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Erano in viaggio da ore e l'unica cosa che poteva fare Mar, oltre al guardare fuori dal finestrino, era guardare di nascosto Trevor.
Sembrava un ragazzo normale e invece, era un vampiro.

"Non hai toccato cibo" disse Trevor notando che lei non aveva mangiato il cibo portato dall'hostess

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"Non hai toccato cibo" disse Trevor notando che lei non aveva mangiato il cibo portato dall'hostess.
"Non ho molta fame" disse Mar per poi arrossire, quando lui le mise una mano sulla guancia.
"Non dovresti saltare i pasti e..." lei lo ferma alzandosi di scatto dal suo posto.
"Devo andare in bagno" disse Mar dirigersi velocemente verso il bagno.
Perché sentiva il suo cuore battere all'impazzata, non appena lui la sfiorava?.
"Tutto bene?" chiese Trevor quando lei ritornò al suo posto.
"Si" disse Mar debolmente.
"Sicura? Sei un po' pallida" disse Trevor preoccupata.
"Sicura" disse Mar.
Mezz'ora dopo:
"Non c'è niente da leggere?" chiese Mar un tantino annoiata.
Trevor alzò una mano e una hostess arrivo con un carrello pieno di libri.
"Scelga pure signorina" disse l'hostess.
"Signorina?" chiese Mar stranita.
"Non farci caso" disse Trevor prendendo un libro a caso.
"Questo va bene?" chiese Trevor porgendole il libro.
"Seriamente, mi stai davvero dicendo che dovrei leggere twilight?" chiese Mar scettica lui sorrise.
"Meglio di no" disse Trevor rimettendo il libro al suo posto.
"Prendo questo, grazie" disse Mar prendendo un libro poliziesco.
"Se questo e tutto, io vado" disse l'hostess Trevor annui lasciandola andare.
"Interessante" disse Mar dopo aver iniziato a leggere.
Trevor la guardò e sorrise.
Era incredibile come ogni volta, si meravigliasse di quanto fosse bella quella piccola creatura che aveva accanto.
"Qualcosa non va?" chiese Mar stranita dallo sguardo serio di lui.
"Stavo solo ammirando la tua bellezza" disse Trevor facendola arrossire.
"Beh smettila" disse Mar ritornando a leggere il suo libro mentre lui sorrideva divertito.
L'indomani:
"Seriamente, questo e il tuo pranzo? un panino?" chiese Trevor Mar sbuffo.
"Basta" disse Mar irritata
L'aveva ripresa anche la sera precedente, quando lei non aveva voluto cenare.
"Almeno mangia un po' di filetto o del pesce ti va?" chiese Trevor
"Sai che mi andrebbe?" chiese Mar lui scosse la testa per poi vederla accavallare le gambe e incrociare le braccia al petto.
"Che mi lasciassi in pace. Non sono una bambina, so quando ho fame e quando no. Quindi posso ritornare al mio libro o mi devi elencare tutti i piatti che le hostess possono portarmi?" chiese Mar.

 Quindi posso ritornare al mio libro o mi devi elencare tutti i piatti che le hostess possono portarmi?" chiese Mar

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"Il semplice fatto che adoro vederti imbronciata, non mi fa cambiare idea. Tu mangi troppo poco" disse Trevor.
"Non credo che ti piacerebbe vedermi arrabbiata, quindi chiamami quando stiamo per atterrare" disse Mar riprendendo il libro Trevor sbuffo.
"Perché non usiamo il tempo a nostra disposizione per conoscerci meglio?" chiese Trevor .
"Marianella White, diciotto anni, amante della natura e degli animali. Mi piacciono le torte alla vaniglia, le patatine fritte e i frullati di fragola...o e la cioccolata bianca" disse Mar senza staccare gli occhi dal suo libro.
"Trevor Lamon, 121 anni, amante della natura e degli animali, apparte il criceto d'india. Mi piacciono le torte alla cioccolata, biscotti alla vaniglia, hambuger e coca cola...o e la cioccolata al latte" disse Trevor sarcastico.
"Cosa?" chiese Mar voltandosi di scatto a guardarlo.
"Lo so. 121 non li dimostro nemmeno" disse Trevor.
"Mi riferivo al fatto che non ti piacciono il criceto d'india" disse Mar stranita.
"Mi ha morso quando avevo 117 anni e d'allora, ne ho il terrore" disse Trevor facendola ridere.
"Guarda che non e poi cosi divertente" disse Trevor per poi sorridere.
Amava la sua risata.
Qualche ora dopo:
Trevor sospiro stanco, lasciando cadere la testa sulla spalla di Mar.
"Tutto bene?" chiese Mar stranita lui non rispose.
Era con lei, niente poteva andare male in quel momento.
"Si sarà addormentato" disse Mar. Anche lei era stanca, ma ogni volta che provava a riposare, gli occhi di quel mostro tornavano a tormentata.
-Sono il tuo incubo peggiore-
Mar chiuse il libro e appoggiò la testa su quella di Trevor.
Saperlo lì, accanto a lei, la calmava moltissimo e senza accorgersene si addormento.
"Dev'essere stremata" disse Trevor togliendole il libro dalle mani, per poi stringerla a se.
"Potrei stare cosi in eterno" disse piano Trevor sorridendo
L'indomani:

"DOV'È SEI?!" urlo una voce terrificante.
"No. Non di nuovo" disse Mar spaventata guardandosi attorno.
Era su una stradina vuota, era notte e faceva molto freddo.
"TI TROVERÒ!" urlò ancora la voce questa volta più vicina.
Mar iniziò a correre andando verso alcune case, inizio a bussare alle porte sperando che qualcuno l'aiutasse, ma non fu molto fortuna.
"C'è qualcuno?!" chiese Mar bussando alla terza casa, ma stavolta scoprì che la porta era aperta.
"Mar? Sei tu?" chiese Trevor spalancando la porta.
"Che ci fai qui?" chiese Mar confusa.
"Come che ci faccio qui piccola?" chiese Trevor avvicinandosi lei.
"Trevor?" chiamò Mar preoccupata lui le sorrise e lei finalmente capì.
Quello che aveva davanti non era davvero Trevor.
"Sono qui per ucciderti" disse lui ritornando ad essere il vampiro che la inseguiva.
"Perchè ce l'hai con me?" chiese Mar
"Io non ce l'ho con te" disse lui per poi sorridere.
"Ce l'ho con la tua anima gemella!" disse lui per poi scagliarsi su di lei che urlò.

"No!" disse Mar svegliandosi di scatto.
"Che succede?" chiese Trevor stranito seduto accanto a lei.
Mar si guardò intorno e notando di essere ancora sull'aereo, fece un sospirò di sollievo.
"Accidenti" disse Mar arrabbiata con i suoi stupidi incubi.
"Incubo?" chiese Trevor lei annui lievemente.
"Non preoccuparti. Ci sono io a difenderti" disse lui facendola sorridere.
Anche se era ancora molto spaventata, era la felice di avere Trevor al suo fianco.
"Ecco a lei" disse un hostess arrivando con un bicchiere in mano.
"Signorina, vuole che le servi la colazione?" chiese l'hostess.
"Quello e...oddio" disse Mar fissando il bicchiere che Trevor aveva in mano.
"Tranquilla. È solo il contenuto di una sacca di sangue" disse Trevor.
"Non ho fame" disse Mar all'hostess che annuì piano.
"Fra poco atterreremo" l'avverti Trevor.
"D'accordo" disse Mar preparandosi mentalmente al fatto che a breve, avrebbe incontrato un altro vampiro.

L'anima gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora