Anastasia Pov's:
Apro gli occhi con la convinzione di svegliarmi nel mio letto, sperando di aver fatto un brutto incubo. Ma purtroppo questa è la realtà.
<<Anastasia, amore mio come stai? Mi sono così spaventato>>. Intorno a me noto Mia, Kate, Grace, Elliot e Christian.
Ci metto un paio di minuti a metabolizzare il tutto. Non so cosa fare. Mi sento confusa e sopraffatta. Ho in testa una grande confusione e ho solo voglia di urlare e piangere. Non so che fare, voglio andarmene da questa casa.
<<Sto meglio, grazie>>.
Lui mi tende la mano, che io respingo rialzandomi da sola.
<<Anastasia che c'è?>>. Si è già accorto dal mio sguardo sconvolto che qualcosa non va.
<<Quella donna, Elena, è quella che mi ha rovinato la vita. Ricordo tutto. Potreste lasciarci soli per piacere?>>.
Se ne vanno tutti con uno sguardo amareggiato a causa della situazione che è venuta a crearsi. E anche dubbiosi poiché non conoscono la verità su questa strega.
<<Ana non ti seguo. Sai che con Elena è tutto chiuso da un sacco di tempo, io amo te. Perché continui a non fidarti, io non..>> non gli lascio finire la frase che con le lacrime che solcano i miei occhi sia per rabbia che per la tristezza gli dico:
<<Mi ha spinta lei, a causa sua ho perso il nostro bambino, mi ha tormentata nei sogni per tutto questo tempo e la ritrovo qui. Alla tua festa di compleanno>>.
Lui sbarra gli occhi, incredulo da quello che gli ho appena detto.
<<Anastasia smettila, avrai sicuramente rimembrato un incubo e lei ti ha scosso tutto qui, non mi sembra il caso di disprezzarla in questo modo. Tutto questo che hai appena detto è assurdo. È tutto apposto ci sono io qui con te>>.
Non voglio credere alle mie orecchie. Assurdo. Non mi ha creduta sulla parola. È troppo. Ha superato il limite. Sento il sangue pompare nelle vene, vedo buio. La mia mano destra si muove da sola e lo schiaffo che gli ho appena dato risuona lo schiocco tra le pareti vuote della stanza. Christian non si muove di un millimetro e noto del sangue sul suo labbro inferiore.
<<Vaffanculo! Io ti dico questa cosa così delicata e tu non mi credi? Io non sono pazza! E adesso io me ne vado, uscirò da quella portafinestra e tu, quando tornerai nel salone e quando gli ospiti vedranno che ti ho appena spaccato un labbro diglielo il vero motivo Christian, mi hai sentito? Non osare mai più rivolgermi la parola. È finita>>.
Lui mi guarda con gli occhi spenti. Distrutti. Non lo vedevo così da quel giorno in cui decisi di andarmene.
<<No. Non può essere vero. Tu non puoi lasciarmi. Ci amiamo, ti prego Ana. Rivaluta meglio le cose ti rendi conto di ciò che mi hai appena detto così su due piedi?>>.
Continua per la sua versione, è come se i miei sentimenti in quell'attimo si fossero materializzati in un angolo nascosto del mio cuore. Non riesco a tollerare il fatto che non mi creda. Sa quanto io sia stata male per tutta questa situazione, ma continua a difendere quella donna. Devo andarmene subito.
<<Addio Christian>>.
Lui prova a bloccarmi per i polsi, facendomi male. Con la punta del tacco riesco a dargli un calcio nello stinco facendolo sussultare dal dolore e finalmente riesco a scappare. Ho solo qualche secondo per non essere raggiunta e devo pensare in fretta a cosa fare.
Noto sulla lontananza gli uomini della sicurezza, non posso farmi vedere da loro. Sarebbe un rischio troppo grande e riuscirebbero a trovarmi. Decido di scappare per il retro. Sento già la voce di Christian che mi chiama. Corro più veloce.
Riesco a trovare una via d'uscita da una piccola stradina secondaria. Con l'adrenalina per scavalcare un cancello mi sono bastati solo pochi secondi.
Dovrei essere al sicuro. Mi nascondo tra le siepi per avere il via libera e noto una folla di invitati fuori dalla villa e gli uomini della sicurezza sotto comando di Taylor separarsi per prendere direzioni diverse in auto, sicuramente stanno cercando me. Devo fare il più in fretta possibile. Da questa strada non passano taxi. Merda.Noto in lontananza un'auto nera. Una grande botta di culo. Spero solo che si fermi. Ma c'è un unico modo: mi butto in mezzo alla strada sperando che il conducente riesca a fermarsi in tempo.
<<Signora scusi ma le sembra il modo di..? Anastasia? Che stai facendo? Ti senti bene?>>. Conosco quella voce. La conosco benissimo.
<<Jack, ti prego fammi salire in macchina, è un'urgenza>>.
Salgo in auto.
<<Anastasia stai bene? Sei molto pallida. Bel vestito comunque. Eri con il tuo fidanzato?>>.
<<Ormai ex fidanzato, comunque si, ti prego potresti prendere un'altra strada? Non voglio farmi trovare, mi stanno cercando e l'ultima cosa che voglio è stare in quella casa>>. Lui mi guarda incuriosito.
<<Posso sapere il motivo?>>. Non posso raccontare a lui la verità di questa vicenda.
<<Si, eravamo troppo diversi e abbiamo litigato. Mi sono resa conto che siamo incompatibili e non l'ho lasciato particolarmente bene. Tutto qui>>.
<<Oh, capisco. Mi dispiace Anastasia. Se vuoi ti posso ospitare a casa mia, se non te la senti capirei. Posso affittarti una stanza in qualche hotel. Però una tazza di cioccolato caldo te la offro volentieri.>>
Alla parola cioccolato non capisco più nulla. Mi farebbe piacere fare quattro chiacchiere con qualcuno. Nonostante lui sia un mio superiore a lavoro ha sempre cercato di abbordare. Magari potrà nascere una bella amicizia. E Christian il primo posto dove andrà a controllare sarà la mia abitazione. Non ho voglia né di vederlo né di sentirlo.
<<Perché no? Solo se la cioccolata è con la panna>>.
<<Certo che sì>>.
E fu così che ci imboccammo nella statale per tornare nella città, a casa di Jack.
Sto cercando con tutte le forze di trattenere questo dolore che provo. Ma alla fine meglio così. Ho avuto la verità davanti agli occhi e potrò cominciare una nuova vita senza Christian.
L'amore è come un brivido. Non è niente di che.
Non riesco a far credere a me stessa di come si possa amare così incondizionatamente una persona e dopo pochi attimi provare un odio così profondo.
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Se lo vuoi.. Rimani (Christian&Ana)
Romance"Mi piace ciò che provo, mi piace ciò che sento... mi piace perchè c'è lei in questo momento. Le sue mani su di me, quel brivido che ci avvolge facendoci vivere la nostra magia. Non è quella voglia che non vorrei, è quella voglia che non smetterò ma...