Pov Anastasia:
Sono Anastasia Steele, ho 18 anni e provengo da Montesano, sono cresciuta insieme al mio patrigno Ray dato che ho perso il padre biologico a pochi giorni di vita, non mi è mai mancato nulla eccetto un rapporto madre-figlia, oddio, voglio molto bene a mia madre ma diciamo che quando io avevo bisogno di un appoggio è sempre stata più occupata a cercare un nuovo fidanzato che ascoltarmi ed infatti è al marito numero quattro.
Ho deciso di lasciare Montesano un anno fa per proseguire qui i miei studi al college di Vancouver a Portland per dedicarmi alla mia più grande passione, la letteratura, adoro i libri e mi piace immaginare i famosi eroi letterari che si fanno in quattro per l'amore delle loro donne, dentro di me spero di trovare un giorno anche io un ragazzo che riesca a farmi sentire bella, accettata ma soprattutto amata, desidero un amore travolgente che mi faccia sentire viva, che mi faccia tremare le gambe ma purtroppo ancora non è arrivato sebbene mi frequenti da tre mesi con Josè, un mio compagno di università con la passione per la fotografia, se penso che fino a poco fa io lo consideravo solo il mio migliore amico mi fa parecchio strano, tutto è nato da una sera qui nel mio dormitorio che condivido con Kate, la mia coinquilina nonché migliore amica, con lei siamo sempre stati un trio perfetto anche se Josè mi fece notare che avevamo molto in comune e quindi tra una chiacchiera e l'altra davanti a un film scattó un bacio, ancora però non mi fa tremare le gambe.. a volte mi domando se sia lui quello giusto per me, nonostante le sue avance non sono riuscita a concedermi a lui o almeno non ancora, non riesco a spiegarmi il perché ma ogni volta che prova a superare le barriere del semplice bacio mi blocco e non riesco ad andare avanti.
Mi sveglio con un senso di freddo assurdo, simile a quelli pungenti che non riesci a muoverti e che ti attacca con dentro le ossa, decido di alzarmi a malinquore, scosto le tendine e noto che fuori la natura si scatena, un temporale a dir poco pesante si sta assestando, li odio, mi hanno sempre fatto paura sin da bambina, sposto lo sguardo sulla stanza di Kate e noto che la porta è aperta e il letto intatto, avrà avuto sicuramente una notte di fuoco con qualcuno, certe volte la invidio, ammiro come viene guardata dagli altri ragazzi suscitando in me sempre un po' di invidia, come dargli torto, è bellissima, magari guardassero me così! Caccio questi pensieri dalla mia mente, vado a lavarmi in bagno e cerco cosa indossare per questo nuovo giorno di studio, opto per un jeans blu scuro, delle converse nere e una felpa con cappuccio grigia, ordino i capelli in una crocchia improvvisata, appiattisco la frangetta e vado in cucina per prepararmi un the caldo. BOOM! Alla faccia del tuono, tremano le finestre e come se non bastasse è andata via la luce, provo ad alzare la linguetta del contatore in cucina ma nulla, non ne vuole sapere di accendersi, ahimè mi tocca andare al contatore generale.
"Merda ma perché questi cosi sono così complicati? Sono 10 minuti che pigio pulsanti e i risultati non sono dei migliori, ah cazzo!". Ho una sensazione strana, come se qualcuno mi stesse osservando e infatti sento una voce calda e rassicurante dietro il mio orecchio, il fiato caldo profumato di fresco che mi arriva sul collo data la sua vicinanza mi fa rabbrividire.. << serve una mano? >> sono come pietrificata e dal calore che sento credo di essere arrossita di nuovo e l'unica cosa che riesco a dire è un <<s-si grazie..>> che più che una risposta assomiglia più a un sussurro "cazzo Anastasia vai così tanto figure non ne fai mai no no.." Finalmente torna la luce ed io non posso credere ai miei occhi, un dio greco mi sta davanti, capelli ramati con qualche ricciolo ribelle che gli ricade sulla fronte, labbra scolpite da Michelangelo, e occhi grigi come il mare in tempesta, è la cosa più bella che io abbia mai visto, l'intesa magnetica di quello sguardo su di me mi fa quasi sentire in imbarazzo, sento un leggero calore sulla faccia "lo sapevo!" Non so quanto restiamo a fissarci con il tempo sospeso dietro di noi, vorrei provare a dire qualcosa, a presentarmi ma sono come ipnotizzata in questa combinazione di grigio ed ecco che finalmente qualcuno si decide a fare il primo passo: << Piacere io sono Christian, come vedo sei rimasta senza luce anche tu >>,<<ehm s-si io sono Anastasia piacere di conoscerti>> "puoi fare di meglio Steele" << sei nuovo qui? Non ti ho mai visto>> lui accenna un piccolo sorriso: << se non mi hai mai visto direi proprio di si, sono arrivato qui solo ieri dal mio vecchio college >> "ti pareva se non facevo un'altra figuraccia" << stai saltando il giorno anche tu? >> non mi ero resa conto di essermi mangiata la lingua, ero talmente impegnata a perdermi nei suoi occhi che mi ero completamente dimenticata di rispondergli: << ehm no, sono solo in ritardo per il fatto della luce ma adesso credo di andare anche se non so quanto mi conviene con questa pioggia, me ne starò anche io al caldo per oggi >> "con te magari che mi scaldi.. Oh Anastasia ma cosa vai a pensare ricorda che hai un fidanzato che ti vuole bene, da dove saltano questi discorsi?? Merda merda merda!" <<a che appartamento sei?">> "oh" << ul-ultimo piano, il numero 23 e tu? >>
<< anche io ultimo piano, numero 31 >>, "proprio quello di fronte al mio" << allora ci vediamo Anastasia! >>, nel momento che mi porge la mano una scarica di volt elettrica sembra attraversarmi tutto il corpo, dalla punta dei capelli fino alle dita dei piedi, mi sento bruciare, una strana sensazione si fa strada dentro di me facendomi venire un leggero strato di pelle d'oca "oh santo cielo cosa mi sta succedendo?" << s-si certo, ciao Christian..>>.
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Se lo vuoi.. Rimani (Christian&Ana)
Romance"Mi piace ciò che provo, mi piace ciò che sento... mi piace perchè c'è lei in questo momento. Le sue mani su di me, quel brivido che ci avvolge facendoci vivere la nostra magia. Non è quella voglia che non vorrei, è quella voglia che non smetterò ma...