È ormai passato un mese da quegli eventi: io e Tom non ci siamo più visti e probabilmente è meglio così.
Ho paura di provare ancora qualcosa per lui nel profondo del mio cuore, ma per ora non ci voglio pensare.
Con James va alla grande: è davvero gentile e buono con me. Riesce a tirarmi su di morale e a farmi sentire tranquilla, anche se nel nostro rapporto manca un qualcosa che non mi sono ancora riuscita a spiegare.
Non siamo fidanzati, ma non siamo nemmeno solo amici: siamo un qualcosa che non riesco ancora bene a definire.
Ma non posso ancora dire di provare amore per lui.Tra una settimana inizia la scuola e il solo pensiero mi sconvolge: ritornare a mettere la testa sui libri tutto il giorno sarà un vero trauma, anche se so che il vero problema in realtà è un altro.
Rivedrò Tom, dopo un mese intero senza uno straccio di telefonata da parte sua.
Sarà difficile, anche perché non potrò avere il conforto di James vicino, perché lui frequenta un'altra scuola ed è un anno più grande di me.
Potrò vederlo solo dopo scuola o nel weekend e questo mi preoccupa parecchio.
Tom potrà prendersi tranquillamente gioco di me senza che io possa fare nulla: sarà davvero dura.
***
Oggi é l'ultimo giorno di lavoro per fortuna e per questo sono contenta: a fine giornata potrò stare un po' con James e probabilmente andremo al cinema a vedere quel film d'azione che tanto desidera.
Non ho troppa voglia, ma almeno saremo insieme e lui sarà felice.Mi cambio ed inizio a prendere ordini: tra cappuccini, brioches e caffè il tempo passa in fretta.
Verso le due del pomeriggio una mia collega si avvicina con fare sospetto a me: "Hey Fanny, quel tipo laggiù ti vuole."
"C-chi è?" chiedo, leggermente impaurita.
Chi può essere a quest'ora?
"Non ne ho idea, ma penso sia una cosa importante."
"A-allora vado."
"Io rimango qui comunque, nel caso si tratti di uno con cattive intenzioni."
"Grazie!"
Mi sistemo un attimo i capelli guardandomi velocemente nello specchio dietro al bancone e mi dirigo verso la figura girata di spalle in fondo alla sala.
Inizio ad intravedere i capelli biondo cenere e le spalle larghe messe in evidenza dalla maglietta nera e attillata.
Non può essere lui, non è proprio possibile.
Okay, calmati Fanny, cerca di tranquillizzarti e di essere gentile.
"M-mi cercavi?"
Il ragazzo si volta verso di me e i suoi bellissimi occhi blu incrociano i miei color pece: uno strano movimento inizia a farsi strada nello stomaco, mentre le mani iniziano a sudare.
Tom è stupendo, davvero.
Forse a causa della lontananza mi sono dimenticata della sua bellezza ma lo vedo più alto, più virile e molto più solare di quanto sia mai stato.
"Sì. Non siamo in una bella situazione e mi dispiace per essere piombato qui come nulla, ma dovevo dartelo."
La sua voce é fredda e distaccata, mentre mi posa tra le mani un piccolo cupcake al cioccolato con una candelina sopra.
"Buon compleanno."
Cazzo, è vero, oggi è il mio compleanno.
Me lo sono completamente dimenticata tra tutti gli impegni e i problemi.
"I-io...è vero, oggi è il mio compleanno. Non me lo ero ricordata!" esclamo, stringendo il dolcetto fra le mani "grazie mille Tom."
Un debole sorriso compare sulle mie labbra, mentre lui indica con un dito la candelina.
"Beh? Non esprimi il desiderio?"
"A-ah sì, giusto. Allora vado!"
Dopo aver pensato qualche secondo al mio desiderio, soffio con delicatezza sulla candelina, cercando di spegnerla. Il mio tentativo però non riesce.
"Soffia più forte!" esclama lui.
"Ho già provato, non si spegne!"
"Lascia provare me!"
Tom prova a soffiare sulla candela ma anche il suo tentativo va in fumo.
"F-forse dovremmo soffiare insieme" bisbiglio, guardandolo per un attimo negli occhi, giusto il tempo di notare un barlume di timidezza e di rossore comparire sulle sua guance pallide.
"O-Okay, ma facciamo presto."
I nostri volti si avvicinano fino quasi a sfiorarsi, mentre le nostre labbra formano una piccola O per fare uscire un soffio leggero.
Finalmente la candelina si spegne.
"C-ce l'abbiamo fatta! Si è spenta!" esclamo, abbracciando senza pensarci un attimo il braccio di Tom.
Dopo essermi accorta della situazione mi stacco quasi subito, mormorando un debole "scusa" al mio amico.
All'improvviso le sue braccia cingono i miei fianchi e il suo volto si avvicina sempre di più al mio.
"Non dire scusa. Sono io a doverti delle scure: sono stato uno stronzo, ma ero troppo orgoglioso per venirtelo a dire prima di oggi. Mi dispiace".
Sono senza parole e l'unica cosa che riesco a fare è affondare il volto nel suo petto, inalando tutto il suo profumo.
"V-va bene così, sei perdonato."
"Hai da fare oggi?"
"I-io...perché?"
"Potevamo stare un po' insieme, ma sei hai da fare non..."
"Nulla! Assolutamente nulla!" esclamo, cercando di sembrare sincera.
"O-okay...allora andiamo?"
"C-certo! Lasciami solo avvertire gli altri".Sono una stronza, lo so.
James non si meriterebbe questo, ma voglio passare il compleanno con il mio migliore amico che non vedo da più di un mese: lui capirà, ne sono certa. Forse non è la cosa giusta da fare, ma alla fine non sempre la cosa giusta è la migliore scelta per noi.
E io mi sono stufata di fare sempre la cosa giusta: questa volta voglio essere diversa e cercare di fare la scelta migliore per me, non per gli altri.
E per ora la scelta migliore è Tom.
STAI LEGGENDO
Uragano occhi blu
Romance"Lui è sempre stato con me, mi ha sempre amato, mi ha sempre protetto. Forse mi ha anche amato più di quanto pensassi, più di quanto si ama un'amica. E io non me ne sono mai accorta."