Capitolo 8

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(Maratona. Ho la febbre, quindi non sono sicura di quanti capitoli riesca a farvi, ma spero di arrivare per lo meno al capitolo 10. Non so se questa storia sarà lunga come l'altra. Ma non sarà troppo corta, ve lo prometto! <3)

Lali frugò nella sua borsa e tirò fuori le sue chiavi, ma era così ubriaca, che non riusciva a trovare la serratura. Peter gliele prese di mano ed aprì la porta. Lei sospirò ed entrò. Finì per sbattere contro qualcosa e farsi male ad una gamba. Ma non ci fece caso. Era così ubriaca che non sentiva nemmeno più dolore. -Benvenuto nella mia tana- Dice lei. Lui sorride. Lali si toglie i tacchi, e si toglie pure la maglietta. I sensi maschili di Peter iniziano a tornare a galla -Forse è meglio di no, potrei non controllarmi- L'avverte. Lei alza le spalle, e si toglie la maglietta. Peter si morde il labbro, indossa un reggiseno nero di pizzo. Lei gli mette le mani in torno al collo -Potrebbe non interessarmi che tu ti controlli- Disse lei leccandosi le labbra, sapendo che ai ragazzi piaceva. Lui, senza sapere con quali forze, la allontanò. Lei lo guardò male e gli disse, incrociando le braccia in torno al petto -Non sai da quanto un uomo non mi tocca, non mi bacia con passione. Forse non è mai successo- Lui la guardò, e chiese -Possibile che qualcuno abbia avuto il coraggio di rinunciare a te?- Lei sorrise male e gli fece presente -Anche tu mi hai respinta- E si girò per raccogliere la sua maglietta. Era ubriaca, ma era anche stata troppo umiliata quella serata. Lui notò il suo tatuaggio e sorrise. -La reggina di ghiaccio con un teschio nero sulla spalla?- Lei si girò per guardarlo, sorrise e gli disse -Momento di trasgressione- Lui sospirò e disse ironico -Allora anche tu sei umana!- Lei scoppio in una risata. Lali decise di non rinunciare. Gli si avvicinò di nuovo e gli mise le mani in torno al collo. Ed iniziò a baciarlo, con passione. Dalle labbra passò al collo, e poi gli tolse la maglietta, Peter non trovò la forza per respingerla di nuovo, e si vide "costretto" ad accontentarla. Che poi non era certamente deluso di renderla felice.

Si spostarono nella camera da letto di lei. Lui constatò che quella camera era grande, e che il suo letto era matrimoniale. Lali cadde sul letto, ridendo. Peter si morse il labbro -Forse non è il caso- Disse, guardandola. Lei lo guardò male -Perché?- Gli chiese. Sapeva di essere abbastanza carina, con un corpo buono, da anni di piscina. Lui sospirò e le spiegò, sedendosi sul letto -Perché sei ubriaca, e non mi sembra giusto!- Lei si alzò sui gomiti. E lo guardò con dolcezza. Si morse il labbro -Ed allora, ho passato metà della mia vita cercando di accontentare mia madre, perché l'avevo delusa. Ma lei non vuole accettarmi, quindi perché devo smettere di vivere? Per una volta...per una notte, lasciami essere Lali, lascia che Mariana passi in secondo piano, che il cuore di ghiaccio della regina si sciolga, per una notte, che lo invade la passione, ne ha bisogno. Sarò ubriaca, ma riesco ancora a capire e a ragionare. Ti voglio Peter!- Lui decise di assecondarla. Non aveva abbastanza forze per rivestirsi ed andarsene. Lali era bella, ed aveva un profumo inebriante, labbra carnose e seni generosi. Era stupenda, e lui voleva averla, vederla, capirla. Le baciò il collo. Adesso le parole non esistevano più, non dovevano più esserci, solo gesti dolci, baci e carezze. Poi, forse, qualche urlo, e dei minimi dolori. La passione quella notte li comandava, nessuno era veramente cosciente delle proprie azioni, lei perché era ubriaca, lui perché non poteva resisterle.


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