Capitolo dodici

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La voglia di lavorare quel giorno era pari a 0. Avevo ancora la faccia stanca per la serata prima,ma il mio volto si rattristo' quando vidi arrivare Carmen. Alzai lo sguardo incenerendola con gli occhi e continuai a passare lo straccio sul bancone, ma subito dopo arrivò anche Francesco.
<<Ehi marghe! Dormito bene? Sono molto contento per la bella serata di ieri>> il cuore stava per alzare la testa ma la mente ci ripenso' e lo ingnoro'.
<<ehi ma che c'e'?!>>
Pov's Carmen
Tutto era andato a meraviglia,il bacio,il messaggio. Tutto perfetto. Quell'oca era caduta nella mia trappola e ora qualcosa di peggio stava per accadere. Quando entrai la vidi incazzata nera. Le fumavano gli occhi ma io feci la superficiale.
Dopo essermi preparata per il servizio in cassa vidi Francesco che veniva verso la mia direzione, e sembrava anche piuttosto arrabbiato.
<< Sentimi bene Carmen, hai detto qualcosa a Margherita sul nostro accidentale bacio di ieri sera!? Perché se è così sappi che in qualche modo me la pagherai >>
<< Uh ma come ti scaldi tanto per una sceneggiata simile....so che vuoi tenere segreto il nostro amore *dissi alzando la voce* però non ti arrabbiare>>
<<Ma che cosa cavolo stai dicendo!? Quale relazione!? Io e te non abbiamo....>> non fece in tempo a finire la frase, che lei arrivò. Ci squadrò dalla testa ai piedi per poi andarsene con le lacrime agli occhi. Francesco rimase immobile a fissarla andare via, ma io avevo già in mente la fine della mia vendetta. Sarebbe stata la goccia per far traboccare il vaso.

Erano circa le 13.30 e il locale era affollatissimo. Chiesi a Ilaria di sostituirmi per qualche minuto e sgattaiolai nell' ufficio del capo. Le avrei lasciato sulla scrivania una finta lettera di Margherita indirizzata ad Ilaria, in cui lei offendeva pesantemente il capo. Nascosi il foglio sotto un piccolo quaderno, e senza lasciare traccia abbandonai l'ufficio.
Pov's Margherita
Dopo una giornata così straziante mi meritavo un caldo idromassaggio. Non avevo mai adorato la mia vasca fino a quella sera. Mentre postavo foto idiote su Snapchat, mi arrivò un messaggio del capo
"non farti vedere più o ti mando in tribunale. Non crederti superiore ad una donna con molta più esperienza di te. Ricordatelo. Addio"

Rimasi impassibile. Non riuscivo proprio a capire era uno scherzo? Perché mai lo avrebbe dovuto fare? Non ce ne era motivo.
Uscii dal bagno in tutta calma e mandai un messaggio al capo per avere delle spiegazioni. Cercai di riflettere sul perché delle sue decisioni ma non trovavo un valido motivo.

Era giorno e il sole splendeva sulla città. Non mi importava delle parole nel messaggio, sarei comunque andata a chiedere spiegazioni e giustizia. Mi vestiti velocemente con un paio di jeans, maglia e anfibi. Ero determinata, decisa a farmi sentire, ma all'entrata trovai subito lei. Il capo. Era ferma sulla porta a braccia conserte come se mi aspettasse. <<Bene bene, sapevo saresti venuta. Prima che tu possa parlare o dire qualcosa ti ricordo che non puoi più entrare qui. Le tue parole nella lettera di ieri mi hanno davvero offeso. Non mi aspettavo così tanta sfacciataggine. Non importa delle tue scuse e delle tue ragioni. Il confidente anonimo che ha ritrovato la lettera avrà un riconoscimento. Le tue tre settimane qui sono terminate. Ora puoi anche andare>> e mi chiuse la porta in faccia. Rimasi come a bocca aperta, MA CHE AVEVO FATTO?! Probabilmente era stata Carmen. Quella voleva sconfiggermi fin da subito, ma a me non importava. Avrei fatto la ragazza adulta. Ormai stavo per compiere 18 anni e dovevo comportarmi come tale. La maturità era vicina. La mia tesina era quasi pronta, e mentre camminavo verso casa a testa alta, presi alcune decisioni. Avrei dato una svolta alle mie cazzate. Avrei cercato un altro lavoro, avrei finito la mia tesina e soprattutto mi sarei presa cura del mio bambino che nel frattempo avevo vissuto quasi un mese nella pancia di una mamma con una vita un po' scombussolata.

Ciao a tuttii❤❤finalmente sono tornata spero che entro giovedì arriviamo a 3k visualizzazioni❤
Domandinaa: CHE LAVORO VORRESTE FARE? O CHE LAVORO FATE?

Confident||Cameron Dallas (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora