CAPITOLO 33 - Straight To Berlin-

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CAPITOLO 33 – Straight To Berlin -

P. o. V. Michael

Il concerto era finito. Avevamo reso le fan entusiaste. Ero veramente felice.

Adesso la prossima tappa è la Germania. Berlino. Una città stupenda. Non so perché ma temo per il peggio.

-       Ehi Michael sei sempre sveglio? Dormi! Domani dobbiamo prendere l’aereo. – mi diceva Luke invitandomi a spengere la luce

-       D’accordo, d’accordo. Buonanotte. – gli risposi quando non vidi più nulla per il buio.

Da quando aveva litigato con Charlie si era praticamente attaccato a me e a Calum. Ma la sua presenza non mi dava noia, è quasi un fratello per noi. Quindi gli stiamo vicini per tutto questo.

Non doveva lasciare che Charlie continuasse a stare con Ashton e soffrire. Un vero uomo dovrebbe lottare per riprendersi la ragazza. O almeno io avrei fatto così. Ashton aveva fatto così.

Ho sempre dovuto dirlo a Luke che stava sbagliando ma non ho potuto. Insomma sono affari suoi alla fine.

Ormai il problema però si era “risolto”. Nel peggiore dei modi, ma si era risolto.

Ora Charlotte e Luke si parlavano a malapena. Ashton e Luke collaboravano solo on stage e io e Calum eravamo obbligati a fare da collanti.

                                                                                         ***

-       Svegliati. Michael. Svegliati. – disse … Calum penso.

-       Mmm eh? Sì mi alzo. – risposi

Lo sentii mugolare. Aprii gli occhi e notai che non era Calum a parlare ma Luke. Che cosa ci faceva altrimenti Calum in camera mia?

-       Ci sei? Devi muoverti idiota! – urlò Luke dal bagno.

Con la voce impastata lo maledii perché stava stressando abbastanza.

Mi lavai velocemente e, tornato in camera, mi vestii. I miei immancabili jeans neri, gli anfibi neri e la camicia a quadri blu.

-       Sono pronto Luke andiamo idiota! – dissi una volta messa la seconda scarpa.

Mi ripagai della stessa moneta. Ora io ero pronto e lui invece era in bagno a finirsi di passare il gel sui capelli.

-       Eccomi pronto. Andiamo – disse prendendo il suo borsone nero.

Uscimmo e ci scontrammo con Ashton. Letteralmente. Era appena uscito dalla sua camera. Calum doveva essere già uscito in precedenza.

-       Scusa. – disse freddamente indietreggiando

Sentii anche Luke indietreggiare. Decisi che ne avevo abbastanza.

-       Ora la smettete di fare i bambini. Vi sembra da persone adulte quali dovremmo essere, litigare così per una ragazza? Rispondo io: NO. Non potete pretendere che continuiate a stare nella stessa band senza litigare, e quindi che nessuno si accorga del vostro attrito. E tutto per cosa? Per una ragazza! Dovreste smettere. – dissi

-       Non mi interessa. Sinceramente una persona che ruba la ragazza del migliore amico non ha bisogno del mio rispetto – ribadì Luke acidamente

La cosa si prospettava ancora più difficile del previsto. Fortunatamente spuntò Calum che capì cosa stava succedendo e mi venne in aiuto.

-       Luke ti rendi conto che stai parlando di Ashton? Stai parlando di tuo “fratello”. Non puoi voltargli le spalle così. Solo per colpa di Charlotte. – disse il moretto

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