Finito di mangiare e salutata la signora, io e Matthew usciamo dal locale e decidiamo di fare un giro ad un parco lì vicino.
Camminiamo, fianco a fianco, e parliamo della scuola, dei nostri passatempi e di quanto il destino possa essere crudele con ognuno di noi. Anche se più rilassato, il suo sguardo continua ad essere coperto come da un velo di tristezza e malinconia: Jamie gli ha letteralmente spezzato il cuore, anche se lui sta cercando in tutti i modi di non pensare a lei e a tutti i bei momenti passati insieme.
Io lo ascolto mentre parla di lei, del loro amore e persino della loro prima volta: non che mi provochi una grande gioia la sua storia, ma fa meno male di quanto mi aspettassi.
"Fanny che cosa ti prende? Lui ti piace davvero o no?" penso tra me e me.
In ogni caso, lui non deve assolutamente sapere di questi fantomatici sentimenti che provo per lui, almeno per ora.
Potrei distruggere per nulla una buona amicizia che si sta creando.
Arriviamo al parco: un odore pungente di gelsomino e erba ci pervade le narici, mentre camminiamo lungo una stradina di pietra in mezzo al prato di un color verde acceso.
Ci fermiamo su una panchina in legno un po' rovinata, sotto ad un salice piangente.
"Questo è in assoluto il mio posto preferito: vengo qui quando sono giù di morale o quando ho voglia di stare da sola e pensare. È perfetto." gli spiego, con gli occhi sognanti. Questo luogo è davvero importante per me: qui mi sono rifugiata in ogni momento buio della mia vita e dopo sono sempre stata meglio.
Lui mi guarda intensamente negli occhi e mi sorride lievemente.
"Non l'avrei mai detto Fanny. Non ti facevo ragazza da parco: però questo posto mi piace, lo trovo estremamente rilassante. Ci farò un salto anche io nei miei momenti bui." dice in tono giocoso.
"Ho parlato di questo posto solo a te e a Tom." gli dico improvvisamente, tanto che anche io mi stupisco delle mie stesse parole.
"Perché?"
"Perché mi fido. Anche se ci conosciamo da poco sento di potermi fidare di te. E poi se può servire a farti schiarire le idee, non può che essere una cosa buona svelarti il mio posto segreto." concludo, leggermente imbarazzata.
"Sei fantastica Fanny..." mi sussurra Matthew "davvero, grazie per tutto quello che stai facendo per me oggi."Non rispondo, mi limito a sorridergli.
Quelle parole mi rendono particolarmente felice, fiera di me stessa. Sono riuscita a tirare su di morale il ragazzo che io ho sempre ritenuto meglio di me in qualsiasi cosa, colui che ho sempre stimato. Forse sto diventando più simile a lui, un po' più giusta per questo mondo.
Restiamo sotto il salice per tutto il pomeriggio, parlando di musica, film e passioni.
Il tempo passa in fretta e i secondi sembrano scorrere inesorabilmente.
Verso le sei ci alziamo entrambi: io devo tornare a casa, lui ha gli allenamenti di basket.
Ripercorriamo la strada insieme fino al cancello dell'entrata ma, mentre stiamo per salutarci, vedo avvicinarsi un volto conosciuto.
A mano a mano che si avvicina e la figura diventa più nitida, riconosco la persona che sta arrivando: è Tom. Ci raggiunge e da lontano mi lancia uno sguardo fulmineo: evidentemente non è di buon umore.
E penso anche di sapere il perché.
Arrivato vicino a noi saluta Matthew con una stretta di mano veloce dopodiché gli dice in tono quasi minaccioso: "Te la rubo solo un secondo."
Mi fa cenno di seguirlo e io lo raggiungo, qualche metro più lontano da Matthew.
"Che succede?" chiedo istintivamente.
"Che succede? Davvero me lo chiedi? Sei insieme a Matthew, il ragazzo che ti ha fatto stare male per tre anni e che tu mi avevi promesso che avresti dimenticato almeno per quest'estate! E ora cosa vedo? Tu e lui a pochi centimetri di distanza che ridete e scherzate insieme? Perdonami ma mi sembra una cosa totalmente senza senso." esclama Tom spazientito.
Ha ragione, io gli avevo promesso che con lui avrei chiuso i rapporti, almeno per questi tre mesi.
"Ma non stiamo facendo nulla di male! Lo sto solo aiutando a stare meglio dopo... la rottura con Jamie."
"Ah perfetto, quindi ti sta pure usando come rimpiazzo! Fanny ti prego svegliati e non guardare solo le apparenze: ti sta usando e quando avrà trovato la prossima ragazza che gli cadrà ai piedi ti butterà da parte come spazzatura, come un fazzoletto usato!" urla spazientito, senza un minimo di dolcezza.
Sento il viso bruciare e le mani sudare: perché mi dice quelle cose? Perché invece non fa il tifo per me e mi incoraggia? Dov'è il mio amico dolce e gentile?
"Non sono più così sicura che mi piaccia se proprio vuoi saperlo, sto solo cercando di aiutarlo e di chiarire i miei sentimenti per lui! E se devi stare qui solo per farmi la predica puoi anche andartene!" urlo andandogli contro.
Sono arrabbiata.
Anzi, furiosa.
Lui mi rivolge un ultimo sguardo di rabbia mista a delusione prima di allontanarsi verso il lato opposto della strada.
Ritorno da Matthew ancora allibita da quelle parole.
"Va tutto bene?" mi chiede con tono comprensivo.
Gli rispondo subito, cercando di fingere un sorriso: "Si tutto a posto, non ti preoccupare."
"Bene. Io devo andare adesso, spero di vederti in questi giorni."
"A-anche io!" rispondo, leggermente colpita da quelle parole.
Prende il biglietto e mi da un leggero bacio sulla guancia, prima di scomparire tra la folla davanti al pullman.
Rimango ferma, immobile: quel bacio è stato così veloce, ma al contempo così interminabile.
Imbocco la strada di casa e nel frattempo osservo il tramonto sulla città.
Ho quel bacio umido ancora impresso sulla mia pelle e la mia mente si riempie di dubbi.
Cos'è davvero per me Matthew?
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Uragano occhi blu
Romance"Lui è sempre stato con me, mi ha sempre amato, mi ha sempre protetto. Forse mi ha anche amato più di quanto pensassi, più di quanto si ama un'amica. E io non me ne sono mai accorta."