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"Non ti farò del male, ma dobbiamo parlare" disse Trevor serio.
"E per parlare dovevi rapirmi?" chiese Mar spaventata.
Trevor la guardò mortificato.
Non avrebbe mai voluto rapirla, ma non aveva avuto altra scelta.
"Mi dispiace" disse Trevor ed era sincero.
Non voleva che lei avesse paura di lui.
"Lasciami andare" lo prego Mar piano.
Lei aveva diciotto anni, dei lunghi capelli castani e occhi del medesimo colore.
Era bellissima anche se adesso, tremava dalla paura.

Era bellissima anche se adesso, tremava dalla paura

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"Mar sei la mia anima gemella. Non posso lasciarti andare" disse Trevor serio.
"Io non sono la tua anima gemella e tu non sei un... oh mio Dio!" disse Mar sconvolta quando il viso di lui iniziò a cambiare.
Delle piccole venature nere comparverò attorno agli occhi di Trevor, che cambiarono colore diventando rossi mentre, i canini si allungarono pronti per mordere.
"Non ti farò del male. Devi credermi" disse Trevor serio come non mai.
Mar lentamente alzò una mano e gli sfiorò una guancia.
Era terrorizzata, ma sentiva che lui diceva il vero.
Non le avrebbe mai fatto del male e questa certezza, venne confermata quando il viso di Trevor ritornò normale.
"Sei nata per me, sei la mia metà" disse Trevor guardandola negli occhi e per qualche strana ragione, Mar si ritrovò a trattenere il respiro.
Perché le parole di uno sconosciuto le facevano battere furiosamente il cuore?.
"Il tuo cuore sta battendo forte. Lo sento" disse Trevor sorridendo mentre appoggiava la fronte su quella di lei.
"I tuoi occhi mi guardano impazienti mentre le tue labbra, aspettano solo un mio bacio" disse Trevor facendo scontrare piano i loro nasi.
"E diavolo sarei un pazzo se le facessi aspettare ancora" sussurrò lui impaziente.
Stava per baciarla, ma lei sorprendendolo gli diede una ginocchiata alle parti basse facendolo piegare in due dal dolore, poi lo spinse via e uscì dalla camera.
Anima gemella o no, Mar non aveva dimenticato che lui l'aveva rapita.
Mar scese velocemente una rampa di scale, ma Trevor le comparve davanti facendola urlare.
Lei si fermò di colpo per poi voltarsi e risalire le scale, ma Trevor con una velocità impressionante le comparve di nuovo davanti.
"Ma come..." lui la ferma.
"Non devi scappare da me" disse Trevor arrabbiato per il bacio mancato poi, approfittando del fatto che lei era sotto shock, se la carico in spalla
"LASCIAMI!" urlo Mar dimenandosi notando che lui la stava riportando nella stanza dove si era svegliata.
"So che tutto questo può sembrarti assurdo,ma io devo proteggerti" disse Trevor serio.
"Non voglio essere protetta, voglio solo tornare a casa mia!" disse Mar colpendolo sulla schiena con dei pugni.
"Ho cancellato la memoria a tutti quelli che conoscevi. Ora non sanno più chi sei" disse Trevor mentre la riportava a terra dato che erano di nuovo nella camera da letto.
"Che cos'hai fatto?" chiese Mar sconvolta
"Dovevo tenerti al sicuro Mar" disse Trevor.
"Non puoi averlo fatto. Tu...no!" disse Mar arrabbiata.
Si allontanò da lui e notando che nella stanza c'era un'altra porta che portava ad un piccolo bagno privato, ci entrò velocemente chiudendosi a chiave.
"Non è possibile" sussurrò Mar preoccupata.
"Mar esci di lì e parliamone" disse Trevor avvicinandosi alla porta.
"Lasciami in pace!" disse Mar infuriata facendolo sospirare.
"Ogni vampiro ha un anima gemella umana e io ho dovuto aspettare secoli per incontrarti Mar. Non posso lasciarti nella tua città, non quando Vince sta tentando di distruggermi in ogni modo" disse Trevor irritato.
"Vince?" chiese Mar confusa.
"Mio fratello. Lui vuole il controllo del regno dei vampiri" le spiegò lui.
"Il controllo del regno? seriamente chi sei una specie di principe vampiro?" chiese Mar stranita.
"Futuro re" disse Trevor fiero di se.
"Oh Dio" disse Mar incredula.
Non solo aveva un vampiro come anima gemella, ma lui era anche un principe!
"Mar potremo parlare da persone civili?" chiese Trevor iniziando ad irritarsi.
"No" disse Mar mentre notava una piccola finestre.
"Mar sto iniziando ad arrabbiarmi" l'avvertì lui da dietro la porta.
Mar aprì la finestra notando di essere al secondo piano e che fortunatamente, c'era un albero che poteva usare per scendere.
Poteva farcela, doveva farcela.
"Non farmi aprire la porta Mar" disse Trevor irritato.
"Cosa potresti farmi se non ti apro subito?" chiese Mar irritata.
"Potrei anche..." lei lo ferma
"Cancellare i ricordi alla mia famiglia e hai miei amici ferendomi a morte? l'hai già fatto" disse Mar arrabbiata.
"Mar...mi dispiace" disse Trevor mortificato.
"Questo non mi ridarà la mia famiglia" disse Mar per poi lanciarsi dalla finestra afferrando un ramo dell'albero.
"Cos'era quel rumore?" chiese Trevor stranito, ma non ottenne nessuna risposta.
"Mar?" la chiamo Trevor e dato che non ottenne di nuovo alcuna risposta inizio a preoccuparsi.
"MAR!" Urlò Trevor per poi abbattere con una spallata la porta.
"Ma che... accidenti!" disse Trevor arrabbiato quando notò la finestra aperta.
La sua anima gemella era appena scappata da lui...

L'anima gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora