Capitolo 10 - La battaglia

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Le sembra quasi non respirare... lui è così vicino... finalmente.

-Ma... non importa cosa provo io per te... sei la figlia del mio migliore amico e mi ucciderebbe se sapesse di noi- Legolas si allontana dalla ragazza e le da le spalle.

Kayla non sa che cosa dire, apre la bocca ma la richiude quando non le esce nessun suono.

Piomba il silenzio e l'immobilità per qualche minuto. Entrambi chiusi nei propri pensieri, entrambi senza parole, entrambi delusi.

L'aria si fa pesante, si sente solo il suono prodotto dai loro respiri e ogni tanto qualche passo... forse di qualche guardia.

Kayla non ce la fa più e prova a parlare –Io... Io...-

-Tu... niente... non è colpa tua...- si allontana di qualche altro passo –Kayla... torna nella tua stanza... dimentica le mie parole, non volevo metterti in difficoltà o in imbarazzo- esce dalla cucina senza neanche guardarla.

La mezzo-elfo torna in camera sua, si stende sul letto ma il sonno non arriva, rimane a fissare il soffitto per un tempo indefinito poi si addormenta con il cuore pieno di tristezza e amarezza.

Il giorno dopo tutti sono mattinieri, dappertutto regna il silenzio perché tutti sono consapevoli che gli orchi stanno arrivando.

Le donne, i bambini e gli anziani si vanno a mettere al riparo in un rifugio costruito anni prima proprio per queste occasioni... si scambiano sguardi preoccupati e poche parole confortevoli.

Tra i soldati c'è agitazione, si preparano, prendono le armi e si dispongono nei loro posti nell'esercito.

A palazzo si stanno preparando e discutendo degli ultimi dettagli, proprio in quel momento entra Kayla nel salone. Lo sguardo della ragazza incontra quasi subito quello dell'elfo. Lei distoglie lo sguardo e va ad affiancare il padre cercando di concentrarsi sulla battaglia e non sulla sera precedente.

Dopo poco tempo gli orchi arrivano alle porte della città, entrambi gli eserciti sono pronti, l'aria si fa pesante e le prime frecce vengono scoccate, i primi orchi cadono ma ne mancano tantissimi altri.

Gli eserciti si scontrano e tante vite vengono rubate; vite che non erano pronte ad andarsene, che avevano ancora tante emozioni da provare e tante sfide ancora da vincere.

Nella foga della battaglia il tempo passa lento e inesorabile, in ogni momento potrebbe arrivare i colpo che ti prende e ti strappa via. Non c'è tempo per pensare e questo piace a Kayla: la velocità, la furia, l'adrenalina, la vita degli altri nelle sue mani. Niente è controllato, tutto è confuso.

Dopo ore di battaglia, dopo che mezza città è stata distrutta, dopo che tantissime giovani vite umane sono state stroncate finalmente la battaglia finisce e il nemico giace a terra senza respiro.

Kayla cammina lentamente per le strade piene di cadaveri, si guarda intorno, la spada insanguinata ancora nella mano, lo sguardo perso e i movimenti lenti quasi come se i suoi movimenti fossero limitati in un qualche strano modo.

A riportarla nel mondo reale è suo padre.

-Kayla! Sei ferita?- le corre incontro e le prende il viso tra le mani guardandola negli occhi.

-Cos.. no... non credo... io... sto bene- nella sua testa regna ancora la confusione della battaglia.

Suo padre annuisce.

-Ho solo... qualche taglio.. niente di grave- si riprende lentamente.

-Okay, abbiamo fatto uscire le donne dal rifugio. Ce ne sono alcune al castello che si preoccupano di curare i feriti... vai da loro, c'è anche Legolas-

-Legolas? Si è ferito?-

-Niente di grave, ci vediamo dopo- Aragorn la lascia per andare a fare il suo dovere di re.

Kayla cammina velocemente verso il palazzo, appena arrivata cerca Legolas. Si rilassa solo quando vede che una donna gli sta cucendo un taglio sull'avambraccio.

-Ehy...- lei si avvicina lentamente – Tutto bene?-

Legolas annuisce. –Solo un taglietto... ero un po' distratto... Tu stai bene?-

-Io.. si ho solo qualche taglio niente di preoccupante...-

-Tuo padre?- le chiede Legolas.

-Sta bene l'ho visto poco fa è ancora in giro...-

-Mi scusi mia signora, venga le curo le ferite- una donna le fa strada fino ad una sedia su cui la fa sedere e inizia a disinfettarle le ferite.

Kayla rimane ad osservare Legolas che anche dopo una battaglia: con i capelli disordinati, i vestiti insanguinati e malmessi.

-Ciao mia principessa- una voce maschile le fa distogliere lo sguardo.

-Ciao Elaija-


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