dissi io.

Stava tirando un po’ troppo. Il mio braccio stava iniziando a farmi male, ma arrivati nel dietro le quinte, mi lasciò.

-       Scusa Charlie, non volevo farti male. – disse accarezzandomi una guancia

Avete presente i cani che quando sentono il pericolo abbaiano?Ecco volevo fare così.

-       Va bene. Non mi hai fatto molto male, ma adesso lasciami per favore. – dissi togliendo la sua mano dalla mia guancia.

-       Dai, ma perché? Sei single tesoro? – disse rimettendo la mano al suo posto, cioè la mia guancia.

Dovevo inventarmi qualcosa. Non potevo dire che ero single altrimenti mi avrebbe scopata subito, dovevo dire che ero fidanzata. Ma con chi? Se mi fossi azzardata a dire che stavo con uno dei ragazzi sarebbe stato il caos più totale. Decisi di inventarmi un ragazzo. Lui non avrebbe indagato, o almeno spero sulla mia vita sentimentale.

-       Sì. Si chiama … Frank. Lo amo veramente tanto – dissi facendo l’attrice

-       Ma Frank è un tipo geloso? – disse abbassando la mano sulla spalla

-       Sì. Molto. Diciamo che appena mi vede con un uomo, vorrebbe uccidere quell’uomo – dissi minacciosa

-       Beh, è un peccato che Frank non sia presente. – disse accarezzandomi il fianco destro e poi quello sinistro.

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