Capitolo 35- Senso di gioia, sensi di colpa

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Non potevo interrompere la storia, non in questo modo.. Finalmente questa notte la vena poetica è tornata a farmi visita. Questo capitolo è tutto per voi, vi adoro! Ah! E non uccidetemi per il colpo di scena finale ;). Un bacione immenso! - Ellexy -

Grace POV:
Quello che è successo questa notte mi ha letteralmente stabilizzata, doveva essere la serata perfetta per mio figlio, finalmente avrebbe festeggiato il suo più bel compleanno con al suo fianco la ragazza che ama davvero, ed invece tutte queste mie aspettative hanno preso fuoco come paglia.  Devo cercare di scoprire cosa sia successo davvero. Lo svenimento di Anastasia, lo sguardo perso e vuoto di mio figlio e la fuga di Elena non appena tutto questo è avvenuto. Certo, devo ammettere che tre anni fa il primo incontro tra Elena ed Anastasia non è stato dei migliori, anzi, anche Christian fu molto scontroso nei suoi confronti, ma tutto questo non può aver scaturito queste reazioni cosi pesanti dopo così tanto tempo.
Devo riuscire a scavare fino alla fine di questa vicenda perchè il mio sesto senso mi dice che quei tre mi stanno nascondendo qualcosa. Lo scoprirò.

Anastasia POV:
Quello che ho provato questa notte,  una notte indimenticabile, è ancora viva in me, sento ancora dentro una dolce sensazione. Ho fatto l'amore con lui, tutta la notte fra le sue braccia, ne sento ancora il calore; la passione è stata intensa, desideravo passare una notte così, la voglia e il desiderio erano forti, lo volevo... tutto per me. Adesso che ho potuto toccarlo nelle parti in cui prima non mi era concesso per una sua paura mi appaga totalmente.
Lui  era fremente, mi ha abbracciata, mi ha stretta a sè. Mi ricopriva di baci, io lo accarezzavo ricambiandoli, le nostre labbra umide e calde si univano, le nostre lingue si cercavano, le nostre mani non smettevano di accarezzare i nostri corpi. Eravamo in estasi, nulla ci fermava, volevamo essere uno dell'altro senza pudori, senza riservarci nulla, dare solo il massimo di noi stessi, fonderci in un solo corpo. Mi accarezzava i capelli mentre la mia lingua scendeva su di lui, indugiava sul suo petto, sui suoi bellissimi addominali scolpiti. Lo sentivo fremere sotto le mie labbra, il calore del suo sesso riscaldava le mie labbra, era bellissimo sentirlo gemere di piacere, le mie mani sulle sue cosce sentivano i suoi muscoli forti che si tendevano ad ogni spasmo di piacere. Mi prese delicatamente sulle spalle facendo smettere la mia dolce tortura su di lui. Mi fece sedere ritta su di lui.   Lo sentivo... tutto dentro di me, caldo di piacere, di voluttà, le mie mani sul suo petto, lui poggiava le sue sui miei fianchi e mi spingeva di più verso di sè, era come una frenetica danza d'amore dove la musica che ci accompagnava erano i nostri gemiti e le nostre grida di piacere. Avrei voluto non finisse mai questa notte.  Il mio cuore fa le capriole, non potrei essere più felice, lui mi crede, l'ho toccato, ed ecco il senso di colpa farsi largo su di me:
Flashback:
<<Wow Jack! Hai davvero una bella casa, complimenti!>>. Ed è vero, non credevo che gli uomini avessero buon gusto negli arredamenti. Sono seduta nel suo enorme divano color avorio del soggiorno in attesa della mia tazza di cioccolato caldo con panna. <<Grazie Anastasia, troppo gentile, ecco tieni, attenta che scotta!>>. Inizio a bere il mio cioccolato quando la parte sbadata di me torna a farmi visita. Mi scotto e tutto il cioccolato cade facendo frantumare la tazzina il mille pezzi sporcandomi le gambe e il pavimento di marmo bianco di Jack. <<Sono desolata, scusami davvero non volevo, lascia che ti aiuti a pulire questo disastro>>. Lui mi sorride con tenerezza, non sembra ne arrabbiato ne infastidito per fortuna. <<Non preoccuparti Ana, sono cose che succedono, corro a prendere uno straccio>>.

Siamo seduti entrambi a cercare di pulire il disastro che io ho combinato e per sbaglio una mano di Jack sfiora la mia, non faccio in tempo ad alzare la testa che la intrappola con le sue mani dandomi un bacio molto appassionato sulle labbra. Non riesco ancora a capirne il motivo ma non ebbi le forze di staccarmi, dopotutto ho lasciato Christian, mi ha dato della pazza, della bugiarda, non sto tradendo nessuno, sono io quella tradita.

Jack mi fa sedere a carponi su di lui, mentre mi morde le labbra un gemito esce dalla mia bocca portandomi a strusciarmi sul suo membro duro che sento da sotto la stoffa. Sento le sue mani vagare dai miei capelli fin sotto il vestito, arrivando alle mie mutande. Le sue dita lavorano su di me ed io ho bisogno di scaricare la tensione avvenuta fino a poco fa. Mi prende in braccio trascinandomi sul divano; di fretta e furia si toglie i vestiti ed io mi tolgo il vestito. Lo faccio scivolare dentro di me ed inizio a muovermi ad una velocità fuori dal normale. Jack ulula di piacere sotto di me. Non c'è nessun sentimento in quello che sto facendo, solo rabbia e carne. lo sento prendermi per i fianchi e girarmi cosicchè le mie mani raggiungano il bracciolo del divano e le sue gambe si insinuino tra le mie. Deve completare quello che abbiamo iniziato. Ed ecco che insieme raggiungiamo un orgasmo potentissimo. 

Che stupida.. Adesso Christian non vorrà più saperne di me, è stato solo un momento di rabbia, sapevo che questo lo avrebbe ferito, spero solo che non lo venga a sapere, lo amo troppo per perderlo. Guardo il mio tatuaggio, pensando che ho vissuto momenti peggiori di questo, non è il momento per crollare.

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