Non devi aver paura.

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Sascha P.O.V

"Sono incinta" disse abbassando lo sguardo
"Incinta?" Ripetei, dire che mi sembrava incredibile era un eufemismo.
"Si, ti prego non lasciarmi." Rispose in un sussurro, quasi spaventata.
"Aurora."
Non rispose continuando a tenere lo sguardo rivolto verso il basso.
"Guardami." Dissi sollevandole delicatamente il volto e costringendola a guardarmi.

"Non devi nemmeno pensarla una cosa simile, okay? Io non potrei mai abbandonarti.
Cazzo, ti amo Aurora non riuscirei nemmeno a stare nemmeno un giorno senza di te, non hai visto com'ero ridotto poco fa?"

"Sascha io ho paura..."
Ammise.
"Lo so, anch'io ho paura ma possiamo farcela.
Non ci pensi a quanto sarà bello? Potrebbe essere una piccola te, oppure un grande figo come me." Lei rise, il suono della sua risata mi fece sorridere. "Potrebbe avere i tuoi occhi, le mie labbra, i tuoi capelli.
Ci pensi a quando dirà la sua prima parola e io mi incazzeró perché dirà 'Mamma' e non 'Papà'?
Non devi aver paura, non finché io sarò con te."

Lei mi abbracció stringendosi a me, mentre io le accarezzavo la schiena.

"Sà" Mi chiamò senza sciogliere l'abbraccio.
"Dimmi."
"Dobbiamo dirlo ai tuoi...e ai miei."
Disse con un velo di tristezza nella sua voce, cercai di non farci caso per evitare di darle troppe preoccupazioni.

Aurora P.O.V

"Andiamo da mia madre a dirglielo" disse
Annuii semplicemente anche se, dentro di me, ero terrorizzata.

Nel mentre che attraversavamo il corridoio che collegava la camera di Sascha alla sala sentii i suoi battiti accelerare, adoravo quando era così emozionato.
Arrivammo davanti sua madre, mi strinse la mano: probabilmente era più preoccupato lui di me.

"Mamma, Aurora è incinta." Disse tutto d'un fiato.
E lei ne uscì con un urlo di gioia
"Il mio Saschino sta per diventare padre! Il mio bambino è cresciuto!"

All'espressione 'Saschino' lo vidi diventare rosso come un pomodoro e mi scappò una risatina.
"Mà, non sono un bambino da tanto, e tu non ridere."

Disse lui imbarazzato per poi rivolgere il suo sguardo a me.
"Non devi darle corda, Aurora."
"Va bene, Saschino."
Dissi scandendo bene quello che da ora sarebbe diventato il suo nuovo soprannome.

Lui mise un finto brocio mimando un 'Stronza' con le labbra, risi nuovamente per poi buttarmi tra le sue braccia e stringerlo.
"Come siete carini...
Quand'è che le fai la proposta Saschy?"
"MAMMA ZITTA." La rimproverò
lui facendomi nuovamente scoppiare a ridere.

"Amore, hai fame?" Mi chiese appena ebbe finito di editare.
"Un po'." Risposi, lui si avvicinò a me lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Bene, vado a prepararti qualcosa, stai qui."
"Ti aiuto." Dissi ma appena provai ad alzarmi dal letto lui mi fermò.
"Tu non ti muovi da lì."
"Dai Saschy, sono in grado di aiutarti, e poi non vorrei facessi esplodere casa."
"Tranquilla, papà Vegas mi ha insegnato a cucinare."
Disse sorridendomi e io risi in risposta.

Dopo aver cenato ci stendemmo insieme suo suo letto.
Lui mi stringeva a se tenendomi una mano sulla pancia, era adorabile.
"Amore, ma ci pensi a quando ti prenderà per il culo perché lui, pur essendo piccolo, saprà giocare a Minecraft meglio di te?"
"Fottiti Aurora."
Rispose ed io trattenni una risata.
"Notte amore." Dissi poi chiudendo gli occhi.
"Buonanotte principessa."
Mi addormentai facendomi cullare dal rumore del suo respiro.

IL FRATELLO DI SURRY.
Cioè, ma l'avete visto?
Io bho, morte celebrale a caso.
Anyway, è stato traumatico il ritorno a scuola? :D
Per me e Aurora (Aurora non contraddirmi.)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusate se è più corto del solito.
Ringraziate Aurora che mi ha aiutata mucho e lasciate tanti bei commentini e votini, questa volta ci regalo un biscotto.

Bye guyss


Beside you||AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora