Christian's Pov:<<NO!>>. Sono in dormiveglia e mi sembra di sentire dei lamenti da parte di qualcuno. Forse sto sognando. <<VIA! VIA! NO!>>. Mi sveglio di soprassalto e noto Anastasia piuttosto agitata nel sonno. Sta avendo un incubo.
<<Piccola forza, svegliati>>. Ma nulla continua a contorcersi. La scrollo più forte. <<Ana, piccola, è solo un incubo dai su forza svegliati ci sono qua io>>. Ed ecco che vedo i suoi bellissimi occhi aprirsi di scatto, impauriti. Si tira su a sedere ed ecco che inizia a piangere, stringo il suo piccolo corpo madido di sudore contro il mio tentando invano di calmarla.
<<Che è successo? Stavi urlando nel sonno, hai avuto un incubo?>>. Lei annuisce, ma i suoi singhiozzi non si calmano. Decido di prenderle il viso tra le mani, guardandola negli occhi mentre l'aurora sorge, devono essere le 5.30 del mattino. <<Che hai sognato di così brutto? Dai avanti raccontamelo, ti farà sentire meglio>>. Lei tentenna un po', cerca di iniziare il discorso ma invano dato che è ancora scossa dai tremori.
<< I-io quando sono scappata dalla festa a casa tua ho incontrato Jack, il mio capo, mi aveva proposto di bere qualcosa a casa sua ma non ce l'ho fatta, anche se all'inizio avevo accettato, mi dispiace così tanto.. Mi sono fatta dare un passaggio fino al centro di Seattle e ho fatto una passeggiata, sono andata in un parco, sai, per schiarirmi un po' le idee. Ero così tanto ferita e arrabbiata con te, con Elena, con me stessa che nemmeno mi sono resa conto delle ore che passavano e allora sono tornata qui per prendere le mie cose e tornare a casa mia, anche se poi gli eventi da me programmati si sono trasformati in tutt'altro, e sono così felice. Questa notte è stata la migliore della mia vita. Dopo il sogno che ho fatto stanotte ho capito realmente che l'essere toccata anche solo in pensiero astratto da qualcun'altro mi fa stare male, mi crea nausea e tormento. E-ecco vedi io, ho sognato di aver fatto sesso con Jack, e solo Dio sa il ribrezzo che provo in questo momento. Anima e corpo sono e saranno sempre solo tuoi Christian, ti amo così tanto>>.
Nel mio profondo so di essere arrabbiato, come ha potuto accettare inizialmente di andare a casa di quel viscido bastardo che vuole solo sfilarle le mutande?. Però la sua rivelazione mi ha sconvolto e non può far altro che accentuare l'amore che provo per lei, d'altronde io l'ho ferita ancor di più. Non le ho creduto, l'ho ferita e umiliata. Quella puttana di Elena pagherà per quello che ha fatto.
<<Anastasia tu mi fai sentire così.. completo, vivo>>. Le prendo la nuca e unisco le sue labbra morbide dal pianto alle mie, soffocandole in un bacio rude e desiderato. La sua mano mi sfiora i peli del petto con le unghie e non posso non farmi sfuggire un gemito. Il suo tocco completo è così sublime, mi piace da morire.
Mi stacco da lei in preda al fiatone e decido di toccare il tasto dolente. Elena deve essere incastrata al più presto, altrimenti la ucciderò io con le mie mani.
<<Ana, so che è fresca la cosa, e credimi anche io sono incazzato e sconvolto, dobbiamo incastrare Elena, deve pagare per quello che ci ha fatto, questa mattina avvertirò gli uomini della sicurezza dell'accaduto e farò una telefonata al mio avvocato per chiedere un colloquio con lui>>. Una lacrima solca il mio volto. Il mio bambino, il nostro piccolo bambino per colpa di quella puttana non è venuto al mondo, voglio ucciderla con le mie stesse mani, renderla un grumo di sangue.
<<Ehy, guardami Christian, insieme ce la faremo, supererai, supereremo insieme tutto questo>>. Anche la mia Anastasia sta piangendo, ci stiamo aprendo l'uno con l'altra. Forse è arrivato il momento di raccontarle ciò che ero, prima che lei rientrasse nella mia vita.
<<Piccola credo sia arrivato il momento di raccontarti una storia, sempre che tu voglia ancora sentirla>>. Lei mi guarda con gli occhi pieni di amore e l'accenno di un piccolo sorriso. <<Non aspettavo altro>>. E si accovaccia con la testa sul mio petto baciandomi una cicatrice.
<<Quando ho scoperto che te n'eri andata ero così arrabbiato con me stesso che non corrispondevo delle mie azioni. Ero distrutto, stravolto, sapevo che la causa della tua partenza ero io. Ero convinto che la causa del tuo aborto fossi io, a causa del mio scarso interesse iniziale, ma non è mai stato così, ero solo impaurito dalla situazione, eravamo così giovani e inesperti di relazioni. Fatto sta che la sera stessa andai in un bar e bevvi tutto quello che poteva esserci di disponibile, non riuscivo più a stare in piedi tanto che mi sono risvegliato in una panchina sotto un cipresso addormentato sulla pozza del mio stesso vomito. L'università era passata in secondo piano, non davo più nessun esame e ho deciso di ritirarmi. Per mia sfortuna i miei non hanno preso bene la notizia e iniziai a lavorare full-time in una pizzeria vicino al centro per potermi permettere un piccolo monolocale. Ma ahimè questo è durato ben poco. Una sera feci scoppiare una rissa, diedi un pugno in faccia a un cliente scortese e fui cacciato. Ero così incazzato di nuovo con me stesso per non essere riuscito a portare a termine nemmeno quel progetto che quella sera subito dopo licenziato mi ficcai in un bar con l'intenzione bere. Elena era lì. Quella sera ci sono ricascato, sono andato a letto con lei. Ma in un modo diverso da quello che eravamo abituati a fare. Si è sottomessa a me. Io dominavo. Si era accorta che qualcosa non andava e io sentendomi così maledettamente frustrato le raccontai tutto. Mi introdusse nel mondo del BDSM, in quel periodo poter avere il più completo controllo su tutto mi tranquillizzò e divenni un dominatore. Ecco il perché della stanza rossa. Lì ci ho portato le mie precedenti sottomesse. Ne ho avute 15 in tre anni. Se non vorrai più vedermi io lo capirò. Ma credimi che da quando ti ho incontrata di nuovo tutte queste cazzate nella mia mente si sono annullate, io amo solo ed esclusivamente te. Ed è per questo che voglio fare una cosa..>>
Mi alzo dal letto, lei segue ogni mio movimento con gli occhi lucidi. Spero di non averla fatta soffrire ancora. Entro nella cabina armadio e dalla giacca prendo ciò che mi serve.
<<Volevo farlo ieri sera, ma purtroppo non ne abbiamo avuto occasione, so che non è il modo più romantico del mondo ma..>> mi inginocchio davanti a lei, aprendo il cofanetto di pelle rossa. <<Voglio passare il resto della mia vita con te. ti amo e sarai sempre l'unica persona che amerò fino alla fine dei miei giorni. Tu, Anastasia Rose Steele, vuoi diventare mia moglie?.>>
Il tempo tra noi è sospeso in un silenzio eterno quando la voce più celestiale del mondo mi pronuncia: <<Si>>. E da qui inizia il nuovo capitolo della nostra vita insieme.Eccomi quaaaa, sono tornata più forte di prima! Come state? Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Vi prometto che da oggi tutti i Venerdì sarà aggiornato un nuovo capitolo, ho tantissime idee da proporvi e mi siete mancate un sacco! Vi è piaciuto lo scherzetto del capitolo precedente? Vi voglio bene! -Ellexy 🎀
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Se lo vuoi.. Rimani (Christian&Ana)
Romance"Mi piace ciò che provo, mi piace ciò che sento... mi piace perchè c'è lei in questo momento. Le sue mani su di me, quel brivido che ci avvolge facendoci vivere la nostra magia. Non è quella voglia che non vorrei, è quella voglia che non smetterò ma...