Ti amo.

24K 808 378
                                    

"Come una lama che ormai ritaglia i pensieri miei ma ora non hanno più senso se qui tu non ci sei.

Occhi puntati su di me ma dove sono i tuoi? Potessi tornare indietro sai che non lo rifarei, scusami se

l'ho capito solo adesso solo tu avresti dovuto sovrastare il resto e non l'inverso.

Trascurato troppo spesso quel viso stupendo per cui ora sto piangendo."

-------

Mi svegliai alle tre di notte e non riuscendo a riaddormentarmi mi sedetti al bordo del letto.

Mi voltai e sorrisi, mi sembrava impossibile che lui fosse lì.

Era così bello anche mentre dormiva, Sascha era tutto per me.

Mi sembrava di vivere un sogno, un sogno dal quale non volevo risvegliarmi.

Un sogno dove finalmente era tutto perfetto, o quasi.

Guardai il telefono.

58 messaggi non letti.
Ovviamente erano tutti di Salvatore.

Mi sentii terribilmente in colpa, non avevo fatto nulla di male ma il modo in cui aveva parlato,

la freddezza nella sua voce mi fece stare malissimo.

Lessi in messaggi:

"Dove sei?"
"Piccola, sono preoccupato...stai bene?"
Più o meno dicevano tutti la stessa cosa, tranne l'ultimo.

"Non me l'aspettavo da te, ti credevo diversa. A quanto pare mi sono sbagliato, addio."
Quell'addio fu come una pugnalata al cuore.

Cosa voleva dire? Guardai l'ultimo accesso su Whatsapp e notai che era online.

Gli scrissi.

"Cosa intendevi dire con quel messaggio?"

Visualizzato.
Aspettai qualche minuto ma niente.
"Sal? Mi rispondi?"

Visualizzato.
"Dai, cazzo."

Sta scrivendo, finalmente.

"Quale parte di addio non ti è chiara?"

I miei occhi diventarono lucidi, tutto mi aspettavo ma non una risposta così.

Non ebbi il coraggio di rispondere, posai il telefono e mi rannicchiai su me stessa.

Le lacrime minacciavano di scendere dai miei occhi, eppure non volevo piangere.

Avrei voluto correre da lui, sentire le sue braccia stringermi forte e la sua voce dirmi
"Non piangere, va tutto bene"

Ma lui non c'era.

Le lacrime iniziarono a scendere, non provai nemmeno a fermarmi.

Piangere non serviva ma nemmeno non farlo sarebbe servito a qualcosa.
Sentii un braccio circondarmi le spalle, alzai leggermente la testa per vedere chi era.

In realtà sapevo benissimo che era Sascha, ma speravo fosse il mio migliore amico;

o perlomeno quello che era il mio migliore amico.

Cercai di non far notare le lacrime.
"S-scusami, ti ho svegliato" dissi dispiaciuta tenendo lo sguardo basso.
Lui mi guardo e mi alzò il mento con una mano costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Che succede?" era preoccupato.

"Nulla" scossi la testa, non avevo nessuna voglia di parlarne.

Lui mi strinse a se senza dire nulla ed io non trattenni più le lacrime.

Piangevo come una bambina, ma non m'importava.
La sua stretta su di me si faceva sempre più forte, come se non volesse farmi scappare, come se volesse proteggermi.

Proteggermi da cosa?

"Stai così per Salvatore, non è vero?" chiese senza mollare la presa su di me.
"Come lo sai?"
"Lo conosco, e ho visto il mondo in cui ti ha risposto oggi. Lascialo perdere, non ti merita.

Ci sono io adesso." disse accarezzandomi il viso per poi avvicinarsi e baciarmi.

"Adesso ci sono io a proteggerti." sussurro vicino alle mie labbra, poi mi asciugò le lacrime e mi prese per mano facendomi alzare.
"Vestiti, ti porto in un posto."

"Sa, sono le quattro" dissi confusa, lui sorrise "E quindi?"

Mi sorpresi vedendo il luogo dove eravamo arrivati nonostante lo adorassi.

Amavo il mare di notte, amavo il mare in generale ma di notte aveva quel

non so cosa che mi affascinava tremendamente.

Sascha mi prese per mano poi indicò le poche stelle ancora visibili con l'altra.
"Le vedi quelle?"

Io annuii.
"Sono belle vero?"

Annuii di nuovo.

"Non hanno nemmeno la metà della tua bellezza."

Arrossii e mi morsi il labbro non sapendo cosa rispondere, fortunatamente iniziò lui a parlare.

"Quando ero piccolo i miei amavano questo posto, così tanto che ci hanno preso una casa in riva al mare. Hanno smesso di venirci anni fa ma non l'hanno mai venduta, so che ormai è mattina ma, ti va se dormiamo li?"

Mi portò in quella casa e, dio, era stupenda.

I miei non si sarebbero mai potuti permettere una casa simile.
"Ti piace?"

"Se mi piace? Dio, sì è meravigliosa" dissi entusiasta.
"Magari un giorno potrebbe essere nostra."

Arrossii di nuovo, lo amavo.

Prima non ne ero sicura ma adesso sì, lo amavo e lo amavo di più ogni secondo che passava.

Misi le braccia attorno al suo collo e per la prima volta lo baciai io.
Lui ricambiò il bacio cingendomi la vita con le sue braccia.
Mi sentii come se fosse il mio primo bacio, il mio cuore batteva all'impazzata, dentro di me sentivo quelle famose farfalle nello stomaco.

Lui mi stringeva come se volesse che questo momento non finisse, ed io lo volevo davvero.
Con quel bacio mi ero dimenticata tutto, persino di Salvatore.

Quando entrambi ci staccammo posai una mano sul suo petto, il suo cuore batteva.

Batteva velocissimo, quasi quanto il mio.

Mi guardò negli occhi e sussurò

"Ti amo, principessa."

A N S I A

Cioè, Anima all'ospedale? Ma io muoio.

Non può, io ancora spero che sia una presa per il culo.

Patatino mioo

Comuunque, nel prossimo capitolo se tutto va bene ci sarà una new entry, yeee.

Ciao persone, condividiamo ansia insieme :(


Beside you||AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora