Capitolo 37 -"Idee"

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Anastasia Pov's:

<<Pronto?!>> rispondo turbata al nome presente sul display.
<<Anastasia, tesoro, sono Grace. Volevo chiederti se è tutto apposto, avete risolto tu e Christian? Mi sei sembrata piuttosto sconvolta, stai bene? Hai anche avuto uno svenimento. Per la questione della presenza di Elena mi dispiace, avevo completamente rimosso il vostro battibecco posso assicurarti che alle prossime feste non troverai la sua presenza, ti prego di scusarmi ancora cara>>.
Dovevo aspettarmi una chiamata del genere, non voglio raccontare a Grace la questione di Elena, non voglio mettere in mezzo terze persone.. è sempre stata così gentile con me.. <Si, certo Grace sto bene grazie, con Christian abbiamo avuto solo un piccolo scontro, dovrei essere io a chiedere scusa a voi per il mio abbandono improvviso, mi dispiace molto. Riguardo ad Elena.. ehm>>provo solo ribrezzo a pronunciare quel nome"<<non ci sono problemi, ero una ragazzina, anche se le nostre differenze caratteriali si notano molto>>.
Chissà se sarà felice quando le daremo la notizia del nostro matrimonio.. alla fine mi conosce così poco.
<<Perfetto Ana, un giorno mi piacerebbe pranzare con te, anche qui a casa mia, sei una ragazza adorabile, sono felice che sei tornata a far parte della nostra famiglia, spero avremo occasione di parlare un po' noi due e di conoscerti meglio anche se so già che sei fantastica, ti saluto, sarai a lavoro non voglio rubarti molto tempo>>.
<<Farebbe molto piacere anche a me Grace, ci aggiorniamo allora, a presto e buona giornata>>.
Mi butto a capofitto nel lavoro, oggi è una giornata molto pesante e non riesco a smettere di pensare alle emozioni provate ieri sera. Diventerò moglie di Christian, ho solo 21 anni e mi sposerò, non potrei essere più felice, amo da morire il mio uomo. Darei la vita per lui. In più mi crede di Elena, ha capito che io non gli mentirei mai. La mia sete di vendetta nei suoi confronti è troppo forte, ci ho pensato gran parte della mattinata ed ho un piano perfetto nella mia testa per incastrarla. Spero solo che Christian approvi. Dovrò parlarne con lui anche se avrà già avvertito la sicurezza.
<<Ti ho detto che non posso parlarne ora! Lo so! Hai ragione! Me la sono fatta sfuggire ma non potevo rischiare!>>. Jack sta avendo una conversazione telefonica e il fatto che stia leggermente alterando il tono di voce ai sussurri mi permette di sentire qualche spezzone.
<<Senti, la tua fissazione inizia a stancarmi. Sembra che tu mi usa e basta, fino ad adesso però ti piaceva sbattermi. Anche lei non è niente male, attenta che non inizio a sbattermi lei al tuo posto. SMETTILA DI SBRAITARE A CASO! VAFFANCULO TU!>>.
Non pensavo avesse la fidanzata,  sembra più una relazione malata, ma decido di far finta di nulla.
Finalmente sono le sei del pomeriggio e il mio turno è finito. Non vedo l'ora di vedere Christian. Esco ed ecco che vedo il suv nero con Taylor che apre la portiera. Eccolo li bello come il sole. Mi avvicino per baciarlo.
<<Buonasera Ana, hai avuto una bella giornata a lavoro?>>. Mi accarezza le nocche con il pollice.
<<Certo, un po' pesante, a proposito mi ha chiamata tua madre voleva sapere se era tutto apposto ed io ovviamente le ho detto di si, mi ha anche chiesto se la presenza di Elena mi avesse infastidito, ho cercato di essere il più credibile possibile>>.
<<Immaginavo, ha chiamato anche me dopo. Della questione della puttana ne parliamo a casa, ho già avvertito il mio avvocato>>.
Finalmente arriviamo nel suo attico. Nell'ascensore non riuscivamo a smettere di metterci le mani addosso. Ho sempre bisogno di una dose di Christian. Adesso siamo nel divano di pelle davanti al camino acceso a gustarci un bel bicchiere di Pinot.
<<Christian io ci ho pensato molto. Non serve il tuo avvocato. Avrei in mente un piano se tu sei d'accordo e se te la senti ovviamente>>. Lui mi guarda incuriosito e contrariato allo stesso tempo.
<<Certo, anche se mi sembra un po' insolito non passare per vie legali, a me sembra la soluzione più corretta anche se il mio desiderio di ammazzarla di botte non si placa>>. 
<<Non dire così, non ti riconosco più quando fai certe affermazioni. Anche la mia sete di vendetta è implacabile, credo che sarebbe l'unica persona che riuscirei ad uccidere, ma è troppo facile. Noi sappiamo, o tu meglio di me, che lei ha questa fissazione nei tuoi confronti. Ecco quello che noi dobbiamo fare è renderle pan per focaccia..>>
<< Non ti seguo Ana, che intendi dire con questo?>>. Continua a guardarmi confuso.
<<Voglio dire che tu devi far finta di tornare da lei, incastrarla con le tue doti da seduttore, farle ammettere la verità. Io e gli uomini della sicurezza ti aspetteremo fuori. Dopodiché chiameremo la polizia. Tu registrerai tutto con il cellulare per avere prove più concrete>>.
<<No Ana, non me la sento non ce la faccio a non provare disprezzo non riesco nemmeno a guardarla.. Figurati a sedurla e poi non voglio, non sarei in grado farei saltare tutto. Denunciarla alla polizia sarebbe la cosa migliore ho un ottimo avvocato>>.
<<Ehy, non devi fare nulla di che ci sono io fuori ad aspettarti. Confido in te, credimi so che tu ce la farai. Fallo per noi, il nostro futuro e il nostro bambino>>.
Leggo tristezza nei suoi occhi lucidi, seguiti da odio e disprezzo.
<<Ci proveró, deve pagare per quello che ha fatto. Stasera dopo cena parleremo con Taylor e ci accorderemo per il piano>>.
Detto questo le sue mani mi accarezzano il volto, dandomi un bacio appassionato al sapore di menta e vino.
<<Christian, tu sei la mia anima, ti amo così tanto, ho sempre paura di perderti, che tu possa stufarti di me un giorno>>.
<<Tu diventerai la mia sposa, voglio passare ogni attimo della mia vita insieme a te, guardarti mentre ti svegli e mentre ti addormenti. Hai dato luce alla mia vita. Ti ameró per sempre>>.

Se lo vuoi.. Rimani (Christian&Ana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora