Christian Pov:
Mi sveglio accoccolato ad Anastasia dopo aver fatto sesso la seconda volta, sono ancora un po' dolorante a causa di quel José che mi ha preso alla sprovvista, ma non riuscivo ad agire, aveva fatto piangere Ana ed è stata una visione insopportabile per i miei gusti, poi come ha osato dirle che quelli come me non guardano minimamente le ragazze come lei? É così dannatamente perfetta. La guardo appisolata davanti a me, soddisfatto che adesso possiamo stare insieme senza nessuno in mezzo.
Sono consapevole del fatto che dovrò raccontarle del mio passato e del motivo per cui odio essere toccato, ma non me la sento ancora, magari in un futuro, non lo so. Mentre sono perso ad osservarla ecco due bagliori azzurri che mi fissano: << Buongiorno di nuovo piccola >> lei mi sorride e mi da un leggero bacio: << Che dici andiamo da Kate e Elliot? >> "no dai stiamo ancora un po' accoccolati" << Oh si, certo >>.
Siamo pronti davanti alla porta dell'appartamento di Anastasia, bussiamo alla porta un paio di volte ed ecco Kate: << Tesoro eccovi! É passato José prima ti stava cercando, non sapevo più cosa inventarmi scusami se per colpa mia hai di nuovo litigato con lui.. >> Ana la guarda con uno sguardo comprensivo, la abbraccia e subito dopo mi prende la mano: << sai Kate, io e José non eravamo fatti per stare insieme, dovrei ringraziarti perché adesso so davvero quello che voglio >> ci guarda un po' perplessa e sorpresa, scommetto che non ci sta capendo nulla, ci invita ad entrare ed ecco sul divano con lo sguardo ancora assonnato e senza camicia mio fratello: << Ehy fratellino che hai fatto al labbro? Anastasia é molto aggressiva, non lo avrei mai detto >> lo fulmino con lo sguardo mentre Ana emette una risata imbarazzata.
<< Stavo pensando che oggi potevamo andare tutti e quattro insieme a mangiare fuori e stasera passare una serata tranquilla ovviamente Ana starà nel mio appartamento dato che domani Elliot parte penso che vogliate passare un po' di tempo insieme >> la bionda esulta: << Oh sarebbe magnifico! Caspita sono le 12.30 sarà meglio andarci a preparare giusto Ana? >> lei sembra assolta nei suoi pensieri << oh s-si certo >> la prendo tra le mie braccia e le do un delicato bacio sulle labbra << Veniamo a bussarvi tra un ora circa, mi raccomando puntuali >>.
Quando torno al mio appartamento Elliot non la smette di raccontarmi i particolari della sua notte con Kate, il pensiero mi fa alquanto ribrezzo e decido di liquidarlo per andare in camera, farmi una veloce doccia e prepararmi per il pranzo. Mentre sto per infilarmi nel getto di acqua bollente ecco che squilla il telefono, rispondo senza nemmeno guardare con tono scocciato: << pronto? >>, << Christian è questo il modo che ti ho insegnato a rispondere ad una signora?? >> "Elena.. Cosa vuole adesso? Ci siamo lasciati e sentiti pochissimo da qualche tempo ormai, non voglio che scopra di Anastasia, rovinerebbe tutto come ha sempre fatto". << ti serve qualcosa Elena? >> lei ridacchia << oh no, volevo solo vederti tesoro, puoi uscire a cena questa sera? >> " oddio" << no sono occupato >> lei ribatte immediatamente, eh no tesoro non giocare a fare la dominatrice con me non funziona, non più ormai: << Tanto occupato da mettere prima altre persone piuttosto che la tua padrona? >> "cosa ha osato dire?" << ex padrona Elena, eh si sono occupato non sono di tua proprietà, lasciami in pace intesi? >> detto questo metto giù il telefono, vedo il display illuminarsi di nuovo con il suo nome e decido di ignorare la chiamata e finalmente fare quella dannata doccia.
Quando finalmente mi decido ad uscire decida cosa indossare, opto per dei jeans chiari strappati, camicia azzurrina e nike air bianche, una spruzzata di profumo, un po' di gel e sono pronto. Vado a chiamare Elliot nella sua stanza e con mia sorpresa lo trovo già pronto, apriamo la porta e bussiamo alle ragazze, quando vedo Anastasia nonostante la sua semplicità rimango esterrefatto dalla sua sensualità in un normalissimo paio di jeans, camicetta a quadri e converse bianche << Ciao piccola >> - << Christian >> e mi da un leggero bacio a fior di labbra, ci incamminiamo verso la mia macchina, un'audi a5 nera e ci avviamo verso il ristorante che ho scelto "Calipsio", ordiniamo tutti e 4 degli antipasti di mare, di primo ravioli di gamberi per me e Ana, linguine allo scoglio per Elliot e gnocchi agli scampi per Kate, frittura di pesce per secondo e per terminare un bel caffè.
Il pranzo scorre piacevole e veloce, quando terminiamo il tutto sono le 15.30 e decidiamo di fare una passeggiata in centro per smaltire il tutto, tengo Anastasia mano nella mano e scherzo amorevolmente con Elliot, non mi sono mai sentito così bene e... Normale, si normale, in tutti questi anni é la prima volta in tutta la mia vita che faccio un uscita di questo genere e devo ammettere che mi piace molto.
Quando rientriamo sono ormai le 19.30, Ana e Kate si salutano e finalmente io resto solo con la mia piccola: << Ti va una birra? Tennet's per essere precisi >> mi guarda radiosa << certo Christian, grazie >> vado in frigo, prendo le bevute ghiacciate le stappo e gliela porgo: << allora cosa ti va di fare? >> alza un sopracciglio senza distogliere lo sguardo << potremmo parlare di noi.. >> "in che senso di noi? Credevo che le cose andassero tutto bene" << ovvero? >> lei scuote la testa: << sono la tua fidanzata quindi? >> "oh merda, non mi ero preparato un discorso su come rispondere a questa domanda, lei vorrà una relazione romantica come le favole, ma io non sono decisamente pronto ad aprirmi a lei del tutto, é ancora troppo presto" << Anastasia, non nego che tu non mi piaccia, posso assicurarti che mi sento molto legato a te e non è solo una questione fisica di sesso, ma non so se sono pronto ad aprirmi del tutto, sai io non ho mai avuto una relazione stabile con una ragazza prima d'ora, é complicato.. >> lei abbassa gli occhi delusa, "sei un coglione Grey" << Non ti fidi di me Christian? Se è per quello non so cosa dirti, non voglio essere la ragazza che ti scopi di tanto in tanto, vorrei sapere almeno perché, nemmeno io so nulla di queste cose, con José non é mai stato un vero rapporto, potremmo scoprirlo insieme passo dopo passo, faremo le cose con calma, non sei l'unico ad avere paura >> non riesco più ad andare avanti nella conversazione, non voglio deluderla, il pensiero mi fa sentire indifeso, voglio dimostrarle quanto ci tengo a lei nel modo migliore che conosco, voglio venerarla.
Le prendo il viso accarezzandole il contorno dello zigomo e con il pollice contorno il suo labbro inferiore, le regalo un bacio dolcissimo che lei ricambia e con cura la prendo in braccio trasportandola in camera da letto, inizio a sbottonarle piano la camicetta e noto che anche lei alza le mani sulla mia "non toccarmi" le blocco le mani e le intreccio alle mie e la spingo delicatamente sul letto, le slaccio le converse e le sfilo i pantaloni, mi sfilo la camicia dalla testa, rimuovo le Nike e i pantaloni e in men che non si dica sono nudo, le sfilo piano le mutandine e le tolgo il reggiseno, prendo un preservativo e piano piano entro dentro di lei beandomi delle bellissime sensazioni, mi muovo piano baciandole il collo le labbra e le mordo il mento, geme e anche lei inizia a leccarmi il collo << oh piccola così, brava >> la sento tremare e questo significa che è vicina << Christian.. >> il mio nome sulle sue labbra é qualcosa di spettacolare << Anastasia .. >> e veniamo insieme.
Siamo sudati e stanchi, mi stendo di fianco a lei cullandola e appoggia la testa sul mio petto, ammetto che non mi da fastidio, sembra così piccolina e indifesa, voglio prendermi cura di lei, devo solo trovare il coraggio di raccontarle tutto senza perderla, non voglio farla scappare da me, non ora, scatena in me emozioni totalmente sconosciute.. E se i miei sentimenti dopo tanto si fossero risvegliati? Se quello che provo per lei è amore? Credo che mi sto innamorando di lei.
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Se lo vuoi.. Rimani (Christian&Ana)
Romance"Mi piace ciò che provo, mi piace ciò che sento... mi piace perchè c'è lei in questo momento. Le sue mani su di me, quel brivido che ci avvolge facendoci vivere la nostra magia. Non è quella voglia che non vorrei, è quella voglia che non smetterò ma...