Capitolo 15- "Strane coincidenze? Non credo"

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Christian Pov:
Era tutto troppo bello e perfetto per essere vero, avevo finalmente trovato il coraggio di raccontare la verità su Anastasia ai miei genitori, le cose sembravano andare bene ma quando facciamo un passo avanti é come se una calamita ci attirasse per farcene fare due indietro. Ed ora eccomi qui, con Anastasia da una parte visibilmente arrabbiata e delusa, ed Elena dall'altra che non fa altro che guardarmi e toccarmi la gamba, la scanso in maniera poco formale: << Hai smesso di rompere oppure no? Adesso basta >> Grace non capendo la situazione mi fulmina con lo sguardo e Anastasia si irrigidisce, è rossa ma stavolta non dall'imbarazzo ma dalla rabbia.
<< Anastasia non ti ho mai vista da queste parti, sicuramente il tuo ceto non è di questo quartiere >> che bastarda ma come cazzo si permette. << Che cazzo dici? >> intervengo io ma prima che posso continuare con le offese la mia piccola mi prende la mano e ribatte in un modo che ci lascia tutti a bocca aperta: << Christian é a me che Elena ha fatto la domanda non a te, comunque ci tengo a precisare che vengo da Montesano ed è vero non ho un ceto alto, mi ha cresciuta il mio patrigno ex militare che si è dedicato a fare il falegname, ma almeno so cosa significa fare sacrifici nella vita ed è un anno che mi gestisco tutto da sola, diciamo che per me non è un problema rinunciare a certi vizi, cosa che non credo per lei o sbaglio? Deve essere noioso avere tutto facilmente >>.
Vedo mia madre a bocca aperta e Mia e mio padre che a stento riescono a trattenere una risata, Anastasia è riuscita a zittirla e la faccia di Elena in questo momento è da foto ricordo: << Bada a come parli ragazzina, non riesco a crederci che persone come la famiglia di Christian abbia aperto le porte ad una piccola e scialba bimba come te >> non riesco più a sentire queste parole, é troppo. << Elena, vaffanculo chi sei tu per dire certe cose? Dovresti ammirare Anastasia e a chi la mia famiglia ha deciso di aprire le porte non è affare tuo, doveva essere una cena in famiglia e hai rovinato tutto, con permesso me ne vado non vorrei che il piatto del mio dessert ti capitasse in posti poco piacevoli ma tanto ci sei abituata giusto? >>. Mia madre è fuori di se dalla rabbia, ma non credo nei miei confronti, o forse si ma non mi importa << Elena cara, credo che sia meglio che torni a trovarci, Christian oggi é piuttosto nervoso >> lei fa un sorriso tirato. << Certo Grace, con permesso, quando vi deciderete a far entrare persone all'altezza in questa casa avvertitemi >>. Mi giro verso Anastasia e vedo che la sua rabbia si è trasformata in tristezza, tiene la testa chinata e sembra che stia per piangere perché sta tremando. << Ana non fare così ti prego, mi ferisci non voglio che per colpa di quella strega si rovini tutto, per favore perdonami >> le sfioro un braccio e lei si sottrae al mio tocco, sento le cicatrici nel petto prendere fuoco, fa che non mi lasci, non riuscirei a sopportarlo, interviene mia madre << Anastasia, tesoro, perché fai così? Non prendertela per le parole di Elena a volte sa essere davvero crudele, non ha il filtro bocca-cervello, sicuramente é invidiosa dato che io marito l'ha lasciata senza motivo e non ha una famiglia, é sempre sola >> "oh si che c'è un motivo, sono proprio io" lei si asciuga le lacrime con il dorso della mano, sembra così piccolina e indifesa. << Non volevo ribattere così, vi sarò sembrata una maleducata, scusatemi >> e detto questo scusa e va di sopra. Vorrei seguirla ma ho paura che mi respinga ancora. << Tesoro, va da lei, ha bisogno di te adesso, sicuramente ha frainteso tutto e non si è sentita all'altezza, da quello che ha detto sembra una ragazza che ha sempre fatto tutto da sola, indipendente e con la testa sulle spalle, non potrei essere più felice di averla nella nostra famiglia >> le do un bacio sulla guancia, la ringrazio e corro da Ana. Busso alla sua porta. Uno. Due. Tre. Ma non mi apre nessuno, magari non vuole vedermi, il pensiero fa troppo male. Decido di andare in camera mia, ed ecco che la trovo lì sul mio letto. Appena mi vede si tira su a sedere, ha gli occhi gonfi e rossi, sicuramente ha appena finito di piangere. << Ti prego non fare così, non riesco a sopportarlo, non piangere a causa mia ti prego >> lei mi guarda << Christian non credo di essere adatta qui, guarda la tua famiglia e guarda me, ha ragione quella strega io non sono nessuno >> non posso crederci che pensa questo di se stessa. << Non è assolutamente vero, come faccio a farti capire che tu per me sei la cosa più bella del mondo, se mi tu lasciassi potrei davvero cadere nell'abisso delle tenebre, io ti amo Anastasia, il mio cuore è tuo, lascia perdere quella vecchia invidiosa >> lei mi guarda ed alza una mano, "non toccarmi, non sono ancora pronto" ma fortunatamente la sua mano si posa sulla mia guancia e con il pollice piano piano segue il contorno delle mie labbra. << Christian ti amo così tanto >> è così dolce, quanto vorrei venerarla in questo momento, fare l'amore con lei e farle capire che la amo davvero nel modo migliore che conosco, ma non sono sicuro che ne abbia voglia quindi opto di proporle di guardare un film. Lei accetta e scegliamo "Titanic" non sono amante di quel film ma ho notato che i suoi occhi si sono illuminati quando lo ha visto sulla bacheca dei dvd.
A circa metà film la sento girarsi verso di me, la guardo e sfiora le sue labbra con le mie, in un attimo sono sopra di lei << Ti amo >> e inizio a baciarla con passione, inizio a spogliarla lentamente e restiamo così ad amarci di nuovo tutta la notte.

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