Capitolo 8 - Kayla

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Kayla si blocca nel sentire le parole dell'elfo.

-Quindi tu le faresti morire?! Tutte quelle persone?!- gli urla contro.

-Kayla...-

-Sai ho pensato che tu fossi diverso dagli altri ma... probabilmente ho sbagliato..-

-Kayla...-

-Cosa c'è?!-gli urla.

L'elfo si avvicina, le poggia le mani sulle guancie e le asciuga le lacrime.

La ragazza non si era accorta di essersi messa a piangere.

-Perchè fai così tutte le volte che si parla di persone innocenti?- le chiede.

-Quando ero...- inzia a raccontare ma si blocca.

Si siede per terra e Legolas si siede vicino a lei.

-Quando eri?-

-Quando ero una bambina, mio fratello mi portava in giro fuori dal palazzo... un giorno mi ha portata in un villaggio vicino in cui c'erano rivolte e sommosse... noi non lo sapevamo... eravamo solo bambini.... quando ci siamo accorti che qualcosa non andava abbiamo provato ad andarcene ma.... era troppo tardi... loro... i ribelli... ci avevo già riconosciuti e beh... anche se eravamo solo bambini ci hanno preso come ostaggi..-

-Kayla mi dis..- la mezzaelfo non lo lascia parlare e riprende il suo discorso come se lui non avesse aperto bocca.

-Siamo stati con i ribelli per due solo giorni ma... sono stati 2 giorni... come dire... traumatizzanti... hanno ucciso i cittadini che non volevano collaborare e per collaborare dico che i ribelli pretendevano soldi e informazioni sul castello... hanno anche tentato di fare parlare noi ma abbiamo taciuto e ci hanno tenuto solo come ostaggi...-

-Non hanno voluto torturare e uccidere dei bambini...-

-No... subito volevano ma grazie alle grandi forze di queste terre, il braccio destro del comandante dei ribelli convinse tutti che era meglio se ci avessero lasciati stare per avere un riscatto più sostanzioso...-

-Siete stati fortunati...-

-Affatto... ho visto le torture inflitte ai cittadini..-

Rimaniamo in silenzio per un po'.

-Da allora cerchi di salvarli tutti- conclude lui.

-Si e mi stupisco che tu non cerchi di fare altrettanto.... mio padre ti ha sempre descritto come un uomo che si batte per le giuste cause... ma io non lo vedo quell'uomo...- sussurro.

-Sono cambiate tante cose...-

-Cosa è cambiato?-

-Io... la vita a palazzo, mio padre... tutto quello che ho vissuto dopo l'avventura con tuo padre è stato diverso... vedere il mondo che conoscevo piegato da una simile forza .... È stato molto faticoso rimettersi da quella catastrofe...-

-Continuo a non capire...-

Il principe rimane in silenzio per un po', poi si alza e tende la mano alla ragazza.

-Magari te lo spiegherò un'altra volta..-

La ragazza gli sorride e accetta la mano per rialzarsi, una volta in piedi lui la guarda stranito.

-Perché sorridi?-

-Per la tua frase- disse nella sua semplicità Kayla.

-Cosa aveva la mia frase da farti sorridere tanto?-

-Vuole dire che avremo altri momenti come questo.. e... mi piace parlare con te... anche se non sempre ti capisco..- detto questo la ragazza lo lascia lì con i suoi pensieri e torna dagli altri.

La mattina dopo si rimettono in viaggio.

Aragorn affianca la figlia.

-Ieri sera... con Legolas come è andata?- le chiede.

-In che senso?-

-Era turbato quando se ne è andato ed è tornato confuso.. volevo solo sapere come era andata..-

-Confuso... Beh ieri sera abbiamo discusso poi parlato... ma lui non si apre...-

-Non è una persona che si apre con tutti, si deve fidare..-

-Capito, sai quando arriveremo?-

-Se non ci sono problemi stasera e da quanto ci ha detto Gandalf presumiamo che gli orchi arriveranno domani..-

-Non ci sarà tanto tempo per organizzarci-

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